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Maurizio Basile una carriera tra moda e costumi di scena

Creato il 26 febbraio 2014 da Thefashionjungleblog @Fashion_Jungle

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Qualche settimana fa ho intervistato Giulio Berruti, celebre attore e protagonista de “I segreti Borgo Larici” la fiction che andrà in onda questa sera su canale cinque (trovate l’intervista qui).

La storia come saprete è ambientata a Torino negli anni ’20, ero molto curiosa di conoscere i dettagli relativi alla realizzazione dei costumi così ho intervistato Maurizio Basile, costumista e designer.

Un periodo storico molto interessante la cui eleganza è intrisa di fascino, di seguito alcune domande che ho posto personalmente a Maurizio durante un’intervista telefonica.

La prima domanda è chiaramente relativa all’ispirazione di quegli anni.

Essendo un periodo storico ben definito, del quale si hanno numerosi reperti, mi sono documentato attraverso letture e quadri dell’epoca.

Gli piace guardare foto antiche di gente anonima perchè crede di riuscire a coglierne meglio l’essenza.

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Quale personaggio hai preferito vestire?

Sicuramente Sonia “la cattiva della storia”. Ci sono due rossi molto belli e uno grigio lucido con inserti argento.

E’ un periodo storico particolare nel quale l’Italia è ancora un po’ provinciale mentre Torino è una città più evoluta, sia perchè in quegli anni viene organizzata la prima sfilata di moda realizzata da due stilisti parigini e poi perchè cominciano a circolare le prime riviste di moda parigine.

In che modo sono stati realizzati i costumi?

Utilizzando stoffe che si usavano all’epoca e riproducendo i colori.

La differenza dei costumi è sottolineata anche dal carattere dei personaggi o soltanto dal contesto sociale in cui vivono?

Sia l’uno che l’altro. Anita indossa una camicia, un gilet ed una cravatta da uomo. Il suo personaggio è particolare, lei è una femminista, una persona indipendente.

Per quanto riguarda i materiali invece? Che tipo di stoffe sono state utilizzate?

Per i costumi di Anita ho utilizzato materiali poveri come lino e batista. Per quelli di Sonia invece seta, chiffon e pizzo. I gioielli di Anita inoltre sono d’ispirazione dèco (della seconda metà degli anni ’20) però ho voluto osare, proponendoli per il suo personaggio.

Parliamo invece dei costumi da uomo, sono stati più semplici?

No, al contrario. Sono stati più complicati, non è facile ricreare un atmosfera anni ’20 avendo comunque sempre i classici elementi da uomo (camicie e completi). Per Ludovico sono stati utilizzati tessuti più classici perchè è un personaggio più serio quindi il pied de poule, lana e il colore blu. Giulio invece all’inizio della fiction vive a Parigi quindi è più “moderno” per cui per lui sono stati scelti tessuti più leggeri.

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La fiction racconta la storia di Francesco Sormani, un giovane pilota di auto che vive a Parigi, nipote del fondatore di una fabbrica di tessuti del Borgo. Dopo aver ricevuto un biglietto anonimo che contiene notizie sconvolgenti relative alla morte della madre avvenuta anni prima, Francesco decide di tornare in Italia mosso dal desiderio di scoprire la verità. Tra intrighi, contrasti, misteri e vicissitudini si innamora di Anita Sclavi (Serena Iansiti), un amore difficile, quasi impossibile, ostacolato dalla differenza di classi sociali.

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