Magazine Società

Microchip: quando il futuro viene dal passato

Creato il 24 dicembre 2011 da Nicochendi

 


Di questi tempi si fa un gran parlare di microchip sottocutanei, tecnologia che verra’ presto introdotta ufficialmente negli Stati Uniti allo scopo di monitorare un ‘’malato’’ fornendo massima assistenza medica in ogni angolo del globo. Ma i cospirazionisti mormorano a ragione sull’argomento privacy e temono che con questo sistema  il controllo delle masse diventi una realta’ conclamata. Per questi motivi la redazione di San Tommaso vuole vederci chiaro.
Ma sembra che tempo a nostra disposizione si stia esaurendo e cambiare la direzione della medicina militare, della tecnologia di controllo mentale e nel contempo assicurare il futuro della libertà umana sembra essere sempre di piu un’ardua battaglia. Quando le nostre funzioni cerebrali saranno già connesse ai supercomputers (sufficientemente potenti per il monitoraggio della popolazione di tutto il mondo) tramite impianti radio e microchips, sarà troppo tardi per protestare.

Lo sviluppo della tecnologia attraverso i microchip (RFID) è una delle cose su cui maggiormente spingono i governi e le industrie farmaceutiche, che vogliono ulteriori poteri al fine di influenzare la popolazione ed avere un maggiore profitto ed un maggiore controllo. Ma la tecnologia fin qui narrata esiste gia’. Sistemi di comunicazione neurologica sono in atto per annullare il pensiero indipendente e controllare l'attività sociale e politica per conto di egoistici interessi privati ​​e militari.

I mass media non illustrano affatto il pericolo di perdita totale della privacy da parte delle persone chippate ma il soggetto può essere manipolato in molti modi. Che ci si creda o no, il ventaglio di manipolazione possibile è molto ampio; si va dalla possibile lettura del subconscio (con possibile decodificazione o addirittura creazione di sogni) fino ad arrivare all’alterazione artificiale della sessualità, il tutto senza la conoscenza o il consenso della persona impiantata.

Siamo pronti per la robotizzazione dell'umanità e la totale eliminazione della privacy, inclusa la libertà di pensiero? Quanti di noi vorrebbero cedere la nostra intera vita, inclusi i nostri pensieri più segreti, al Grande Fratello?

FUNZIONAMENTO DEI MICROCHIPS

Il chip ha le dimensioni di un chicco di riso e di solito supporta la tecnologia RFID. Il funzionamento dello stesso si basa sulla variazione della temperatura corporea che permette il ricaricarsi della minuscola batteria al litio.

MICROCHIP: QUANDO IL FUTURO VIENE DAL PASSATO

Microchips ai raggi X

I microchip di oggi operano per mezzo di onde radio a bassa frequenza che colpiscono il soggetto in questione permettendo, con l'aiuto di satelliti, un totale controllo sull'individuo impiantato che può essere seguito ovunque sul globo
Ognuno di noi ha un’unica e personalizzata frequenza di risonanza bioelettrica nel cervello, proprio come le impronte digitali. Con l’uso della frequenza elettromagnetica (CEM) la stimolazione cerebrale viene interamente codificata e determinati segnali elettromagnetici possono essere inviati al cervello dell’individuo, causando ad esempio allucinazioni vocali e visive nel soggetto mirato.
Quando un microchip di 5-micromillimetri (il diametro di un capello è di 50 micromillimetri) viene inserito in un nervo ottico dell'occhio, trae neuroimpulsi dal cervello. Una volta trasferiti e memorizzati in un computer, questi neuroimpulsi possono essere re-inviati al cervello tramite il microchip per essere rivissuti. Usando un RMS, un operatore di computer può inviare messaggi elettromagnetici (codificati in segnali) al sistema nervoso, influenzando il comportamento del bersaglio. Con l'RMS, persone sane possono essere indotte ad avere allucinazioni e a sentire voci nella propria testa
Ogni pensiero, reazione, suono, e osservazione visiva determina un certo potenziale neurologico che possono ora essere decodificati in pensieri, immagini e voci. La stimolazione elettromagnetica può quindi cambiare le onde cerebrali di una persona e influenzano l'attività muscolare, causando dolorosi e reali crampi vissuti come una tortura. 
IMPIANTI AL CERVELLO

I primi impianti celebrali furono effettuati chirurgicamente nel 1974 nello stato dell'Ohio e a Stoccolma. Elettrodi cerebrali furono inseriti nei crani di bambini nel 1946 a insaputa dei loro genitori. Nel 1950 e '60, impianti elettrici furono inseriti nel cervello di animali ed esseri umani, soprattutto negli Stati Uniti, per sperimentare la modificazione del comportamento e il funzionamento del corpo tramite la manipolazione celebrale. Influenzare il funzionamento del cervello, successivamente, divenne un obiettivo importante a scopo militare.


Oggi gli impianti sono abbastanza piccoli da essere inseriti nel collo o alla schiena delle persone, come anche per via endovenosa in differenti parti del corpo durante le operazioni chirurgiche, con o senza il consenso del soggetto. Ormai è quasi impossibile rilevarli o rimuoverli.
PASSATO, PRESENTE E FUTURO

Le prime cavie per gli esperimenti segreti sono stati detenuti, soldati, pazienti psichiatrici, bambini handicappati, persone sordomute, omosessuali, donne single, anziani, scolari e qualsiasi gruppo di persone considerato "marginale" dagli sperimentatori dell'elite, essendo poi diagnosticati dai medici come malati di mente.


Dal 1980, la stimolazione elettronica del cervello (ESB) è stata segretamente usata per controllare persone selezionate senza il loro consenso. Il Washington Post ha riferito, nel maggio 1995, che il principe William di Gran Bretagna è stato impiantato all'età di 12 anni. Quindi, se fosse stato mai rapito, un'onda radio con una specifica frequenza potrebbe essere mirata al suo microchip. Il segnale del chip sarebbe instradato attraverso un satellite a destinazione del computer del quartier generale di polizia, dove i movimenti del principe potrebbero essere monitorati ovunque nel globo.

MICROCHIP: QUANDO IL FUTURO VIENE DAL PASSATO

Principe William di Gran Bretagna

Più di dieci anni fa, semplici tecniche a basso costo hanno migliorato la progettazione e la produzione di nano-microchip. Ciò ha aperto la strada ad una moltitudine di metodologie per la loro fabbricazione ed il loro uso in una vasta gamma di applicazioni, inclusi dispositivi ottici, biologici, ed elettronici.

Una volta chippati gli esseri umani possono essere seguiti ovunque. Le loro funzioni cerebrali possono essere controllate remotamente dai supercomputers e persino alterate mediante il cambiamento delle frequenze


Tecniche di controllo mentale possono essere usate per scopi politici. L'obiettivo potrebbe essere la volonta’ di indurre le persone o gruppi bersaglio ad agire contro le loro convinzioni e interessi. Individui zombificati possono anche essere programmati ad uccidere e non ricordare nulla del loro crimine. Esempi allarmanti di questo fenomeno possono essere trovati negli Stati Uniti
Tutti gli accordi internazionali sui diritti umani proibiscono la manipolazione non consensuale degli esseri umani: tali accordi comprendono tutti gli esseri umani senza distinzioni sociali tra carcerati o popolazioni civili.
Ma il microchip non è la sola ‘’arma’’ a disposizione per il controllo delle masse. Infatti, altri metodi chimici sono stati sviluppati. Esistono infatti farmaci che alterano la mente e diversi gas da odorare che influenzano negativamente la funzione cerebrale e possono essere iniettati nei condotti dell'aria o tubi dell'acqua. Inoltre, batteri e virus sono stati gia testati con questo scopo in diversi paesi.
Il tutto, a dire il vero, è quasi surreale. Sembra una cosa uscita fuori da un fim di fantascienza, ma i nano-microchip (invisibili all'occhio nudo) sono una realtà già utilizzata in un'ampia gamma di applicazioni. La domanda è: quanto tempo ci vorrà perché i governi e le grandi case farmaceutiche decidano di "immergere" questi nano-microchip all'interno dei vaccini per etichettare e sorvegliare la popolazione mondiale?
UN ESERCITO DI RAMBO

MICROCHIP: QUANDO IL FUTURO VIENE DAL PASSATO

Rambo, il supersoldato

Uno dei progetti per creare artificialmente un esercito di supersoldati è stato chiamato  progetto Phoenix, che aveva a che fare con i veterani del Vietnam . Molti soldati infatti hanno subito l’iniezione di un chip che è stato chiamato il Rambo chip. Questo chip potrebbe effettivamente aver provocato un flusso supplementare di adrenalina.


Successivamente, durante la prima Deserto Storm in Iraq, a molti individui impegnati nelle operazioni militari venne iniettato l'intelligence-manned interface (IMI) biotico, dispositivo creato dal Dr. Carl Sanders.
Con questo dispositivo un supercomputer da 20-miliardi-bit/secondo sito presso la US National Security Agency (NSA) poteva "vedere e sentire" quello che sperimentavano i soldati sul campo di battaglia con un sistema di monitoraggio remoto (RMS).
Un perfetto cyber-soldato può quindi essere creato. Questa tecnologia segreta è stata usata dalle forze militari in alcuni paesi della NATO dal 1980 senza che le popolazioni civili e accademiche ne avessero mai sentito parlare.
Inoltre, astronauti americani sono stati impiantati prima che fossero inviati nello spazio, così che i loro pensieri potessero essere seguiti e tutte le loro emozioni possono essere registrate 24 ore al giorno.
ECCO COME CI SI ABITUA A TUTTO QUESTO

Attraverso l'uso di effetti speciali e immagini digitalizzate, molti film di grande successo con Keanu Reeves compresa la trilogia di Matrix e Ultimatum dalla Terra hanno raccontato come dei nanobot potrebbero effettivamente prendere il controllo del loro ospiti organici ed inorganici.

Inoltre nel famoso video gioco della serie Metal Gear Solid, molti personaggi e soldati in generale hanno "nano-macchine" nel loro sangue, che vengono utilizzate per bloccare il dolore, permettere ai membri delle squadre antincendio di condividere le informazioni sensoriali, guarire i danni fisici, nonché manipolare la centrale dei virus per la trama del video gioco.

EFFETTI COLLATERALI
Alcuni prigionieri chippati hanno accusato evidenti lesioni cerebrali, circolazione sanguigna ridotta e la mancanza di ossigeno nel lobo temporale dove gli impianti cerebrali sono di solito operativi. Altre cavie infine sono state soggette ad atrofia celebrale e a intermittenti attacchi di incoscienza causati dalla mancanza di ossigeno.
Cio’ prova il fatto che, per quanto venga ben promosso il prodotto alla popolazione, l’impianto di Microchip non è del tutto innocuo, anzi puo’ provocare diverse complicazioni.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :