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Maurizio Crozza torna su La7 con le nuove attrazioni di “Italialand”

Creato il 21 ottobre 2011 da Iltelevisionario

Dal 21 ottobre torna in prima serata su La7 Maurizio Crozza con lo show Italialand – Nuove attrazioni, in onda tutti i venerdì per dieci settimane. Il programma, sarà visibile anche in streaming live mondiale su Youtube e La7.it. Dopo il successo delle due puntate trasmesse il 20 e 27 maggio 2011 con una media di 2 milioni 500mila telespettatori (10.4% di share), il comico anticipa al Corriere della Sera gli spunti del suo nuovo programma: «L’ Italia continua a essere un grande parco di divertimenti: l’ unico al mondo dove i “calci in culo” ti vengono a trovare loro. L’ unico dove i bambini nascono con 31.338 euro di debito pubblico sul groppone: è per quello che, appena nati, piangono. La prima parola che dicono i bambini non è “mamma”, è “mamma mia!”». Nel primo appuntamento, in cui interverranno l’attore Pierfrancesco Favino e l’industriale Diego Della Valle, Crozza riproporrà alcuni dei suoi personaggi e ne proporrà di nuovi, affiancato di volta in volta da ospiti speciali e dall’orchestra diretta da Silvano Belfiore che lo accompagnerà per tutta la durata del programma.

Tra i nuovi personaggi imitati da Crozza in questa edizione ci sono Luca Cordero di Montezemolo, fondatore dell’ «Italia dei Carini» e la cancelliera tedesca Angela Merkel: «Faccio la cancelliera tedesca come una mamma che bacchetta l’ Italia, ci redarguisce, ci dà la paghetta ma ci avverte di spenderla bene. A Frattini, che le contesta l’ asse con Parigi, risponde: “Con chi dovrei farlo l’ asse? Con chi fa cucù, bunga-bunga, e mi chiama culona eccetera?. Poi sottopone la sua linea al Parlamento tedesco: “Teniamoci le ciliegie e le puntarelle, e liberiamoci degli italiani!”. E tutto il Bundestag in piedi: “Ja, puntarellen!”». Poi c’è anche Vasco Rossi. «Un po’ malinconico, un po’ suonato, racconta storie strampalate a ritmo di musica, discetta di amore e di morte ma dopo un po’ non si ricorda più niente. Vasco appartiene allo stesso genere di Bossi: i bolliti. Parlano ogni giorno, e non ci dicono nulla»


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