Magazine Cultura
Non tutte le storie hanno bisogno di pagine e pagine per essere raccontate. Ci sono storie che riescono ad avere vita anche con poche parole. Nasce così questo spazio, dove si parlerà unicamente di racconti brevi, e io mi adeguerò alla loro brevità e scriverò solo "Mini-recensioni per mini-Storie". Basta poco per creare! Se avete un racconto, mi raccomando, non esitate a contattarmi!
MINI-RECENSIONE DI "UN MARCHIO SUL CUORE" DI BONNY MOODY
Se volete leggere il racconto cliccate qui!
Quando si parla di romanticismo io sono la prima che corre a leggere tutto ciò che lo riguarda e che appartiene a questo bellissimo genere. Amo le storie d’amore, soprattutto quelle in cui i protagonisti devono affrontare problemi adulti e complessi e la strada per la felicità non è di certo facile da percorrere. “Un marchio sul cuore” di Bonny Moody è un racconto breve che trasporta il lettore in una realtà sicuramente moderna e difficile e che riesce a catturare l’attenzione grazie ad un romanticismo intenso e fortemente viscerale. Mi è piaciuto molto e mi ha regalato qualche minuto ricco di emozioni passionali. All’interno di questa storia c’è una varietà di sentimenti, concentrati in poche righe, che afferra il cuore e lo trattiene in una morsa di dolore e amore, attesa e speranza, curiosità e comprensione. Attraverso le parole di Bonny, il racconto si appropria della rabbia repressa di due giovani ragazzi e della sofferenza che si portano dietro da tanto tempo e che, solamente curandosi a vicenda, potranno superare. Lara è una giovane studentessa universitaria che vive a Roma e, per colpa di una scommessa, deve farsi un tatuaggio. Per non passare da fifona accetta di sottoporsi a questo trattamento indelebile e si reca in un negozio specializzato per scegliere l’immagine che le verrà marchiata sulla pelle per tutta la vita. La sua indecisione e i suoi ripensamenti, però, irritano Nicolò, il tatuatore, la cui attenzione si sofferma insistentemente su quella ragazza bionda e testarda. Dopo un primo impatto non proprio positivo, tuttavia, i due riescono a parlare seriamente e ad avvicinarsi. Per la prima volta nella sua vita, Lara racconta a qualcuno tutti i problemi del suo passato e le difficoltà vissute a causa dei genitori libertini e poco presenti. Così, Nicolò entra a far parte della sua vita e la trascina in un sentimento che cresce pian piano e si fa sempre più forte. Ma, mentre Lara è sicura di quello che prova e tenta di esternarlo, Nicolò non accenna mai a quello che sta nascendo tra loro e si chiude in sé stesso. Il ragazzo, infatti, nasconde un difficile e tragico passato amoroso… Il racconto di Bonny è conciso e scorrevole, molto intenso. Rientra nel filone del new adult e si è rivelata una lettura molto piacevole ed emozionante. Soprattutto le ultime pagine sono passionali e attraversate da una sfumatura drammatica che mi ha fatto battere forte il cuore. Quello che mi ha colpito di più è la violenza dei sentimenti che vengono descritti in così poche pagine. La tensione tra i due protagonisti è palpabile e fa nascere il desiderio di scoprire di più sul loro passato e sull’evoluzione del loro rapporto. Lara è caratterizzata ottimamente e si capisce subito la sua personalità, forte e fragile al tempo stesso; mentre leggevo era impossibile non percepire la sua presenza nella narrazione…è un personaggio che occupa tutto lo spazio che le è concesso, non si eclissa, non lascia che gli eventi si approprino del suo posto, ma agisce per ottenere risposte, è lei il perno attorno a cui ruota l’intreccio. Nicolò è un protagonista maschile enigmatico e dolce, anche se a prima vista rude, ed è una spalla perfetta e romantica al punto giusto. Questa è una storia dove sono i sentimenti giovanili ed estremi a farla da padrone, non ci sono vie di mezzo per amare, ma solamente il totale abbandono a qualcosa di forte e impossibile da ignorare. È il racconto di due persone che si trovano e si avvinghiano l’una all’altra per placare la sofferenza che le attanaglia, perché sono consapevoli che possono guarire le proprie ferite soltanto dando voce e consistenza a quel sentimento che le possiede senza scampo, a quel fuoco che può essere placato soltanto bruciando. Insomma, il marchio sul cuore del titolo, che è la prova del dolore vissuto dai due ragazzi, può mutare grazie alla purezza dei sentimenti e diventare una cicatrice indelebile, sì, ma da conservare con cura, perché non rappresenta altro che un pegno d’amore e, contemporaneamente, una promessa di felicità su cui costruire un futuro insieme.
Monia Iori
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