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Milano, arrivo: ho un lavoro, non ho una casa

Creato il 14 luglio 2011 da Claudialepo
Comincia la mia avventura stabile a Milano. Ho 23 anni e la stabilità mi spaventa, ma sono determinata a prendere il meglio da questa città, quindi intendo viverci senza considerarla una tappa provvisoria. Le prime impressioni sono molto positive. Arrivo di domenica e cammino fino al mio hotel carica di bagagli quanto basta da trovare la passeggiata estenuante, ma non resisto. Voglio esplorare la città e non me la sento di infilarmi subito nella sotterranea dimensione annulla-tempo-di-percorrenza della metropolitana, l'aereo di terra. Voglio vivere il percorso, chiedere indicazioni, scoprire, vedere il tramonto tra i palazzoni di cemento. L'esperimento funziona. Nonostante la gran fatica, arrivo contenta. Cominciò così anche la mia esperienza di vita a Budapest, nel 2008, con una combinazione tremenda di troppi bagagli, una strada non breve come sembrava dalla mappa e troppi gradi sul termometro. E anche allora, fu amore. Stasera mi disseto della stessa sensazione (e di qualche litro di naturale).Sono pronta a cominciare!

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