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Misteriosamente

Creato il 15 aprile 2014 da Malvino
A dispetto di ciò che ragionevolmentepotrebbe indurmi a sentirlo repellente, Marcello Dell’Utri mi sta misteriosamentesimpatico, e da sempre. Voglio dire: non è la simpatia di cui si fa obolo a chi è caduto in disgrazia. No, Marcello Dell’Utri mi è sempre stato misteriosamentesimpatico, anche quandoragionevolmenteavrei potuto – vedete? faccio fatica a dire dovuto– sentirlo repellente. Quando dico ragionevolmente, alludo alle ragioni che lo rendono repellente ai più: sono disposto a considerarle forti, ma qualcosa – misteriosamente, dicevo – non le rende forti a sufficienza per farmene trarre le dovute conseguenze. Si dà il caso, tuttavia, ch’io non abbia mai saputo aver troppa riverenza per il mistero: non ho mai ceduto alla tentazione di ritenerlo uno scrigno entro il quale fossero racchiuse preziose verità, per esempio, anzi molto spesso mi è parso l’astuccio destinato a restar vuoto della risposta esatta a una domanda posta in modo erroneo. Così con la misteriosa simpatia che ho sempre provato verso Marcello Dell’Utri: mai pensato fosse innocente del reato per cui è stato condannato in primo grado e in appello, per esempio; mai pensato che fosse in buona fede nella faccenda dei diari di Mussolini; nessuna corrente empatica dalla sua fama di bibliofilo (anche perché da cenni raccolti qua e là mi sono fatto l’idea che nel suo caso, più che di bibliofilia, si possa più correttamente parlare di bibliomania compulsiva); nemmeno sono riuscito mai ad individuare in lui un dettaglio un tratto fisiognomico, una posa, lindizio di un’improntacomportamentale che, trascendendo il tutto, possa spiegare il mistero. Sarà una canaglia, non mi azzardo neppure a metterlo in discussione, ma nei suoi confronti devo confessare una schietta cordialità.  

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