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Metodi anticoncezionali: l’anello vaginale Nuvaring

Creato il 15 aprile 2014 da Gowoman
Metodi anticoncezionali: l’anello vaginale Nuvaring 15 apr 2014  Metodi anticoncezionali: l’anello vaginale Nuvaring Posted by maria maccarone
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La contraccezione è un tema sempre attuale per noi donne, che fin da giovani impariamo a districarci tra i numerosi metodi anticoncezionali presenti sul mercato. Per fortuna la scienza compie continui miglioramenti anche in questo ambito per offrirci prodotti sempre meno invasivi rispetto al nostro stile di vita. Ecco perché oggi parliamo di NuvaRing®.

L’anello vaginale NuvaRing è un contraccettivo ormonale intravaginale a basso dosaggio di estrogeni e progestinici. Si tratta di un piccolo anello flessibile e semi trasparente di 54 mm di diametro che si inserisce a livello intravaginale, come fosse un tampone, e si rimuove solo 3 settimane dopo. Durante questo periodo di tempo, NuvaRing rilascia in maniera continuativa estrogeni e progestinici a basso dosaggio che impediscono l’ovulazione ostacolando la produzione degli ormoni responsabili della maturazione degli ovuli.

Passate 3 settimane esatte, NuvaRing deve essere rimosso rispettando il giorno della settimana e l’ora in cui l’abbiamo inserito precedentemente; per esempio, se abbiamo iniziato ad usare NuvaRing un lunedì alle 20h, dovremo toglierlo 3 lunedì dopo, sempre alle 20h.
Bisogna poi osservare una settimana di pausa, in cui non si indossa l’anello contraccettivo, affinché si manifestino le mestruazioni. NuvaRing va poi nuovamente inserito, ricordandosi di farlo ancora una volta lo stesso giorno della settimana e alla stessa ora in cui è stato rimosso una settimana prima.

Questo metodo ha un’efficacia contraccettiva provata del 98%, proprio come la comune pillola, ma senza averne gli svantaggi legati a possibili dimenticanze di somministrazione giornaliera o altro.
Come tutti i farmaci, però, è soggetto anche ad alcune controindicazioni ed effetti collaterali; è sconsigliato l’uso, per esempio, a donne fumatrici dai 35 anni in su, in presenza di trombosi, malattie epatiche, ipersensibilità verso i principi attivi dello stesso o altre condizioni patologiche specifiche. In ogni caso, sarà il vostro medico a dover valutare se siete idonee a questo tipo di metodo anticoncezionale e a prescrivervelo, oppure ad indirizzarvi verso altri metodi più consoni alla vostra situazione.

Ma come si inserisce e rimuove l’anello intravaginale?
Uno degli ostacoli psicologici più forti all’uso di questo sistema contraccettivo è forse l’inserimento e la rimozione dell’anello, che all’inizio spaventano un po’.
In realtà, con un po’ di pratica, non c’è nulla di più semplice: prima di tutto dobbiamo avere lavarci le mani per evitare possibili contaminazioni. In secondo luogo, dopo aver rimosso NuvaRing dalla sua bustina, assumiamo una posizione comoda (accovacciata, sdraiata o con una gamba alzata, ad esempio). A questo punto non resta che prendere l’anello tra il pollice e l’indice e comprimerlo leggermente per poi inserirlo in vagina. Se ben inserito, non si dovrebbe nemmeno notare quando indossato. Per rimuoverlo dopo tre settimane, invece, non resta che agganciarlo con l’indice e tirare verso l’esterno; l’anello rimosso, poi, dovrà essere smaltito insieme ai normali rifiuti e non gettato nel WC.

Non resta, ora, che parlarne con il vostro medico per vedere se NuvaRing fa per voi!

photo credit: Zane Selvans via photopin cc


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