Magazine Diario personale

Middlesex, di Eugenides. Oggi proprio oggi.

Da Lepaginestrappate @paginestrappate
L'incipit

L’incipit

Capita spesso che gli avvenimenti della mia vita e del mondo che mi circonda mi rimandino a libri letti, o solo incrociati, a film visti e magari fino a quel momento dimenticati. Per il modo in cui l’arte spesso anticipa l’attualità, o comunque riesce a raccontarla, spiegarla e spogliarla in maniera più immediata e vivida di una fredda documentazione.

Quando esplose il caso Prism, ricordate?, chiacchierai qui sul blog di Saunders e Orwell.
Quando mi sono trovata il frontiero sloveno che mi trattava in malo modo, ho ricordato più o meno scherzosamente quel film angosciantissimo con Alberto Sordi, Detenuto in attesa di giudizio.
E mille altri.

Ed è recentissima la notizia che la Germania ha riconosciuto “il terzo sesso”, se proprio si vuole usare questa espressione.
“Ma che significa?” mi è stato chiesto da un paio di persone. “E’ la gente che ha sia il pene che la vagina?”
E allora mi pare giusto spiegare brevemente che no, in realtà è l’immaginario collettivo che associa ermafroditismo con una totale convivenza dei due organi sessuali, ma che nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di pseudoermafroditismo, di un’ambiguidità non equilibrata tra l’essere “maschio” e “femmina” dal punto di vista di ormoni e organi sessuali e l’essere geneticamente una cosa ma apparire un’altra. Di come sia stata complessa e controversa, finora, la questione di operare una scelta medica nei primi anni dell’infanzia, stabilendo chirurgicamente a priori di che sesso sarà quella persona, sulla base di ciò che fisicamente appare predominante,

E allora si parla di genetica, di ormoni, di identità di genere, di orientamento sessuale, e non è sempre facile capire. Immaginare. Immedesimarsi.

Più facile e diretto leggere quel romanzo inaspettato e unico che è Middlesex, di Jeffrey Eugenides. La vicenda di Callie, pseudoermafrodita, bambina, adolescente maschio, personaggio bellissimo. A essere franchi, Middlesex è spettacolare nella prima parte e decisamente deludente nella seconda (la cui presenza è pure piuttosto inutile), ma è una lettura imperdibile. Ed è più semplice capire, poi, rispetto al telegiornale o una pagina di wikipedia, perché in Germania han deciso questa piccola grande cosa.

Middlesex
di Jeffrey Eugenides
Oscar Mondadori
602 pagine, 11 euro
tradotto da Katia Bagnoli


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