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Meglio fare soldi o seguire le proprie passioni?

Da Robertopesce

Meglio fare soldi o seguire le proprie passioni?Alcune settimane fa girava su Facebook questa vignetta che, per comodità di impaginazione sul blog, ho spezzato in due parti.

L’idea, ufficialmente tratta da un messaggio di Alan Watts, era quella di simulare una lezione in cui un insegnante proponeva un importante quesito ai propri studenti riguardante le loro scelte per il futuro per poi mettergli in evidenza come, molto probabilmente, tali scelte non gli avrebbero permesso di guadagnarsi da vivere.

A quel punto, messi i ragazzi alle strette tra denaro e passioni, l’insegnante faceva notare come scegliere di dedicare il proprio lavoro unicamente al denaro li avrebbe condannati ad una vita miserabile, in cui avrebbero messo il proprio cervello e la propria anima in naftalina e sarebbero stati condannati per tutta la vita a percorrere la famigerata “ruota del criceto” di cui abbiamo parlato già più volte in questo blog.

Ecco quindi la soluzione geniale dell’insegnante: “Lascia stare i soldi e dedicati alle tue passioni così sarai felice e realizzato!!”

In appoggio, arriva poi un secondo messaggio di grande forza e suggestione: “E’ molto meglio vivere una vita breve ma realizzata piuttosto che una vita lunga e miserabile!”

La vignetta ha in effetti colpito la mia attenzione ma, ancora di più, mi hanno colpito i commenti che su Facebook la accompagnavano, quasi tutti inneggianti alla grande saggezza del messaggio trasmesso dal fumetto e dal sedicente insegnante: “Abbasso il denaro, che schifo lavorare per i soldi, evviva la felicità, lo scopo della vita è essere felici e via di questo genere …”

Premesso che in ogni messaggio si possono trovare aspetti da condividere e che anche questo non fa in tal senso eccezione, credo tuttavia che la globalità dell’idea trasmessa dal fumetto sia fortemente sbagliata e oltremodo diseducativa soprattutto in quanto si presta ad una facile adesione da parte di chi lo legge e, per l’appunto, lo assorbe in maniera superficiale.

Ciò che non condivido affatto in questo fumetto non è infatti l’idea per la quale vivere e lavorare con l’unico obiettivo di portare a casa uno stipendio allontanandosi dalle proprie passioni e dagli stimoli della nostra anima (magari anche magro pur se la vignetta non lo dice) renda la vita povera e arida, il che è sacrosanto oltre che un pò scontato, bensì l’idea perniciosa che debba esistere una dualità nell’ambito della quale essere costretti a compiere una scelta comunque dolorosa:

  • Vuoi il denaro oppure seguire le tue passioni?
  • Vuoi una vita lunga oppure la vuoi felice e realizzata?

Ma … e se io invece desiderassi entrambe le cose? Chi dice che non possono essere realizzate contemporaneamente?

Meglio fare soldi o seguire le proprie passioni?

Perchè dover scegliere (e mettere questa idea in testa alla gente e, peggio che mai, ai giovani) tra il riuscire a realizzare le pulsioni della nostra anima oppure ottenere tutte le comodità, le opportunità e le soddisfazioni che un buon livello economico può contribuire a darti?

Il problema non è semplicemente sintattico nè marginale perchè, tristemente, non solo l’idea che il denaro sia una cosa in un certo qual modo “sporca” è fin troppo diffusa ma è altrettanto diffusa l’idea della dualità tra cose entrambe importanti ma che sembra non si debbano poter ottenere allo stesso tempo.

Vediamo alcuni esempi abbastanza noti e ricorrenti di cose che, per molte persone, si presentano come alternative:

  • Mangiare sano e mangiare in maniera gustosa
  • Essere sposati ed avere una vita di coppia sensuale ed appassionata
  • Avere successo nel lavoro ed avere molto tempo libero
  • Essere onesti e guadagnare molto bene
  • Essere sinceramente interessati al benessere delle altre persone e chiedere denaro per il proprio lavoro
  • Politicamente parlando, aderire integralmente alle idee e al messaggio della destra oppure a quello della sinistra

In tutti questi esempi (e potrei proseguire la lista con grande facilità) abbiamo due cose importanti messe in contrasto tra loro e ciò che la neurolinguistica ci insegna è che, quando alla nostra mente si presenta un’alternativa tra due possibilità, l’illusione percettiva che si genera fa si che la mente si chiuda all’idea che esistano ulteriori terze o quarte alternative per concentrarsi sulla necessità di compiere una scelta tra le due possibilità presentate come in contrasto tra loro.

Questa è peraltro una dinamica molto nota a chi lavora nel campo della vendita, chiamata per l’appunto “tecnica di chiusura della scelta alternativa” e basata sulla certezza del fatto che la grande maggioranza dei clienti, messi di fronte ad una scelta tra due possibilità, ne percorrerà con rapidità una delle due (“Preferisce ritirare lei la merce o spediamo a casa?”) scordandosi di avere delle opzioni ulteriori a propria disposizione (“Veramente vorrei prendermi del tempo per pensarci…”).

Proviamo quindi ad uscire dall’illusione percettiva e ad eliminare l’infelice idea di dover scegliere o mettere in contrasto due cose entrambe importanti come il denaro e la realizzazione personale ed iniziamo invece a porci e a porre ai giovani domande differenti del tipo:

  • Come potresti coniugare ciò che ti piace fare con il farne la tua fonte di reddito, possibilmente abbondante?
  • Quale tra le cose in cui sei bravo e appassionato può generare utilità o piacere per il tuo prossimo e come potresti fare a monetizzarla?
  • Cosa dovresti imparare che ancora non sai che ti potrebbe permetterti di guadagnarti da vivere facendo ciò che ami?

Ricordiamoci sempre: nella comunicazione, le domande sono tutto.

Le domande chiamano le risposte, guidano la comunicazione, influenzano la percezione in maniera sottile e nascosta dirigendo il focus e l’attenzione di chi è chiamato a rispondere.

Non dobbiamo necessariamente scegliere tra due cose importanti, cambiamo la domanda da fare a noi stessi e troviamo il modo per perseguirle entrambe.

Così come ci chiederemmo mai se abbia più senso rinunciare ad un occhio o ad una gamba, allo stesso modo non ha senso costringersi a scegliere tra il denaro e le proprie passioni o tra una vita lunga ed una felice … perchè dovrei farlo, chi lo dice?

Facciamo molta attenzione ai messaggi che riceviamo e che mandiamo in giro, possono sembrare vignette innocenti ma diventano semi che si innestano facilmente in una mente non attenta o non addestrata come può essere quella di una persona giovane e non è poi un caso se moltissime ottime persone non riescono a coniugare il denaro con la propria spiritualità o fanno fatica a chiedere un compenso per l’ottimo lavoro che hanno svolto … le idee sono importanti e, a proposito di ciò, ti consiglio di scaricare il mio audiotraining gratuito “I 5 KILLER DELL’INTELLIGENZA FINANZIARIA” grazie al quale potrai iniziare a lavorare sul costruirti una nuova e più funzionale psicologia finanziaria che non contenga dualità.

Allo stesso modo, ti invito a partecipare alla prossima edizione del corso INTELLIGENZA FINANZIARIA che si terrà a Reggio Emilia i prossimi 06/07 giugno 2014, seminario attualmente ancora in promozione grazie al quale non solo potrai prendere il controllo della tua mente finanziaria ma acquisirai anche tutte le regole e le nozioni più importanti per poter creare benessere finanziario e felicità per te stesso ed i tuoi cari.

Alla prossima, stay tuned.

Roberto Pesce

 


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