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Mille e una Istanbul: La messa di Natale a Istanbul

Creato il 20 dicembre 2012 da Istanbulavrupa

Mille e una Istanbul: La messa di Natale a IstanbulA Istanbul la presenza e le tradizioni cristiane ancora resistono. Dopotutto, la conquista ottomana del 1453 non segnò la fine del cristianesimo: alcune chiese vennero trasformate in moschee (l'esempio più noto, Ayia Sophia) e altre distrutte, ma la popolazione rimase sempre mista, ben bilanciata tra musulmani, cattolici, greco-ortodossi, armeni, ebrei. E' stato solo con il passaggio dall'impero alla repubblica, nella fase convulsa tra il 1915 e il 1923, che le minoranze non musulmane - allora complessivamente in maggioranza - hanno subito espropri e violenze; ed è solo con gli anni '50 e '60 che la città si è svuotata in modo massiccio della sua popolazione variamente cristiana.

Le chiese sono però rimaste numerose, a testimoniare un passato non lontano e felice: nel segno del cosmopolitismo, del rispetto reciproco, della polifonia; alcune funzionano regolarmente, altre vengono aperte solo per i giorni di festa. In compenso, nei quartieri più alla moda e commerciali spuntano ovunque abeti copiosamente decorati, luci colorate a intermittenza e qualche Babbo Natale: la scadenza festeggiata è però il Capodanno, si scimmiotta più che altro il consumismo american-occidentale (ne parla Pamuk nel suo Museo dell'innocenza, il romanzo). Poi mentre scrivo sta nevicando: quindi già da oggi l'atmosfera è pienamente natalizia!

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(per scoprire luoghi e orari delle messe, cliccate qui)

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