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Mi porti il conto, grazie

Da Slela
Mi porti il conto, grazie
Vi ricordate il post "Non fatelo a casa"?
Ecco, è arrivato il conto, e quanto è salato!
Martedì ho dovuto prendere mezza giornata di ferie, passandola tra il letto e il bagno a vomitare.
Scusate i dettagli splatter, ma se devo metter paura, lo devo fare per bene.
E' stato il peggior attacco di gastrite di tutta la mia vita.
E ancora non è passato, anche se mi reggo più o meno in piedi.
E devo aver strappato anche un muscolo addominale, mi sembra di essere tornata nel post-cesareo.
Comunque, se la prossima settimana starò ancora così, mi tocca la visita dal medico.
Non parliamo poi dell'insonnia, ma quella me l'aspettavo. Passerà.
Comunque volevo rifare la solita riflessione.
Lavoro come una schiava, perché?
Per fare più soldi? No.
Per arrivare a raccogliere uno stipendio minimo decente a fine mese.
E che non basta a coprire le spese, perché attingiamo sempre dai risparmi.
Cosa sbaglio quindi? Mi faccio pagare troppo poco.
Se ho lavoro continuativo per tutto il mese e non ho grandi entrate fisse, allora significa che valuto troppo poco la mia professionalità.
Sono brava nell'autoanalisi vero?
Ho provato ad alzare i preventivi, ma sono sempre stati rifiutati.
C'è qualcosa che non va.
Vogliamo parlare dei 3 clienti persi questo mese?
Cliente 1)
"Il mio sito non è mai partito" (leggasi: non ho voluto pagare il grafico, quindi il grafico non ha fatto la grafica). "Posso pagarti l'hosting a un decimo del costo?" Ovviamente la risposta è no, e lui se n'è andato in altri lidi low-cost.
Cliente 2)
"Voglio essere seguito d'ora in poi da una persona qui vicino, tu sei troppo lontana" (leggasi: voglio andare a rompergli le scatole a casa ogni 2x3, tu sei troppo distante e io parlo solo di persona)
Cliente 3)
Mi fa contattare direttamente dalla nuova agenzia web senza neanche due righe di spiegazione.
Che gli avrò fatto?
Voi direte, clienti così meglio perderli. E' vero.
Ma sono quasi tutti così.
Non mi sento apprezzata per la mia professionalità. Ormai ho una certa età e tanti anni di esperienza.
Faccio il mio lavoro con amore e con precisione.
Perché non devo essere valutata per la mia bravura? Perché è sempre una questione di soldi?
Perché se tu, cliente, mi cerchi? Pensi che sono professionale? E allora perché valuti la mia professionalità meno di zero?
Ho bisogno di fermarmi a riflettere, il mio corpo sta mandando segnali eloquenti.
Così non posso proseguire per molto.
E devo anche smettere di sperare che le buone idee e le nuove occasioni piombino dal cielo.
Ma questo va in conflitto con lo stipendio che DEVO portare a casa ogni mese.
Non solo lucida adesso, quando mi riprendo torno a pensarci.
(Ah ah) lo dico sempre...

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