Silvio Berlusconi ha parlato stamattina del futuro di Seedorf, ma il commento è stato molto evasivo: ha detto semplicemente che si deciderà a fine stagione. Secondo fonti vicine al presidente rossonero, però, l’addio è quasi inevitabile: Berlusconi non apprezza né il modulo né le scelte tecniche dell’allenatore olandese, che ha sempre visto come una soluzione temporanea.
Spazio quindi alle ipotesi per la successione sulla panchina del Milan. Una soluzione comoda e poco dispendiosa sarebbe quella che porta a Filippo Inzaghi, che attualmente allena la primavera rossonera e sarebbe molto gradito a Galliani. Certo, resterebbe il problema dell’esperienza, che anche Superpippo non ha ancora.
Ecco perché si stanno vagliando almeno altri tre nomi prestigiosi: i papabili sarebbero Luciano Spalletti, Roberto Donadoni e Vincenzo Montella. Spalletti è al momento libero, dopo l’esonero dallo Zenit, e potrebbe garantire una grande esperienza anche internazionale. Il problema è legato all’ingaggio, perché il Milan non può permettersi di pagargli uno stipendio nemmeno vicino a quello che percepiva in Russia.
C’è poi la possibilità di affidare la squadra a Donadoni, che conosce benissimo l’ambiente e ha fatto una discreta gavetta, mettendosi in luce soprattutto nell’ultima esperienza a Parma. Ghirardi non farebbe problemi a lasciarlo andare, e la soluzione sarebbe gradita anche ai tifosi rossoneri. Sembra dunque la via più facile.
Ma stanno aumentando le possibilità anche per Montella. Il tecnico campano ha fatto recentemente capire che la sua permanenza alla Fiorentina è legata alla campagna acquisti, perché vuole allenare una squadra competitiva. L’opportunità di arrivare in un club prestigioso, per quanto attualmente in difficoltà economiche, potrebbe costituire un’attrattiva per il giovane allenatore.
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