Image by Tomasz Sienicki
È un po’ come pensare alla pioggia d’inverno o al sole d’estate.
È come folgorare di candida luce la nostra mente in una notte di luna.
Ingabbiare un pensiero in qualcosa di talmente ovvio da risultare pruriginoso, fastidioso e intensamente odioso, sottomettersi alla realtà delle cose per l’incapacità di crearne di proprie.
La rinuncia al viaggio e le sue conseguenze mi dipingono gli occhi di tonalità grigiastre.
E allora fuggo dal mondo, dagli uomini, e mi riempio di parole.
Neri.