Magazine Economia

Miglior seduta dal 2011 Salgono praticamente tutti i tito...

Da Pukos
Miglior seduta dal 2011 Salgono praticamente tutti i tito...

Miglior seduta dal 2011

Salgono praticamente tutti i titoli, sul Nasdaq in particolare vanno segnalati i rialzi di Netflix, Google, Nvidia, Amazon ed Apple.  

E proprio quando tutto sembrava perso … ecco che Wall Street estrae dal proprio cilindro il coniglio … e che coniglio! Sembrava quasi un canguro, per i balzi che facevano tutti, ma proprio tutti i titoli

Alla fine gli indici americani hanno messo a segno un guadagno di quattro punti percentuali recuperando all’incirca un terzo di quanto perso nelle ultime sei terribili sedute.

L’improvviso cambiamento di rotta non sembra avere un’unica motivazione, ha senza dubbio aiutato la notizia dell’ennesima iniezione di liquidità nel sistema (140 miliardi di yuan) da parte delle autorità monetarie cinesi, così come la notizia di una importante acquisizione in un settore strategico come quello petrolifero.

Più ancora, però, deve aver influito la dichiarazione del Governatore della Fed di New York che ha praticamente escluso un aumento dei tassi a settembre.

Difficile pensare che abbia potuto aiutare l’unico dato macro reso noto in giornata, gli ordini di beni durevoli che a luglio, contrariamente alle attese (-0,6%) sono invece balzati del 2%, esclusivamente per merito del settore dei trasporti.

Comunque sia, è rimasto misterioso il calo registrato ieri e non del tutto chiara l’impennata odierna, perlomeno nelle proporzioni, la volatilità a me non piace, ma c’è chi dice che sia inevitabile. Naturalmente non è vero, o meglio, finché le Banche Centrali interverranno in maniera così brusca sul mercato (naturalmente indipendentemente dagli scopi che le muovono), la volatilità non verrà mai a meno, ma questo è un argomento che ci porterebbe molto lontano e non è certamente questo il luogo nel quale deve essere affrontato.

Terzo giorno consecutivo di storno per le quotazioni dell’oro, e forte apprezzamento del dollaro che guadagna due figure nei confronti dell’euro passando da 1,15 a 1,13.

Le buone performances dei titoli petroliferi non sono dipese dal prezzo del barile, diminuito anche oggi, piuttosto debbono essere messe in relazione con l’acquisizione di Cameron Int. da parte di Schlumberger, il pagamento, parte in contanti e parte in azioni, si attesta sui 14,8 miliardi di dollari compresi i debiti, il premio per gli azionisti di Cameron è stato del 56% rispetto alla quotazione del titolo alla vigilia.

Dow Jones (+3,95%) svetta Merck (+6,35%), ma sono da rimarcare anche i guadagni di Apple (+5,74%), Visa (+5,55%), Microsoft (+5,53%) ed Intel (+5,53%)

Nessun titolo ha fatto segnare un calo.

S&P500 (+3,90%)  volano Monsanto (+8,57%), Google (+8,00%) ed Amazon (+7,38%)

Soltanto Schlumberger (-3,35%), per i noti motivi, al fixing ha fatto segnare un ribasso.

Nasdaq (+4,24%) non si ferma Netflix (+8,48%), ma vanno segnalati anche i rialzi di Nvidia (+7,54%) e Vertex Pharma (+7,38%)

Due soli i ribassi, quelli di Liberty Global (-2,67%) e Wynn Resorts (-1,88%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog