Magazine Opinioni

Metadone? No, grazie!

Creato il 08 aprile 2013 da Ilcanechesimordelacoda
Metadone? No, grazie!IBOGA .
La pianta allucinogena che cura le tossicodipendenze!
Immagino che pochi di voi, hanno sentito parlare di questa magnifica pianta africana, venerata da millenni da tribù e sciamani.
L'iboga é utilizzato tradizionalmente in alcuni paesi dell'Africa Centrale da milioni di aderenti al culto della società Bwiti, dove viene utilizzato per raggiungere il mondo degli spiriti, comunicare con gli antenati e con gli amici e parenti morti, avere acceso a guarigioni spirituali, intraprendere un percorso di guaritori/sciamani.
Forti dosi della radice consentono a chi le consuma di viaggiare fuori dal corpo, di percorrere fluttuando un buio tunnel sino a giungere ad una grande luce – un viaggio nell’aldilà, un incontro con la divinità? – e, infine, di risvegliarsi come esseri “rinati”, consapevoli del proprio passato e del proprio futuro.
Oltre a provocare visioni sciamaniche l'ibogaina può essere utilizzata per vincere l'astinenza dall'eroina e dalle altre droghe, con una percentuale di successo di circa il 75% secondo questo studio scientifico che ha registrato anche un decesso. (da imputarsi quasi sicuramente all'assunzione di eroina in contemporanea con l'ibogaina nonostante i tassativi divieti).
Nel 1962 un giovane tossicodipendente, Howard Lotsof, sperimenta su di se' e sei amici una nuova sostanza allucinogena di cui gli aveva parlato un amico chimico: l'ibogaina.
Contro tutte le previsioni, dopo trentasei ore dall'assunzione, il giovane americano e i suoi amici, tutti dediti a cocaina o eroina, si sono liberati della loro dipendenza.
Alcune testimonianze confermano la sua efficacia:
“La mia vita e' completamente cambiata, dodici ore dopo il trattamento con l'ibogaina, io ero tossicodipendente da 17 anni.
E' incredibile, non riesco a spiegarlo”, testimonia Roberto, 45 anni, un italiano che vive a New York e che consumava quotidianamente eroina, cocaina e metadone, ormai liberatosi dalla schiavitu' da sette anni.
“Io sono stato dipendente per tre anni alla cocaina, fino ad un week-end del 2004, dopo di che non ci sono piu' ricascato”, dice Eric, un francese di 37 anni.
Per l'industria farmaceutica e' meno remunerativa rispetto ad un trattamento a vita.
Come spiegare questa resistenza?
“La maggior parte delle aziende farmaceutiche non vuole niente avere a che fare con l'ibogaina, ne', in generale, con i trattamenti contro la dipendenza. La maggior parte delle imprese crede, a torto, che esse non possono guadagnare molti soldi nei trattamenti della tossicodipendenza.
Trattare una malattia con una sola e semplice cura, e' molto meno remunerativo rispetto ad un trattamento a vita.
La medicina mercantile, ancora una volta ha molto da perderci da questa pianta che può curare le tossicodipendenze, con costi praticamente irrisori! Parliamo di meno di una decina di euro!
In Svezia, Danimarca, Polonia, Belgio, Francia, Svizzera la pianta di Iboga è ILLEGALE.
IN ITALIA è LEGALE DA POCO :
(http://www.salute.gov.it/medicinaliSostanze/paginaInternaMedicinaliSostanze.jsp?id=7&menu=strumentieservizi )
Immagino non sarete stupiti, anche questa storia, ai più sconosciuta, dimostra come le cure "quelle vere" ci sono,
esistono e vengono insabbiate a colpi di "legge" e illegalità. Condividiamo e se conosciamo qualcuno che potrebbe averne bisogno, parliamone con  lui. Spesso queste persone smetterebbero se ci fosse una valida cura. Forse c'è; in questo caso direi con sicurezza che tentar non nuoce.http://www.ibogafoundation.com/ per capire meglio di che si tratta.

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Magazine