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Mia madre e il foglio bianco

Da Gynepraio @valeria_fiore

Mia mamma è una donna incredibilmente saggia e capace di fare i conti con la realtà. Pensate che quando non le vengono le parole crociate, travisa vocaboli, produce neologismi e riesce creativamente a incastrarli. Ad esempio, una volta la definizione era “7 lettere, ne soffrono le puerpere” e decise che la parola era ORCHITE. Non mi chiedete come, ma completò comunque lo schema.

Non so se sia il suo realismo, o la sua proattività, sta di fatto che solo lei è capace di vendermi la verità, e farmela digerire in un modo che la fa apparire quasi interessante. Una volta, consolandomi alla fine di chissà quale racconto strappalacrime, mi aveva avvisata che le prossime relazioni sarebbero state molto più difficili. Hai trent’anni e non sei più di primo pelo, figliola, scordati di trovare un altro foglio bianco. Il foglio bianco, nel dizionario sentimentale della mia genitrice, è un uomo che

manca di esperienze, aspettative, desideri, ferite. Un imberbe emotivo, insomma, un uomo giovane, o peggio ancora giovanile, che non sa niente del mondo e al quale va tutto sommato bene qualsiasi cosa, con l’entusiasmo e la curiosità degli adolescenti, privo di termini di paragone e quindi incline alla venerazione.

Statisticamente – a meno di vestirsi da teenager e bazzicare i bar frequentati dalle matricole iscritte a filosofia- è più facile imbattersi in persone che, come te, hanno avuto delusioni ed esperienze sentimentali. Sono state sole a lungo e hanno il loro corredino di nevrosi, abitudini, ex coniugi, figli. Che non potrai eradicare e con cui dovrai convivere. Anche tu, in fin dei conti, ti presenti con la tua bella valigia piena di problemi. 

FOGLIO BIANCO

Ma siccome sono una ragazza spavalda e fondamentalmente parlo senza riflettere, devo aver detto qualcosa del tipo “Ma certo, mamma, credi che non sappia come va il mondo? Ma sai che ti dico, mille volte meglio così, cosa ce ne facciamo noi di una persona banale semplice e succube conciliante? A noi piacciono le sfide, anzi guarda se la cosa si fa dura son molto più contenta, sarà così emozionante.”

Brava scema, eccomi accontentata.


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