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Me li hai chiusi in un cassetto

Creato il 14 agosto 2010 da Parolecomplicate

Visto che lo fanno tutti, salgo in cattedra anch’io. Ecco, salito. Allora, questo Paese ha un grosso problema: è del tutto all’oscuro del principio elementare per cui i talenti, che per definizione sono giovani, vanno curati, coltivati e un po’ ben voluti. Prendiamo ad esempio Berlusconi. Berlusconi è lassù da 15 anni e non ha fatto una cosa una per curare, coltivare e voler un po’ di bene ai talenti (giovani). Invertire il trend assassino del disinteresse per la scuola pubblica, ad esempio. Continuare sulle sue originarie tre “i”, almeno, che all’inizio degli anni ‘90 non erano neanche una cattiva idea. Invece niente. Un altro esempio è Balotelli. Balotelli è il più grande talento che il calcio italiano abbia conosciuto dai tempi di Roberto Baggio. E’ un po’ mona, sì: ma è perché è giovane, essendo un talento. Balotelli non è stato convocato in nazionale perché non rientrava nel portfolio di giocatori del figlio del nostro commissario tecnico. Non veniva fatto giocare all’Inter perché è un po’ mona (ma è perché è giovane, essendo un talento). Si dice abbia pianto spesso. Naturale epilogo della faccenda, oggi è stato trasferito in Inghilterra, dove ai talenti vogliono bene. Molto, anche. Io non sono un talento, se non altro perché non sono giovane. Un mio amico che invece lo è mi faceva notare come, in fin dei conti, è pur sempre questione di premier.


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