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Mente criminale – Karin Slaughter

Creato il 31 marzo 2014 da Queenseptienna @queenseptienna

[Recensione] Mente criminale – Karin Slaughter (Will Trent series #6)Titolo: Mente criminale
Autore: Karin Slaughter
Editore: TimeCrime
Traduttore: Federica Ressi
ISBN: 9788866881384
Num. Pagine: 400
Prezzo: 14,90€
Voto: 4Bstelle

Trama:
Will Trent è considerato uno dei migliori agenti del Georgia Bureau of Investigation. Eppure, quando una studentessa del college locale viene brutalmente assassinata, il suo supervisore Amanda Wagner lo tiene fuori dal caso. Will non riesce a comprenderne il motivo fino a quando i due non si incontrano in un orfanotrofio abbandonato: il luogo in cui Will aveva trascorso la sua infanzia dopo che la madre era stata uccisa e il padre incarcerato per omicidio. I due detective scopriranno presto che ciò che li lega non è solo un rapporto di lavoro, ma una traccia sepolta a metà degli anni Settanta, quando Amanda era una giovane agente di polizia alle prese con un ambiente ostile alle donne e Will un bambino che stava per perdere tutti i suoi sogni. Una traccia che dovranno seguire e affrontare, a costo di aprire ferite che sembravano rimarginate, per impedire che l’orrore del passato li travolga di nuovo.

Recensione:
Ritorniamo ancora una volta per le strade di Atlanta, la “città troppo indaffarata per odiare” e allo stesso tempo la “piccola città che covava rancore”.
La narrazione stavolta porta il lettore su due filoni differenti, mitigati da un terzo sfondo su cui si costruisce uno dei consueti intrecci che caratterizzano la Slaughter: una tensione che sale mano a mano che la storia procede, dove tanta carne viene messa al fuoco e si susseguono informazioni deduttive e colpi di scena che tengono gli occhi incollati alle pagine alla ricerca di una soluzione.

[Recensione] Mente criminale – Karin Slaughter (Will Trent series #6)
Una delle figure assolute di questo sesto capitolo della saga è Amanda Wagner. Nei precedenti libri l’abbiamo sempre vista dietro l’ottica di Will, e perciò come una sessantenne dalla scorza cementifera, intransigente e un poco sadica, una stronza per dirla in parole povere. Qui la ritroviamo giovane, appena venticinquenne, una delle prime agenti di polizia donna dello stato della Georgia, che assieme alla collega e amica Evelyn Mitchell deve vedersela con il sessismo non solo dell’intero dipartimento ma anche della popolazione, e poi con un caso da risolvere che porrà entrambe di fronte a una scalata di violenza che sembra non avere mai fine.
Ai giorni nostri invece ritroviamo Will Trent, ancora incapace di destreggiarsi bene nella relazione instaurata con Sara Linton, con la quale non riesce ancora a capire fino a che punto può sentirsi libero di rivelarle il suo passato senza che lei fugga terrorizzata, o peggio. Proprio in occasione di una visita al suo vecchio orfanotrofio, Amanda lo raggiunge per dargli una notizia che farà tremare le sue fondamenta: il padre di Will è uscito di prigione.
Queste sono le premesse di un thriller dalle tinte forti, indagini parallele che si snoderanno attraverso scomparse e ritrovamenti, caratterizzate da un rincorrersi di impatti emotivi che metteranno a dura prova l’animo di tutti i protagonisti della vicenda fino a quando le trame non troveranno un punto in comune con cui si dovrà fare i conti.

Lo stile dell’autrice è come sempre inconfondibile. Un’efficace attenzione ai dettagli ci regala quadri completi delle situazioni e delle vicende, i personaggi sono tratteggiati con attenzione, con umanità e obiettività, nemmeno una volta scadono nel cliché e nel banale, rendendoli credibili e coinvolgenti, innescando in chi legge una sorta di empatia. In appendice al romanzo troviamo una nota della Slaughter che ci racconta del suo lavoro di ricerca per raccontare gli anni 70 americani, dove in un clima fallocentrico e restrittivo si cominciava a lottare per i diritti delle donne e delle persone di colore, testimoniando come dietro il risultato di un bravo autore spesso si trovi una mole di impegno che può essere durato mesi e che può aver coinvolto il passato stesso pur di riuscire a ricrearlo da chi non l’ha vissuto.

[Recensione] Mente criminale – Karin Slaughter (Will Trent series #6)

Mente criminale è un mosaico intenso e scattante che risveglia nomi che si erano incontrati nei precedenti libri, approfondendo storie e retrospettive nonché ci fa una panoramica esaustiva sui perché e sui percome di molte motivazioni, dandoci non solo una storia mozzafiato ma anche un ritratto sincero e caloroso di chi ne fa parte.
Un’altra opera che va ad aggiungersi a un filone di gialli coinvolgenti e sfaccettati, dove i dettagli sono numerosi e non viene focalizzato soltanto il lato prettamente poliziesco ma le vite nella loro quasi totalità, regalando quindi una veridicità che non è cosa da tutti.
Da leggere.


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