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Mirko Santangelo

Creato il 20 settembre 2010 da Sushit

Era da qualche articolo che parlavamo solo di fotografi, ora lasciamo spazio anche a qualche altra figura del mondo della creatività.

Mirko Santangelo è un giovane graphic designer, un “curioso” inguaribile, che spreme sino all’osso gli strumenti del suo lavoro.
Una persona che in ogni mail che mi ha scritto lasciava trasparire la sua passione, passione per la tecnica e per la creatività.. due parti fondamentali ma difficilmente si trovano in sinergia in una singola persona.

Attualmente sta per conseguire la Laurea in Graphic Design presso l’ABA di Catania, mentre in parallelo studia anche per ottenere la certificazione ACE per Adobe Photoshop, Illustrator e InDesign.

Anche se non è un fotografo, è appassionato di fotografia (strano eh..) in bianco e nero, ecco cosa ne scrive:

“Trovo che questo tipo di fotografia riesca a svelare il senso più profondo di persone e cose, sottolineandone tramite la luce, i dettagli e le numerose sfumature, vi cito una frase che rappresenta un po quello che penso, da parte di Carol Devillers : “Black and white photography is like chiseling a diamond – discard the inessential to reveal the substance.””

Vi consiglio di guardare anche il suo sito internet: http://www.mirkosantangelo.com/

Ma vediamo di conoscere meglio Mirko!

Studi Graphic Design, spiegaci cosa vogliono dire queste 2 parole nel 2010 in poche righe.

Il termine Graphic Design nel 2010 implica un vasto numero di riscontri pratici. Infatti grazie all’ingente quantità di sviluppi che questa disciplina ha avuto, ed i relativi ambienti di applicazione, la quantità di sbocchi professionali è talmente varia, che l’unica parola che al momento potrebbe descrivere la figura del Graphic Designer, è quello di progettista visuale. Disciplina, quindi, orientata alla comunicazione visiva di messaggi, prodotti ed identità aziendali. Dalla carta stampata, fino al web ed il digital publishing.

Mirko Santangelo

In Italia si cercano sempre più figure professionali multidisciplinari, al contrario dell’America dove cercano professionisti specializzati. Come vedi questa cosa per il futuro?

Non ho mai visto positivamente la formazione multidisciplinare. Soprattutto perché associo a questo termine, l’incompleto bagaglio di conoscenze che la figura professionale con questo tipo di formazione si porta dietro. Per fare un esempio, pensiamo dunque, ad un copywriter, che si improvvisa pure, fotografo, web developer, e sviluppatore di applicazioni in flash. Il risultato ve lo lascio immaginare. In America questa cosa l’hanno capita già da tempo, e non a caso, essi rappresentano il paese più florido per questo tipo di settore. Per quanto mi riguarda quindi, affronterò un percorso formativo completo in ambito della progettazione grafica, lasciando spazio alla futura collaborazione, nel mio lavoro, con altre figure specializzate in settori differenti. Questa è l’unica soluzione per creare qualcosa di veramente valido, a mio parere.

Ti stai per laureare, come vedi il tuo futuro lavorativo.

Sinceramente non so cosa aspettarmi dal prossimo futuro, valuterò le mie scelte in base alle opportunità che si presenteranno. Non vi nascondo, che una delle cose a cui vorrei, palesemente rinunciare, è la classica “fuga di cervelli” all’estero. Specie qui in Italia, dove questo settore è in continua espansione, spetta a noi, giovani leve del design made in Italy, riuscire a ristabilire quel primato, che tuttora detiene l’America in quanto a prestigio. Ne abbiamo la possibilità, per cui non vedo perché non debbano fornirci i dovuti mezzi. Altra questione importante inoltre, è la sensibilizzazione, a cui la nostra società, specie qui al sud, debba essere sottoposta. Esiste infatti un inconsapevolezza generica di ciò che sia la professione del Graphic Designer e di quanto egli possa determinare il successo delle attività di comunicazione commerciale e non, dei fruitori dei suoi servizi.

Mirko Santangelo

Domanda Nerds, cosa usi per i tuoi lavori, e quale tutorial ti ha maggiormente ispirato? (vogliamo i link!!)

Ovviamente, considerando l’aspetto tecnico, come non servirsi degli ottimi software che Adobe ci mette a disposizione, nel mio caso, cito gli ormai conosciutissimi, Photoshop, Illustrator ed InDesign, il must per la progettazione grafica. Per il resto ovviamente conta molto, la creatività personale, abbinata ad uno studio ed approfondimento delle varie tecniche e modelli progettuali. Generalmente, il web è pieno di tutorial spazzatura, agghindati da composizioni grafiche accattivanti, o eye candy, come dicono gli americani, privi di una solida utilità pratica. Per accrescere davvero le proprie conoscenze è bene studiare a fondo le possibilità di manipolazione avanzata delle immagini che Photoshop ci offre, tramite la gestione dei canali, il metodo colore LAB, le curve e quant’altro. Dedicando più tempo all’assimilazione dei vari strumenti è possibile, riuscire a realizzare praticamente qualsiasi cosa la nostra immaginazione crei, e questo è l’aspetto che più di tutti mi affascina. Più che tutorial quindi vi suggerisco un ottimo libro, scritto dal maestro Scott Kelby, presidente del National Association of Photoshop Professionals (NAPP), ovvero Photoshop CS4 – Down Dirty Tricks.

Certificazione ACE, spiegaci perchè secondo te conviene.

Diciamo che la certificazione ACE di Adobe rappresenta uno dei miei prossimi traguardi, in quanto, voglio come detto prima, specializzarmi a 360° nella progettazione grafica.
Inoltre rappresenta anche un effettiva prova che metterà in discussione le mie capacità nell’utilizzo degli strumenti di lavoro principali. Tappa quindi consigliata, come anche un indirizzo di laurea adeguato, per tutti coloro che vogliono davvero entrare in contatto con questa disciplina.

Mirko Santangelo

Quale città Europea oggi racchiude maggiormente la filosofia del Graphic Design? e quale ti piacerebbe più visitare?

Ogni città, quindi annesso paese, ha i suoi stili e le sue tendenze in ambito grafico. In Europa la situazione è abbastanza variegata, se devo esprimere una preferenza, direi Londra. Non vi nascondo che mi piacerebbe visitarla, per approfondire le tematiche inerenti il Graphic Design. Ma ci sono tantissimi altri ottimi designer sparsi per tutto il continente, quindi la lista, si allarga.

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