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Menu cinematografico di Diario: Donne

Creato il 25 novembre 2012 da Alessandraz @RedazioneDiario
Pubblicato da Redazione Cari lettori,  sebbene il titolo della nostra rubrica cinematografica rimanga inalterato, per rispetto al tema trattato non giocheremo con pietanze culinarie o ordini di visione. Parleremo di donne. Attraverso un percorso di 6 film racconteremo di tante forme di violenza, di come continuamente i diritti e la dignità umana vengano calpestati per indifferenza, regole sociali o meschinità. Il nostro non vuol essere un percorso esaustivo ma solo uno scorcio sulla vita e sulle storie di molte donne. Donne che con la loro forza, il loro desiderio di giustizia e di un mondo migliore hanno lottato e vinto. Un piccolo barlume di speranza per sentirci meno soli/e e allo stesso tempo comprendere che là fuori altre sono pronte ad aiutarci, sorreggerci e lottare perché le cose cambino non solo per noi ma per tutti colori a cui vengono tolti quei diritti che dovrebbero essere sacrosanti. Menu cinematografico di Diario: Donne Water (2005) La legge indù prevede che una vedova alla morte del marito abbia tre scelte: immolarsi nella pira con il marito, sposarsi con il fratello del marito o vivere segregata per espiare la colpa di essere viva. Siamo nel 1938, Chuya è una bambina di 8 anni diventata vedova e per questo motivo viene allontanata dalla famiglia per vivere in un ritrovo per vedove Indù. Kalyani, una giovane vedova, è la speranza della piccola Chuya di vivere in un mondo diverso, libero e paritario. Attraverso la sua storia la regista Deepa Mehta ci mostra un mondo dove le donne sono prigioniere della tradizione religiosa e culturale. Ma soprattutto, attraverso la sua pellicola denuncia uno stato delle cose che persiste tutt’oggi, sebbene illegale e che vede milioni di donne soggette a una legge religiosa che vuole dare un fondamento "oggettivo" all'inferiorità della donna.  (Elena Bigoni) 
Menu cinematografico di Diario: Donne We want sex (2010) Non lasciatevi fuorviare dal titolo finto-pruriginoso scelto dai distributori italiani, il film non parla di sesso (o quasi): We want sex – in originale Made in Dagenham, la città dove si trova la fabbrica della Ford da cui parte la protesta – è una commedia British dolceamara sullo sciopero del 1968 delle operaie Ford per ottenere la parità salariale fra uomini e donne. Ispirato a una storia vera, che portò prima al blocco completo della produzione Ford e poi all’Equal Pay Act del 1970, il film del 2010 diretto da Nigel Cole non racconta solo la lotta per ottenere pari diritti ma anche le sue conseguenze sulla vita famigliare delle operaie, capeggiate dalla leader Rita O’Grady, interpretata dalla splendida Sally Hawkins. Eccezionale Bob Hoskins nella parte di Albert, il capo “buono” che aiuta Rita a districarsi fra sindacalisti corrotti e capi senza scrupoli. (Sara Guglielminetti) Precious (2009) Vedere il film Precious significa affogare letteralmente in un mondo in cui il disagio sociale, la violenza domestica e sogni infranti sono l’unica vita possibile per Precious Jones, una giovane diciassettenne, madre di un bambino e incinta del secondo, entrambi frutto della violenza familiare. Il suo è un mondo fatto di pregiudizi, ignoranza, violenza. Eppure lei riuscirà a uscirne trovando una propria voce, una propria strada. Un percorso difficile, pieno di disagio che fuoriesce dalla pellicola e investe lo spettatore in tutta la sua forza. Un film difficile ma in cui il barlume di una speranza riesce comunque a fare capolino in maniera insperata e grazie all'aiuto di persone così simili a lei. Precious non è una storia vera ma è il ritratto di qualunque donna, bambina o ragazza che vive realtà simili a quelle della protagonista.  (Elena Bigoni) Menu cinematografico di Diario: Donne The Lady – L’amore per la libertà (2011) Il regista francese Luc Besson ci ha abituato a ritratti di donne forti, a vere e proprie guerriere – spesso in senso letterale – da Nikita a Mathilda (Léon), da Giovanna d’Arco a Adèle. La lotta “fisica” si trasforma in lotta politica per la libertà del popolo birmano con The Lady – L’amore per la libertà, film biografico del 2011 dedicato alla leader politica e premio Nobel per la pace Aung San Suu Kyi (Michelle Yeoh). Narrato in flash back, il film ripercorre la sua vita legata alle vicende politiche della Birmania, dall'assassinio del padre, il generale Aung San, alla prigionia forzata nella sua casa in Birmania iniziata nel 1988. Besson non ci mostra solo l’attivista politica, ma anche la donna costretta a scegliere fra l’amore per la sua nazione e l’amore per la sua famiglia, il marito Michael e i suoi due figli Alexander e Kim. Da sottolineare la presenza nella colonna sonora degli U2, che nel 2000 dedicarono la canzone Walk on ad Aung San Suu Kyi. (Sara Guglielminetti) Menu cinematografico di Diario: Donne North Country - Storia di Josey (2005) Il lavoro dovrebbe essere un diritto, non dovrebbero sussistere discriminazioni per sesso o colore o religione eppure è ciò che avviene a Josie Aimes (Charlize Theron) nel film North Country diretto dalla regista neozelandese Niki Caro (La ragazze delle Balene). North Minnesota 1989, Josie è una giovane madre single che torna nella sua città natale per cercare lavoro. Lo trova in una miniera di carbone, il lavoro è duro e la presenza di molti operai che ritengono che il lavoro non sia adatto alle donne non aiuta. Ma ben presto tutto degenera quando Josie stanca delle continue vessazioni ed esplicite violenze decide di denunciare la situazione all'interno dell’azienda. Una battaglia alla quale si aggiungeranno anche le altre donne presenti e diversi uomini affinché i colpevoli paghino per i loro comportamenti e affinché il posto di lavoro diventi un luogo dignitoso e sicuro in cui vivere. Una storia vera, che colpisce lo spettatore che si trova di fronte a realtà non sempre così lontane come si vuole immaginare. Un film, forse non dei più riusciti, che comunque riesce a mandare un messaggio di denuncia forte e chiaro.  (Elena Bigoni) Menu cinematografico di Diario: Donne Sotto accusa (1988) Sotto accusa, film del 1988 diretto da Jonathan Kaplan, racconta la storia di Sarah Tobias (Jodie Foster), cameriera che viene violentata da tre uomini nel bar in cui lavora, fra l’indifferenza e l’incitamento degli altri clienti. Decisa a ottenere giustizia, Sarah trova un’alleata nel procuratore Kathryn Murphy (Kelly McGillis) che la aiuta a far incarcerare, oltre ai tre stupratori, anche gli istigatori alla violenza. Ispirato a una storia vera, Sotto accusa è uno dei primi film a ruotare interamente intorno al dramma dello stupro, dalla violenza fisica vera e propria – narrata con una sequenza scioccante e realistica – a quella “mentale” ed “emotiva” subita dalla vittima durante il processo. Splendide interpretazioni delle due attrici, Jodie Foster – vincitrice del premio Oscar come attrice protagonista – e Kelly McGillis – profondamente coinvolta in quanto vittima di uno stupro nella vita reale. (Sara Guglielminetti)

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