Michelle Hunziker è deprimente. Alfonso Signorini le cancella la rubrica (senza nemmeno avvisarla).

La pagina su Chi della Hunziker e dell'avvocato Giulia Bongiorno ("nemica" di Berlusconi sul disegno di legge sulle intercettazioni) non è ottimista e speranzosa: tagliata senza nemmeno avvisare

«L'ottimismo è il profumo della vita» diceva in uno spot Tonino Guerra. Ma tra le pagine di Chi era stato sostituito dalla puzza di disfattismo. Almeno nella rubrica Doppia difesa, spazio a firma di Michelle Hunziker e Giulia Bongiorno dedicato, come l'omonima fondazione, alla tutela delle donne vittime di violenze e discriminazioni. Così, il direttore Signorini ha deciso di disfarsi del peso e della coppia "deprimente".

Secondo il responsabile del settimanale, un campione di diecimila lettori, intervistati in occasione del restyling, avrebbe bocciato il contributo delle due e, stando alla ricostruzione delle due autrici, il vicedirettore Borgnis avrebbe precisato che Doppia difesa era la rubrica meno in linea con lo «spirito ottimistico e speranzoso del giornale». Inevitabile quindi la soppressione, che per motivazioni e metodi ha però fatto pensare a una "punizione" nei confronti di Giulia Bongiorno, presidente della Commissione Giustizia della Camera e spina nel fianco di Silvio Berlusconi per il disegno di legge sulle intercettazioni.

La diretta interessata non entra nel merito, ma con la bionda e sempre sorridente collega critica i modi della cancellazione: «Tagliare una rubrica senza avvisarne le titolari è una mancanza di stile. Sarebbe stato doveroso da parte della redazione avvisare in anticipo l'avvocato Bongiorno e la signora Hunziker. Noi non abbiamo fatto deduzioni né illazioni sulle ragioni della scelta dell'editore. Per il resto, ci limitiamo a osservare che non era necessario attendere tre anni, tanto meno fare un sondaggio, per scoprire che una rubrica che affronta il tema delle violenze, delle discriminazioni e degli abusi non è allegra. Siamo comunque orgogliose del fatto che decine di testate si siano già dette pronte a ospitare questa rubrica».

Felice della notizia, anche se «sgomento e profondamente offeso dalla totale mancanza di gratitudine per questi tre anni di massima disponibilità offerta loro», Signorini. Che aggiunge: «Doppia Difesa è andata avanti per tre anni e non se l'è mai filata nessuno. Adesso che ho deciso di toglierla scopro che era un cardine del pensiero nazionale. L'idea che qualcuno abbia voluto imbavagliare la Bongiorno è patetica».