Pascal Couasnon, boss Michelin
La casa francese sta vagliando seriamente l'ipotesi di entrare in Formula 1, forte dell'appoggio di Jean Todt (attuale presidente della FIA) e della crisi che sta attraversando la diretta concorrente Pirelli, al centro delle polemiche per la vicenda 'Testgate' e per aver fornito gomme troppo tendenti all'usura nelle prime gare del mondiale 2013.
Pascal Couasnon, capo Michelin, ha espresso la voglia del marchio transalpino di ritornare nella massima formula automobilistica dichiarando: "E' chiaro che la Formula 1 sia uno sport estremamente interessante sia per il livello tecnologico che ha raggiunto, sia per la grande visibilità a livello mondiale. Siamo disposti a sederci per intavolare le trattative fornendo alcune proposte."
L'ultima affermazione è un chiaro segnale da parte della casa francese di voler cambiare alcune regole prima di imboccare la strada per il ritorno in F1, come spiegato dallo stesso Couasnon: "Vorremmo capire quale sia il giusto mix per offrire spettacolo ai tifosi e per aumentare la sfida tra i produttori di pneumatici. Un esempio potrebbe essere individuato nel cambiamento delle dimensioni delle gomme portandolo da 13 a 18 pollici, una radicale modifica che spingerebbe i piloti a rivedere il proprio stile di guida, garantendo una maggiore incertezza sul risultato finale. Si potrebbe affrontare il discorso ecologico proponendo pneumatici più resistenti capaci di durare per più di sette giri. Con regole intelligenti allora non ci sarebbero problemi per vedere il marchio Michelin tornare a cooperare con i team di F1. Se fossimo in grado di fare qualcosa per salvaguardare questo sport, perchè non dovremmo farlo?"
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