Magazine Disegni

miracolo

Da Legolas
Tornano le proteste studentesche contro i tagli della Finanziaria che, per Scuola e Università, hanno preso l’altisonante nome di “Riforma Gelmini”. Come se una famiglia media italiana monoreddito (fisso) chiamasse “Riforma dell’Alimentazione Domestica” la necessità di dover fare la spesa al discount, sperando che facciano credito.
Comunque, tanto per dire qualcosa che nessuno dice, eccovi l’elenco dei ministri della Pubblica Istruzione che si sono succeduti in Italia da quando ho iniziato la prima elementare a oggi:
Luigi Gui (DC), Giovanni Battista Scaglia (DC), Fiorentino Sullo (DC) , Mario Ferrari Aggradi (DC), Riccardo Misasi (DC), Oscar Luigi Scalfaro (DC), Franco Maria Malfatti (DC), Mario Pedini (DC), Giovanni Spadolini (PRI), Salvatore Valitutti (PLI), Adolfo Sarti (DC), Guido Bodrato (DC), Franca Falcucci (DC), Giovanni Galloni (DC), Sergio Mattarella (DC) , Gerardo Bianco (DC), Riccardo Misasi (DC), Rosa Russo Iervolino (DC), Francesco D'Onofrio (CCD), Giancarlo Lombardi (indipendente), Luigi Berlinguer (DS), Tullio De Mauro (tecnico), Letizia Moratti (FI), Giuseppe Fioroni (PD) , Fabio Mussi (SD), Mariastella Gelmini (PdL-FI).
In tutto sono 26 e tra loro vi sono molti ripetenti (nel senso che hanno fatto il ministro dell’istruzione più volte). I governi che li hanno ospitati, dal 1963 a oggi, sono stati 44 (Andreotti è il più ripetente di tutti: 7 volte a Palazzo Chigi).
Tra loro vi segnalo Misasi (detto MisAsino dagli studenti che protestavano contro la sua riforma); Malfatti (quello che dei Decreti detti Mal Fatti dagli studenti che protestavano contro di lui ) e Mattarella. Si. Proprio quello del Mattarellum elettorale !! Altre notizie cercatevele su Wikipedia. Troverete, tra l’altro, un ministro, il cui nome figura nella lista degli appartenenti alla P2, insignito di medaglia d’oro ai benemeriti della cultura e dell’arte. Insomma, a parte una scuola decente, non ci siamo fatti mancare veramente nulla. miracolo26 novembre 2010

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :