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Mè so troàt bé

Creato il 16 settembre 2010 da Pierotieni

Mè so troàt bé

L’ormai tristemente noto sindaco di Adro, dice di aver iscritto il figlio alla scuola privata del paese anziché a quella pubblica da lui completamente fasciata con simboli legaioli (ogni riferimento al fascio è puramente casuale). Dice che lo ha fatto per diversi motivi, il primo dei quali è che lì ci ha studiato lui fino alla terza media (perché poi ha interrotto la carriera studentesca...l’avevamo sospettato…) e si è trovato bene. Adesso chiediamo, non è che possiamo provare a far studiare il pargolo da qualche altra parte così magari la levatura morale e intellettuale si discosta un pochino da quella del padre? Aggiunge poi che a suo parere la scuola privata è sempre meglio di quella pubblica, e che per mandare il figlio nella prima è costretto a fare sacrifici perché costa non poco. Allora è forse qui la chiave dell’intera vicenda: al sindaco piace la scuola privata che però costa, quindi decide di trasformare quella pubblica in privata ad eccezione del fatto che resti gratuita. In questo modo potrà trasferire al figlio la cultura della patacca padana senza spendere una lira. Geniale! Il fatto che poi il signor sindaco attraversi un periodo di ristrettezze economiche, pare confermato dalla notizia (ilfattoquotidiano del 14/09/10) che deve al suo stesso comune circa 20.000 euro di ICI evasa. Gli consigliamo di provare a chiedere anche in questo caso una bella sottoscrizione ai suoi solerti concittadini. Se hanno cacciato 300 mila euro per quel tipo di “arredi”, sapranno sicuramente trovarne altri 20 per preservare il proprio beniamino.   Crescono intanto le adesioni alla manifestazione democratica di protesta che si terrà in piazza ad Adro, sabato 18, dalle 9 alle 12.

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