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Miele di Manuka: proprietà, usi e controindicazioni

Da Patrick9 @SpendoMeno

Il miele di Manuka, oltre ad essere uno dei mieli più buoni del mondo, con un gradevolissimo profumo ed un ottimo sapore, è dotato di eccellenti proprietà antibatteriche, antibiotiche, antimicotiche e antinfiammatorie.
Grazie a queste caratteristiche è un importante rimedio terapeutico naturale contro diverse malattie infettive, ferite ed ustioni.
La pianta da cui si ricava, la Manuka (nome scientifico: Leptospermum scoparium) è un arbusto originario della Nuova Zelanda e dell’Australia, caratterizzato tra l’altro da un’alta velocità di crescita e già conosciuto e apprezzato dalle popolazioni indigene Maori. Diversi studi scientifici mostrano le virtù terapeutiche del prodotto, tra cui quelli della squadra australiana della professoressa Dee Carter dell’Università di Sidney, quelli del professor Thomas Henke dell’Università Tecnica di Dresda, quelli del team di ricercatori della Cardiff University e dello Studio Plos One dell’Università degli Emirati Arabi Uniti.
Tutti riconoscono l’azione su oltre 80 specie di batteri.

I principi attivi principali del miele sono l’enzima glucosio ossidasi e il metilgliossale (MGO). Una volta nell’organismo, il primo composto genera perossido d’idrogeno (cioè acqua ossigenata) ad alto potere germicida. Il metilgliossale è un prodotto intermedio del processo che consente all’organismo di ottenere energia dagli zuccheri (glicolisi) e potente antimicrobico, sia contro i germi comuni che contro i batteri resistenti agli antibiotici, come l’MRSA, una forma di Staphylococcus aureus, e la Pseudomonas aeruginosa. L’azione dell’MGO si manifesta anche quando quella del glucosio ossidasi è inibita, cioè in ferite bendate e nell’intestino tenue e crasso, dove non è presente l’ossigeno necessario. L’efficacia del metilgliossale è anche evidente nello stomaco, dove l’alta acidità contrasta ancora il potere dell’enzima glucosio ossidasi. L’MGO agisce contro molti enterococchi, tra cui l’Helicobacter pylori e l’Escherichia coli.

Gli usi del miele di Manuka

Il miele di Manuka combatte le tipiche malattie da raffreddamento della cattiva stagione, come rinite, influenza, tosse e mal di gola, varie infezioni batteriche dell’apparato digerente e lesioni della pelle. A livello dello stomaco, il prodotto contrasta bruciori, gastriti, reflusso gastroesofageo, dispepsia e ulcera, con azione sia antisettica che antinfiammatoria.

Nel duodeno il miele agisce positivamente contro le ulcere. Nell’intestino crasso è attivo contro la Candida albicans ed altri tipi di funghi parassiti, la colite, la diarrea e la costipazione. L’azione antifungina è utile anche qualora la Candida sia localizzata nella bocca, sulla pelle, nell’esofago, nella gola o nella vagina. Il miele di Manuka svolge un’efficace azione di cura nei confronti delle ferite e delle ustioni anche gravi, favorendo la cicatrizzazione e la formazione di nuovo tessuto epiteliale, oltre a disinfettare in maniera ottimale. Inoltre la glucosio ossidasi e il metilgliossale riducono lo stato infiammatorio.

Sulla ferita il miele crea una sorta di scudo protettivo contro l’attacco di germi dall’esterno, accelerando la guarigione ed evitando infezioni e complicazioni. Il miele è molto utile anche nel caso di patologie infettive a carico della pelle, agendo come prodotto topico mediante l’inibizione della moltiplicazione batterica. Traggono giovamento dal suo utilizzo malattie come l’acne, in cui è coinvolto il Propionibacterium acnes, la psoriasi, le dermatiti e gli eczemi.

Sempre per uso dermatologico, sono ottenuti da questo eccellente miele altri prodotti come creme e saponi.

Quale comprare

In commercio è possibile trovare il miele di Manuka in differenti concentrazioni di principi attivi per chilo di prodotto. Per un’efficace azione di prevenzione nei confronti di varie patologie infettive ed infiammatorie è consigliato il miele con 100 mg di metilgliossale, nella dose di un cucchiaino 30 minuti prima dei pasti principali. In caso invece di disturbi è indicato l’uso di prodotti con concentrazione di MGO più alta, come 250 mg/kg, consigliati per la cura di dispepsia, reflusso gastrico, brufoli e altri problemi non troppo seri. Il miele con contenuto di sostanze attive tra 400 e 550 mg/kg è adatto per infezioni delle vie aeree, ulcera gastrica o duodenale, patologie infettive dell’apparato digerente e psoriasi.

Controindicazioni del miele di Manuka

L’assunzione del prodotto è normalmente sicura per la maggior parte degli individui e priva di effetti collaterali. Ci sono però dei casi in cui esso è controindicato, come i soggetti sui quali qualunque miele può scatenare reazioni allergiche anche gravi. Se si sta seguendo una terapia farmacologica è sempre bene chiedere consiglio al proprio medico curante prima di assumere alte dosi del prodotto. I pazienti diabetici devono stare molto attenti all’uso di questo miele sia per il contenuto di zuccheri che per quello di MGO perché hanno livelli già assai alti di questa sostanza nel sangue ed assumerne dell’altra dall’esterno potrebbe peggiorare le loro condizioni di salute. Ciò è vero soprattutto per chi soffre di neuropatia e retinopatia diabetica. In queste persone il metilgliossale non può degradarsi a causa della loro incapacità di assorbire il glucosio nelle cellule.

Inoltre l’eccesso di metilgliossale ritarda la guarigione delle ulcere diabetiche. I soggetti affetti da immunodepressione devono evitare l’uso del prodotto mentre quelli in chemioterapia devono considerare che i principi attivi del miele possono interagire con i farmaci che stanno assumendo, per il suo alto contenuto di sostanze antiossidanti. Il miele di Manuka deve essere consumato con molta cautela anche dalle donne in gravidanza e dai bambini.

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