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Metodi e tecniche di sopravvivenza urbana: come salvare importanti vite littorie

Creato il 01 aprile 2010 da Punzy
Metodi e tecniche di sopravvivenza urbana: come salvare importanti vite littorie
Voi dovete sapere questa cosa, che noi nell’Urbe non cominciamo bene la nostra littoria giornata se il papa non ci fa una bella esternazione.

Noi cittadini gli vogliamo bene al papa, siamo incommensurabilmente felici di avere nel cuore dell’Urbe una citta’-stato piena di parassiti istituzionali che non pagano le tasse alla terra littoria. I nostri cuori inneggiano alla gioia diretti verso oltretevere
Questa mattina, all’omelia per i sacerdoti, Benedetto XVI ha attaccato l'interruzione di gravidanza: "I cattolici non accettino le ingiustizie elevate a diritto"
SA-CRO-SANTO!! Non possiamo, non dobbiamo piu’ chiudere gli occhi di fronte a queste situazioni!! Adesso siamo in un’altra epoca, abbiamo voltato pagina!
Ora dobbiamo pensare a problemi gravi e rilevanti, quali le vite spezzate negli uteri delle femmine comuniste. Dobbiamo permettere che nascano tutti i giovani virgulti littori che i nostri lombi riescono a produrre, in modo che, una volta cresciuti, possano andare dai rappresentanti di Dio in terra a soddisfare i loro bisogni.
Noi cittadini, in questo basso romanico impero littorio, abbiamo preso il sacrale impegno di strafottercene delle buche profondissime che devastano le strade, delle scuole elementari dove manca pure la carta igienica, degli ospedali sporchi dove entri per un’appendicite ed esci senza un rene; questi sono falsi problemi, denunciati dai comunisti per far passare la voglia alle cittadine di procreare. Qualche disfattista pensera’: ma la vita degli adulti che cadono nelle buche profondissime e si scassano il femore, la vita dei bambini gia nati che nelle scuole non imparano niente perche’ sono soltanto degli abnormi parcheggi senza finalita’ educativa alcuna, la vita delle persone che entrano in ospedale pretendendo di essere curate millantando tasse pagate, queste vite ecco, non e’ che vanno preservate pure queste?
Un discorso, lasciatevelo dire, che non ha ne’ capo ne’ coda.
Qua nell’Urbe stiamo avanti, lo volete capire o no??
Non ci facciamo distrarre dai falsi problemi! Ma quale disoccupazione, ma quali licenziamenti, ma quali strade rotte, ma quali inceritori del cavolo ma di cosa state parlando?? Noi, le nostre priorita’ le conosciamo bene: il sindaco, il presidente della regione e il papa ce le indicano ogni giorno e noi le impariamo a pappagallo, come la poesia della vispa Teresa e col cazzo che ci facciamo distrarre dalla propaganda comunista.
Oggi il nostro Santo padre ha detto: "I cattolici non accettino le ingiustizie elevate a diritto"

Le ingiustizie elevate a diritto sono:

  • gli spermatozoi che poverini muoiono scamazzati nel preservativo
  • gli embrioni che vengono espulsi dalla cattiva RU486

Tematiche che non vengono contemplate nelle ingiustizie elevate a diritto:

  • i bambini stuprati dai preti
  • i lavoratori che perdono il posto grazie ai magheggi perpetrati da imprenditori disonesti
  • le donne violentate, lo sanno tutti che se la sono andata a cercare
  • Le persone che cadono nelle buche e si fanno male, se la sono cercata pure loro: le buche sono enormi, che fai, sei cieco che ci cadi dentro? Beh se sei cieco e’ perche’ probabilmente commetti atti impuri con te stesso, quindi sei un peccatore dannato ed e’ giusto che caschi dentro la buca.
  • Le persone che pretendono di avere gli ospedali puliti che funzionano: forse, se sei malato, Dio ti sta punendo. Rifletti sulla tua vita, trova dentro di te il peccato e chiedi perdono a Dio per averlo bestemmiato quando il dottore che ha preso la laurea in regalo da suo papa’ il MegaPrimario per il suo 18° compleanno ti ha lasciato una garza nello stomaco. Vedrai che ti sentirai meglio

In conclusione, carissimi lettori, noi siamo una citta’ che tutto il mondo guarda con stupore
Siamo l’Urbe per eccellenza, un modello di lobotomizzazione perfetto e funzionale, un fulgido e littorio esempio di civilta’ perfetta

Ci credo che il resto d’Italia ci odia e ci invidia


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