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Minions vs Inside Out: qual è stato il film migliore dell'estate?

Creato il 23 settembre 2015 da Sommobuta @sommobuta
Minions vs Inside Out: qual è stato il film migliore dell'estate?Nell’ultimo mesetto sono uscite (da voi in Italia – qui in UK le abbiamo digerite un bel po’ di tempo prima) un paio di film d’animazione che, per motivi diametralmente opposti, hanno scatenato flame a ripetizione, soprattutto sui social network.
I titoli li avete sicuramente in mente: Minions e Inside Out.
Col primo che, contro ogni pronostico e previsione(?)* ha sbancato i botteghini incassando più della pellicola Pixar.
E provocando le ire di Rabbia nella testa di molti.
Probabilmente anche tra alcuni di voi.
Vero?
Ma poi è tanto brutto ‘sto Minions?
La verità è: assolutamente no. A sentire le opinioni dei Mereghetti del web, la grossa pecca del film dei Minions è che “non ha una trama”, “è un film stupido”, “è troppo scemo”, “è idiota”.
Ora: si presuppone che quando una persona va al cinema, ha (bene o male) un’idea (più o meno) limpida del film che andrà a vedere. I trailer servono proprio a questo.
E tenendo conto che il primo Cattivissimo Me era una pellicola godibile con ottime gag (scemotte) proprio grazie ai Minions, e che il secondo Cattivissimo Me era inframmezzato da un numero imprecisato di momenti divertenti (anche gratuiti) degli ometti gialli, poteva mai essere il film a loro dedicato (che, tra le altre cose, veniva già annunciato proprio al termine di Cattivissimo Me 2) un capolavoro diretto da Kubrick, con le profondità tematiche tipiche di una pellicola di Pasolini?

Ad ogni modo, Minions è un film estremamente godibile, coi mostriciattoli gialli padroni incontrastati della scena. Quello che muove il film è un pretesto banalissimo: creature antichissime e primordiali che hanno avuto da sempre la propensione a servire un padrone “malvagio”, dopo anni di inattività i Minions sono sull’orlo dell’estinzione. Tocca pertanto andare alla ricerca di un nuovo “Grande Capo”, per evitare che la genia muoia di tedio e di noia. Kevin, Stuart e Bob, i tre minion “famosi”, partono così all’avventura, combinando una serie di pasticci esilaranti.
Diciamocelo: è una pellicola “scemotta”, come scemotti sono i Minion. E non poteva essere altrimenti. E nel suo essere basilarmente “scemo”, il film è davvero divertente, con dei momenti che fanno sganasciare dalle risate. Inoltre è la chiusura “perfetta” del cerchio, dato che, in quanto “prequel” dei due Cattivissimo Me, capiamo il come e il perché i Minion siano i fedeli servitori del “malefico” Gru.

Di ben altra caratura – naturalmente – il nuovo film Pixar. Inside Out probabilmente non è né il miglior film della casa di produzione californiana, né quello più originale. Perché diciamoci la verità, un Barillè a caso con il celeberrimo “Esplorando il corpo umano”, più o meno aveva avuto la stessa intuizione trent’anni fa.
Per non parlare di Fabio De Luigi, con la sua imitazione di Pasquale del Grande Fratello e del suo “Omino del Cervello”, che gli diceva cosa fare e quali emozioni provare.

Tuttavia il film, in maniera strepitosa e semplicemente disarmante, mette in scena una delle fasi di passaggio più delicate di un essere umano, mostrando quello che capita nella mente (e nello spirito, e nel cervello) di un bambino quando sta per diventare un adolescente. Le emozioni, che per un bambino sono semplici, basilari, “catalogabili”, diventano complesse e sfumate. Un ricordo gioioso, un tempo catalogabile sotto l’aspetto dei momenti felici, può essere velato di nostalgia, e quindi diventare anche un ricordo triste.
Anche le relazioni si fanno più complicate e molteplici, e le “isole” che sottintendono alla sfera della famiglia, del divertimento, dell’amicizia e dello sport devono letteralmente essere distrutte, prima di lasciare il passo a quelle nuove determinate dagli impulsi pre-adolescenziali (cosa sarebbe una ragazzina di dodici anni senza l’isola del fashon, d’altra parte?).
Minions vs Inside Out: qual è stato il film migliore dell'estate?
Meravigliosa la mente di bambino è, diceva il maestro Yoda. E la mente di Riley, la protagonista, è un mondo meraviglioso, un universo sconfinato, dove le emozioni controllano il suo agire quotidiano, e hanno il compito di stoccare i ricordi a loro associati nella “libreria” del cervello. Una libreria sconfinata, dove scopriamo perché di tanto in tanto ci vengono in mente cose assurde come jingle pubblicitari di 60 anni fa, o come mai dimentichiamo nozioni matematiche di dubbia utilità.
E comunque non perdonerò mai a Pete Docter la scelta operata su Bing Bong, “l’amico immaginario” di Riley. Io, il mio amico immaginario, il fantasma Robertone, me lo ricordo benissimo anche adesso.
Ad ogni modo, Inside Out è, come sempre, una grandissima pellicola made in Pixar**. Per quanto mi riguarda non raggiunge le vette di Wall-E, Monster&Co. e Gli Incredibili, ma ad avercene film d’animazione di questa caratura.
Menzione d'onore per il corto "Lava". Quella maledettissima canzone, che gioca (in originale) sul binomio "Love/Lava" non se ne va più via...E se la ascolto, come in sala, Deborah inizia a piangere come una fontana. XD

Voi li avete visti, questi due filmetti?
Che ne pensate?
Ma soprattutto: perchè la protagonista di Inside Out ha "gli omini del cervello" sia maschi che femmine, mentre il resto dell'universo-mondo ha le emozioni dello stesso sesso (o tutti maschi, o tutte femmine)?
Si accettano teorie.
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*Ma davvero pensavate che un film intelligente avrebbe potuto sovrastare degli amorevoli mostriciattoli scemotti? E dai, su!
**Che poi la “leggenda” vuole che il film sia venuto in mente a Pete Docter assistendo a un momento di “crisi” della figlia. Non sapendo cosa le stesse accadendo, ha iniziato a immaginare cosa stesse succedendo nella sua testa…

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