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Mi serve uno psicologo!

Creato il 21 febbraio 2013 da Sgruntreviews
Mi serve uno psicologo!Salve a tutti i seri(al) dipendenti!
Quest'oggi vi parlo di dottori o meglio di psicologi, psichiatri o persone che ci provano, ma non vi fornirò dei numeri di telefono o contatti di persone qualificate e preparate per curare la nostra dipendenza. No, vi parlerò di dottori che in televisione e con i serial hanno avuto un grande successo che hanno fatto sì che noi diventassimo dipendenti...
Ogni anno ha le sue mode, c'era il periodo delle sitcom americane, caratterizzati da nuclei bizzarri tra familiari e amici, inseguito si è giunti ai polizieschi con le varie progenie di CSI, inseguito sono arrivati i dottori quelli che richiamano E.R e quelli rivoluzionari come Dr House, da qui, nel 2008 e negli anni a seguire, si è maturata un'altra moda quella degli strizza cervelli, tutti maschi (e qui si potrebbe aprire una lieve polemica XD) quasi tutti belli XD, ma soprattutto dannatamente bravi e diversi dai loro colleghi.
Le serie in analisi sono:
Mental, che ha avuto una vita brevissima (solo 13 episodi), ed in Italia andava in onda su Fox.
Mi serve uno psicologo! La storia raccontava del dottor Jack Gallagher (Chris Vance) e della sua equipe nel reparto psichiatrico dell’ospedale Wharton Memorial Hospital di Los Angeles. Ad ogni puntata veniva analizzato, in maniera molto scientifica, quasi clinica, un caso medico diverso e l'abilità del dott. Gallagher era nell'estrema empatia che aveva con i suoi pazienti usando metodi poco convenzionali e poco ortodossi per indirizzarli verso la strada della guarigione o della cura, facendo un preciso processo a ritroso scoprendo le vere cause del loro malessere. La serie era caratterizzata dagli sprazzi della vita privata del dottore e del suo staff, ma la grande novità era lo spettatore che, oltre a vedere gli effetti di traumi o malattie sulla psiche umana, ne era partecipe, poiché veniva mostrato cosa accadeva nella testa dei pazienti e cosa credevano fosse reale, di conseguenza veniva mostrata la spiegazione del loro strano comportamento. Era una serie sicuramente innovativa ma forse troppo clinica per il pubblico.
Altra serie trasmessa dalla Fox e che ha chiuso dopo tre stagioni (ero una grandissima fan!) è Lie To Me. 
Mi serve uno psicologo!La storia era incentrata sulla figura del dottor Cal Lightman  (interpretato da Tim Roth), l'incarnazione vivente di una macchina della verità, che riusciva a intuire guardando il viso delle persone se dicevano la verità oppure se mentivano. Il personaggio prende spunto dal Paul Ekman, che ha dedicato la sua vita agli studi del linguaggio del corpo e delle espressioni (le famigerate microespressioni che vengono citate ogni minuto nel telefilm). Cal e la sua squadra aiutavano spesso l’FBI, la polizia locale, gli studi legali, le grandi aziende e i semplici privati a risolvere questioni complesse o personali. Il successo della serie era da attribuire a grandi attori, (Tim Roth era spettacolare soprattutto se visto in lingua originale) e garantiva una certa integrità realistica, sposandosi alla branca della criminologia e prendendo fatti d'attualità; dando vita così, a episodi sempre molto interessanti.
The Mentalist, serie longeva che alla sua 5 stagione vanta ancora un soglia auditel intorno ai 9.18 milioni di spettatori, trasmessa dal canale CBS.
Mi serve uno psicologo! Racconta la storia dell'attuale consulente del CBI (California Bureau of Investigation una sorta di FBI ma decentrato nello stato della California) Patrick Jane (Simon Baker), ex “mentalista” televisivo il quale grazie alle sue spiccate capacità intuitive e di osservazione riusciva a imbrogliare la gente con sedute spiritiche o interventi di gruppo, inseguito la redenzione, dopo l'omicidio di moglie e figlia da parte di John il Rosso c'è l'incontro con la polizia che da vita a una proficua collaborazione, poiché sarà Patrick a portare gli investigatori sulle giuste tracce. Il successo della serie è dovuto alla semplicità della struttura narrativa, piace perché si rifà a serie quali “Colombo” e “Kojak” dove i protagonisti-sociologi erano i detective su cui improntavano l’indagine partendo dalla più basilare psicologia e osservare i comportamenti degli indiziati. Di fatti Patrick pone sempre un altro punto di vista e i cosiddetti “tecnici della scientifica” si vedono solo sulla scena del crimine mentre i casi di omicidio si risolvono sempre con l’intuito.
Psych, è un altra serie longeva e all'inizio della sua 7 stagione il prossimo 27 febbraio.
Mi serve uno psicologo! Racconta le vicissitudini di Shawn Spencer (James Roday), figlio di un poliziotto che sin da piccolo gli ha insegnato tutto ciò che un uomo di legge dovrebbe sapere, una volta cresciuto, grazie al suo addestramento e alla sua innata capacità di osservazione, finge di possedere poteri paranormali e come consulente sensitivo aiuta la Polizia nella risoluzione dei casi. Inutile dire che la similitudine con The Mentalist è più che visibile! Se non fosse che la serie strizza di più l'occhio alla commedia che al genere poliziesco, la quale riesce a fare un connubio tra lo spirito degli anni ’80 e quello dissacratorio, essendo godibile per un ampio ventaglio di spettatori e fasce d'età. La bravura in questa serie comica-psichica sta nel raggruppare delle grandi battute che fanno pensare mentre si sorride, sceneggiature caratterizzate da citazioni del passato e del presente, in un contenitore comico simile ad uno dei tanti show che vanno in diretta in Usa.
Ed infine c’è In Treatment, telefilm rivoluzionario che ci mostra le sedute settimanali di uno psicoterapeuta, trasmesso dalla HBO.
Mi serve uno psicologo! La serie riflette la tipica settimana del dottor Paul Weston, (Gabriel Byrne) ogni puntata è indicata con il nome del paziente e la settimana della cura come se fosse un agenda, il giovedì è riservato alla terapia di coppia e il venerdì è lo stesso Weston ad andare in terapia dalla sua vecchia amica e mentore Gina. Sullo sfondo delle sedute, Paul si ritrova ad affrontare una difficile situazione familiare, in particolare con la moglie Kate. Il successo è caratterizzato dalla sistematicità e dalla semplicità (apparente) di ogni seduta, il fatto che non ci sia niente dell'intrattenimento come lo si conosce oggi giorno ma solo la quotidianità portata nello studio di un analista implica ottimi dialoghi e altrettanto attori. Questo ci permette di vedere le storie comuni di pazienti e il percorso nel superarle. Il successo è stato tale che Sergio Castellitto vestirà infatti i panni dello psicologo nella versione italiana del format che farà il suo debutto su Sky Cinema il prossimo aprile.

Perché tutta questa pubblicità?
Perché nel 2008, ed ancora un po' oggi, era forte l’interesse della società a conoscere il più potente e il più misterioso strumento che si possiede, ossia, la nostra mente.
Sentiamo spesso al telegiornale di tutti i progressi che si fanno in campo psicologico, sociologico o nelle neuro-scienze. Questo accomunato alla nostra insaziabile curiosità, porta alle major americane a fornirci in pillole e con tanto intrattenimento uno dei nostri desideri più profondi, saperne di più in ambito delle nostre relazioni, i filtri che ci impone la società e quelli che ci imponiamo nella vita di tutti i giorni.
Quindi voi, quale dottore preferite?
Alla prossima settimana!!!
Mi serve uno psicologo!
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