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Micronauti in giardino (di Gordon Williams)

Creato il 03 ottobre 2013 da Mcnab75

Micronauti in Giardino

Micronauti in giardino
di Gordon Williams
Edizione Urania, n° 748
Fuori produzione

Sinossi

Il mondo dell’imminente futuro non è per niente un bel posto.
Fame e disoccupazione tormentano il pianeta, costringendo anche le nazioni più democratiche a governare tramite la legge marziale, necessaria per mantenere l’ordine pubblico.
E’ proprio la fame a preoccupare maggiormente, visto che a breve non ci sarà più cibo per sfamare la popolazione. Eppure un esperimento scientifico rivoluzionario risveglia la speranza: se, come pare, è possibile miniaturizzare gli uomini, si potrà farlo con molti di loro, adattandoli a vivere ciò che offre “il piccolo mondo”, quello degli insetti.
A tal proposito viene organizzata una spedizione scientifica, con un solo scopo: valutare le possibilità dello sviluppo di microcolonie nel giardino di casa…

Commento

Di Micronauti in giardino e dei suoi due sequel ne ho già parlato nel dossier dedicato alla fantascienza in piccolo.
Per la precisione questa saga scritta da Gordon Williams conta tre titoli: Micronauti in Giardino, La Colonia dei Micronauti e La Rivolta dei Micronauti. I volumetti furono pubblicati nella collana Urania tra il 1978 e il 1981, e da allora non si ha notizia alcuna riguardo a eventuali ristampe.
Con un po’ di fortuna è possibile trovarli nelle bancarelle dell’usato, soprattutto i primi due, che infatti ho reperito in tal modo. Il terzo pare invece introvabile. Perfino la versione cartacea in lingua inglese costa parecchio.

Questa saga di fantascienza distopica e avventurosa ha più di un pregio, partendo dall’idea, tanto bislacca quanto geniale, di miniaturizzare la popolazione terrestre ridotta alla fame, per farle sfruttare tutto ciò che offre il micromondo degli insetti.
Ovviamente, come è prevedibile, la missione esplorativa spedita sul campo per testare la fattibilità della cosa, si trova a combattere con pericoli che sbucano dietro ogni filo d’erba: formiche guerriero, ragni giganti, vespe assassine etc etc. Perfino dei semplici passerotti diventano pericolosi quanto i mitologici uccelli Roc.

La scelta di una fantascienza che guarda al micro, invece che al macro, è tanto insolita e strana da suscitare sempre curiosità.
I libri di Williams sono quanto di meglio offra il filone, vuoi anche per le sfumature distopiche che l’autore non smette di inserire, di capitolo in capitolo. La scelta di un’eventuale “miniaturizzazione di massa” è infatti descritta come un pericoloso e precipitoso modo per risolvere il problema della fame del mondo. Alcuni dei protagonisti della spedizione dei micronauti non sono affatto d’accordo con tale scelta, tanto che il loro reclutamento risulta forzato.

Micronauti 2

Il secondo volume, La colonia dei Micronauti, è ancora più distopico e visionario, una sorta di Odissea in chiave “mini”, in cui alcuni Micronauti, sfuggiti al controllo del governo, vagano per un cortile, ai loro occhi grande quanto l’Amazzonia, in cerca di un luogo dove fondare una comunità libera e pacifica.
Ma, ancora una volta, alla volontà umana si oppone la Natura, coi suoi ritmi e i suoi meccanismi, che tendono a eliminare elementi alieni e pericolosi, quali possono essere degli esseri umani ridotti a un trentacinquesimo delle loro dimensioni normali.

Concludiamo con una piccola polemica.
Fa strano vedere Asimov, Dick e Simmons ripubblicati per millemila edizioni, anno dopo anno, mentre libri come questi sono (difficilmente) reperibili solo sulle polverose bancarelle dell’usato.
In fondo la saga dei Micronauti risulta ancora oggi fresca, ricca di azione e di suggestioni che potrebbero/dovrebbero piacere a chi ama la fantascienza. E non credo che sia nemmeno difficile acquisirne i diritti di vendita.
Certo, si tratta sempre di una questione di coraggio. L’editore nostrano va sul sicuro. E quindi Asimov, Dick e Simmons. Null’altro. Ultimamente ho perfino trovato l’ennesima ristampa di questi autori, targata Fanucci, con delle t-shirt in omaggio. Che magari sono anche belle, ma a me sembrano solo parte dell’ennesima operazione disperata per vendere qualche libro. Sempre gli stessi.
Non è vero che in Italia mancano i lettori di fantascienza.
Mancano gli editori coraggiosi.

micronauti

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Alex Girola – follow me on Twitter

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