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Meglio i conti correnti a 0 spese o i conti base low cost?

Da Mrinvest

I conti correnti a 0 spese. Quello che offre il mercato

conti corrente zero speseLa formula 0 spese racchiude quasi sempre delle limitazioni o delle condizioni all’uso che possono convenire o meno, a seconda dell’utilizzo e della gestione del vostro conto.

Vediamo quali sono i principali fattori su cui dovete concentrare la vostra attenzione. Ricordate: il prodotto conto corrente deve essere “su misura” delle vostre effettive necessità. In funzione di esse, sarete in grado di valutare il conto migliore per le vostre “tasche”.

Qui non esistono “specchi per le allodole” ma opportunità differenti, adattate al profilo cliente. Le offerte conti correnti non sono migliori in assoluto, sempre se, a parità di servizi inclusi e coeteris paribus tutto il resto, troviamo costi obiettivamente minori. Consigliamo sempre di leggere i contratti con il dettaglio delle condizioni economiche.

L’offerta che mozza letteralmente il fiato è quella dei migliori conti online che, a prima vista, riguardo agli aspetti vantaggiosi, prevede che:

  • Non si paga l’imposta di bollo obbligatoria per le giacenze medie superiori a 5.000 euro (ad es. Ing Direct). Sappiamo che essa è fissa ed è pari a 34,20, a differenza che per i conti deposito dove è proporzionale.
  • Non vi sono spese di apertura, chiusura o di gestione annua del conto corrente (canone annuale) o delle carte di credito e bancomat in dotazione.
  • Vengono inclusi i principali servizi, tra cui la domiciliazione delle utenze domestiche, l’accredito dello stipendio, il pagamento delle bollette, le ricariche telefoniche, bonifici e prelievi

A questo punto, non resta che mettere in chiaro quali possono essere gli aspetti meno convenienti, da valutare:

  • L’irrisorio tasso creditore che nelle offerte più “esplosive” è dello 0%. I conti base, di specie se ad alta remunerazione (formule conti corrente con vincolo di un certo importo con tassi di rendimento paragonabili a quelli dei conti di deposito), fanno spuntare un rendimento su importi depositati, unendo l’utile al dilettevole (per chi ha bisogno non solo del conto deposito ma anche del conto corrente, e senza l’imposta di bollo del conto deposito). Un tasso creditore annuo dello 0% a chi conviene? A quelle persone che devono solo effettuare movimentazioni di conto quotidiane, di modico rilievo (accredito pensione o stipendio, quasi nessun bonifico suppletivo, gestione delle utenze domestiche).
  • Il profilo-cliente non ci rispecchia. Vengono stabiliti dei precisi limiti all’operatività media, entro la quale continuano a valere le tariffe applicate. Leggete bene quali sono le fasce di operatività media stabilite dalla banca. Abbiamo notato che, in linea di massima, con il canone 0 il tetto massimale stabilito dai migliori conti on line può arrivare sino a 253 operazioni annue per operatività alta-famiglia. Quello che ci interessa è il dato in termini mensili: 253/12=21. Ci conviene, quindi, se facciamo pressappoco 20 operazioni mensili tra bonifici e prelievi, tra quelle specificate. I livelli di operatività presi come riferimento dalle banche sono stati appositamente disciplinati dalla Banca d’Italia.
  • Siete abituati a gestire integralmente il canale online, senza recarvi in filiale o preferite quest’ultima soluzione? Spesso, infatti, vi verrà proposto un canale preferenziale: l’Internet Banking. Le operazioni allo sportello avranno un certo costo. Ma d’altronde ci stiamo sempre più abituando a fare tutto attraverso il mobile ed alcune banche online non sono presenti fisicamente sul territorio.
  • Assenza del carnet di assegni, previsto per il conto base

Per chi ha esigenze particolari (ad es. bonifici in valuta estera che non sia europea, deposito titoli, trading, un numero di operazioni superiore alla fascia di operatività media, un rendimento addizionale sui movimenti anziché sullo stock di denaro) il conto a 0 spese è da valutare con occhio critico, dato che l’operatività è limitata a poche gestioni essenziali.

Non tutti hanno aderito al conto base “low cost” previsto dalla legge

Presso le banche ubicate sul territorio è possibile, per chi ne ha i requisiti (Isee inferiore a 7.500 euro o trattamento pensionistico inferiore a 1.500 euro), accedere ai conti base con canone azzerato o ridotto. Forse non tutti lo sanno e la richiesta dei conti base, nell’integralità dei servizi offerti (pacchetto completo del conto base) e nei benefici di legge, non è decollata come ci si aspettava.

I più richiesti sono stati i conti a canone 0, senza troppe pretese riguardo ai servizi accessori. I conti base a canone azzerabile ( da non confondere con i 0 spese) possono prevedere:

  • limitazioni di durata dell’offerta con il passaggio successivo a nuove condizioni.
  • abbinamento di servizi accessori non gratuiti sin da subito o per gli anni successivi.

In conclusione, vi consigliamo di scegliere il conto corrente sulla base dell’utilizzo che dovete farne e di informarvi su tutti i servizi inclusi nel canone 0 o azzerabile. Alcune volte il miglior conto base a costi più convenienti può essere migliore e costare di meno di un conto a 0 spese. Tutto dipende dalle nostre esigenze.


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