Magazine Per Lei

Mi sento un po’ così

Creato il 11 marzo 2015 da Francesca @27settembr

Hai presente quando ti accorgi che qualcuno che è importantissimo per te, improvvisamente è distante, lontanissimo?
Ecco. Mi sento così.
Non ferita, non sofferente ma un misto tra stupita e delusa.

Delusa da me stessa, per non essermi accorta che qualcosa è cambiato, per non essermi accorta quando e cosa ha dato il via al lento ma graduale allontanamento.
Delusa perché durante questa fase di cambiamento io sono sempre stata quella di sempre e forse avrei dovuto accorgermene prima, fare più attenzione ai segnali che c'erano (e c'erano, col senno del poi confermo), parlarne, impegnarmi di più.
Delusa perché mi accorgo che la persona che ancora oggi è importante per me non ricambia più i miei sentimenti. Non parlo di amore uomo/donna, no, parlo di amicizia.
Stupita per non essermene resa conto prima. Ma come ho fatto a non vederlo? Come ho fatto a non accorgermene?

Forse io per prima non sono stata una buona amica. Preferirei mi fosse stato detto a brutto muso.
Io sono così: preferisco una lite furiosa al silenzio assordante del non detto. Quanto meno se ci si allontana, nel primo caso, si sanno i reali motivi, c'è qualcosa di concreto su cui riflettere. Così invece è tutto un "forse", un "ma", un "se" e io odio i periodi ipotetici, odio l'incertezza. Sono una pratica io.

Poi penso che probabilmente è solo una sega mentale mia, che no dai non è possibile.
Ripenso ai segnali che ogni giorno mi piovono addosso fatti di messaggi non scritti, parole non dette, risposte non date, gesti non fatti e no, qualcosa che non va c'è. Eccome se c'è.

Lo so, lo so. Dovrei prendere il coraggio a due mani, pescare il telefono dalla borsa e comporre il suo numero ma oltre ad essere una pratica sono anche una pavida e no, non me la sento. Non ancora.
Ho tanti, tantissimi problemi e non ce la posso fare ad affrontare anche questo. Mentalmente non reggerei.
Mi siedo lungo la sponda del fiume e attendo che arrivi il momento del chiarimento, che maturi in me e nell'altra persona. Forse non accadrà mai, forse sì. Forse smetterò anch'io di mandare inviti che puntualmente vengono declinati con una scusa un po' banalotta fatta di "oh che peccato ho un altro impegno" e "finisco tardi non ce la faccio".Forse mi metterò il cuore in pace, chiuderò un capitolo della mia vita in silenzio e in punta di piedi ripartirò. Forse stringerò nuove amicizie, solide, forti, sincere. Forse no, non mi capaciterò mai di ciò che sta accadendo, di ciò che mio malgrado accadrà.

Ecco, mi sento un po' così.

Finisco il mio caffè, spengo la sigaretta e torno a vivere il momento.


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