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Milena Gabanelli rinuncia alla corsa per il Quirinale: "Continuo a fare la giornalista"

Creato il 17 aprile 2013 da Paopasc @questdecisione
Come molti auspicavano, Milena Gabanelli ha rinunciato alla prestigiosa corsa per il Quirinale, non per timore o per disinteresse ma perchè ritiene di non avere le competenze necessarie. In una lettera pubblicata sul Corriere afferma di aver avuto ben chiara la situazione sin dal giorno della vittoria delle quirinarie ma di essersi presa un giorno di riflessione per rispetto verso tutti coloro che l'hanno designata.  Il ritenersi non all'altezza le fa ancora più onore ma penso che questa questione delle gran competenze necessarie per esercitare un ruolo politico, fosse pure quello del Presidente della Repubblica, sia leggermente sopravvalutata. Viviamo un periodo in cui la politica se la sono accalappiata i professionisti e non la mollano facilmente, tanto più che increduli e svogliati cittadini finiscono per confermare questa credenza avvalorando l'ipotesi che sia una cosa per specialisti. Lo si è visto con le recenti elezioni: i piccoli partiti sono stati praticamente cancellati mentre il M5S, che puntava molto su quel perdurante sentimento di antipolitica che aleggia ancora sul paese, è vissuto molto di voto di protesta più che di legittima intenzione di formare un partito, o movimento che dir si voglia, nuovo. In questo modo la politica è ostaggio dei soliti partiti: gli elettori, oltre a non conoscere la parola alternanza al momento del voto -almeno oltre quell'alternanza asfittica tra destra e sinistra- si sentono intimiditi rispetto alle presunte competenze e finiscono con il preferire l'attuale disastro piuttosto che sperare in un cambiamento rischiando con qualche volto nuovo. Questa sudditanza a la Rozzi ne  è una plateale testimonianza. Così conclude la sua lettera Gabanelli:
Io sono una giornalista, e solo attraverso il mio lavoro – che amo profondamente – provo a cambiare le cose, ad agire in prima persona, appunto.

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