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MILANO: RI-TRATTI | Peppe Di Giuli | Interpretazioni Scultoree delle Grandi Firme | I° Atto: I Futuristi

Creato il 26 giugno 2015 da Amedit Magazine @Amedit_Sicilia

MILANO

Galleria Carte Scoperte

02.07.2015

RI-TRATTI

Peppe Di Giuli

Interpretazioni Scultoree delle Grandi Firme

I° Atto: I Futuristi

Immagine artista

La Galleria Carte Scoperte, situata via Pietro Maroncelli 14, inaugura il 2 luglio 2015, dalle ore 18,00 alle ore 21,30, una mostra dedicata all’ultima produzione di Peppe Di Giuli, artista Umbro e Milanese d’adozione, vincitore di due Compassi d’Oro. La Mostra durerà sino al 16/07/2015 e saranno esposte le firme di alcuni grandi Futuristi: Peppe Di Giuli propone un nuovo modo di penetrare nelle fisionomie operative dei grandi Artisti: un’interpretazione personale delle firme degli stessi. Opere uniche in legno laccato che oltre a riprendere fedelmente il segno degli Artisti hanno l’interpretazione personale di Di Giuli che rende le firme vere e proprie sculture: plastiche, sinuose, sensuali. La scelta, di dedicare ai grandi del Futurismo una mostra, dell’artista prima e del gallerista poi, è stata dettata dalla stessa spinta emozionale che è quella di rendere omaggio ma soprattutto giustizia ad un movimento, per noi il più importante del novecento, che per mere ragioni politiche è stato fino a una decina di anni orsono, osteggiato e lasciato cadere nel dimenticatoio da una critica cieca e troppo politicizzata.

In Mostra, oltre ai ritratti scultorei di Balla, Boccioni, Carrà, Depero, Marinetti e Munari, sofisticate e preziose carte con carte originali dei grandi artisti che Peppe Di Giuli ha rappresentato.

La mostra avrà seguito, il prossimo novembre 2015, col secondo atto dedicato agli artisti della seconda metà del ‘900.

La mostra è curata da Andrea e Gianni Zardin con Luciano Tellaroli.


Galleria Carte Scoperte

Carte Scoperte nasce sulle ceneri delle gallerie precedentemente aperte daGianni Zardin, a Milano e a Miami. Un nuovo spazio dedicato alle opere su carta del ‘900 italiano. La carta come genesi dell’idea dell’artista: il guizzo della genialità, l’idea primordiale e non inquinata da altre tecniche; il parto creativo e il tratto inconfondibile sono ciò che hanno ispirato i soci di CS a decidere di concentrarsi sulle opere su carta.
Leopere su cartasono l’esempio più raffinato del lavoro di un’artista, inoltre, le carte offrono la possibilità d’avvicinarsi ad artisti top a dei prezzi notevolmente inferiori alle opere su tela.
Nel nuovo spazio di
via Maroncelli, 14 a Milano (ex galleria Grazia Neri), s’alterneranno mostre collettive e personali, dedicate sia ai grandi maestri dell’arte moderna e contemporanea che ad artisti emergenti o a quelli dimenticati o sottovalutati dal mercato.


Peppe di Giuli, Bruno Munari, 2012, legno laccato, 11x80x56 cm
Peppe di Giuli, Bruno Munari, 2012, legno laccato, 18,5x76x14 cm
Peppe di Giuli, Carlo Carrà, 2009, legno laccato, 26x120x60 cm
Peppe di Giuli, Fortunato Depero, 2011, legno laccato, 39x93x14 cm

Peppe di Giuli, Giacomo Balla (trittico), 2010, legno laccato, 24x43x27 cm (cad.)
Peppe di Giuli, Giacomo Balla, 2010, legno laccato, 30x60x21 cm
Peppe di Giuli, Tommaso Marinetti (trittico), 2010, legno laccato, 40x45x15 cm
Peppe di Giuli, Umberto Boccioni, 2009, legno laccato, 47x230x21 cm

Peppe Di Giuli non è un personaggio facile. Non è neanche personaggio: è artista totale sposato all’arte. Come tutti i veri Artisti ha una profonda cultura dovuta alla sua curiosità; peculiarità indispensabile nell’uomo vivo, dinamico e intelligente, figuriamoci per un’artista. La ricerca del nuovo senza la conoscenza del passato diventa un’avventura fallimentare che produce solo aborti creativi che scimmiottano il passato senza mai averlo penetrato e compreso.

La sua ricerca lo ha portato a esplorare e a conoscere profondamente il movimento più importante del XX° secolo; il Futurismo. Decidendo d’omaggiare alcuni tra i più grandi Artisti del secolo scorso, Peppe Di Giuli non ha scelto una via facile, una strada che grazie alla sua genialità sarebbe potuta essere dritta e veloce se avesse puntato su un’arte facile e commerciale adeguandosi alla moda corrente. No. Peppe ha scelto di confrontarsi con se stesso e con i più grandi del passato. Quegli Artisti, i Futuristi, che hanno aperto il mondo dell’arte a visioni mai pensate fino ad allora, Artisti per decenni bistrattati da una critica scellerata, incompetente e settaria che per mera posizione politica ha relegato, purtroppo a livello mondiale, dei geni che tutto il mondo c’invidia. Peppe Di Giuli anche in questo è diverso: se ne fotte e non molla e va avanti per la sua strada che a un certo punto incontra la nostra e nasce il progetto di presentare le sue opere nella nostra galleria e di approfittarne per aprire lo spazio a dibattiti sul Futurismo e sul collegamento dello stesso e l’arte di Di Giuli.

L’amicizia in comune tra noi tre e Franco Del Signore fa sì che il progetto si trasformi in realtà e così, siamo felici di poter ospitare nel nostro spazio una mostra finalmente moderna, lontana da tutto ciò che offre il mercato odierno e di un’artista che ha tanto tanto da dire.

Gianni e Andrea Zardin

Comunicazione a cura di M4A – MADE4ART | Comunicazione e servizi per l’arte e la cultura | http://www.made4art.it | [email protected]


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