Mix post su trend brutti e pelosi

Io non lo so. Di solito uno i peli va a farseli estirpare (senza dare la stura al tema pellicce che, seppur non molto amate, una qualche utilità intrinseca ce l'avrebbero pure). Io parlo dei peli superflui, di quelli che non dovrebbero azzardarsi a vedere la luce del sole, pena la pubblica gogna.
Eppure. Eppure esistono anche queste scarpe di Celine. Per di più proposte per la prossima primavera - estate.

Vogliamo parlarne? Vogliamo sinceramente addentrarci in questo incubo ipertricotico?? C'è chi il vello se lo farebbe cacciare anche con l'esorcismo e c'è chi invece pensa che le donne debbano aspirare a delle zampe di ornitorinco con un problema di peli. Boh, senz'altro qualche babba che ci cascherà - spero per lei aggratis - la vedremo.
Comunque i segnali c'erano eccome.
Avrete certo notato il fiorire di tragiche felpette e felpine a tema animalesco. Dunque, non il pelo vero, ma la sua proiezione. E non sto qui a pubblicarvi quella orrida magliettina con il rottweiler sbavazzante perchè per il mio stomaco delicato è troppo.
Addentriamoci negli anni 80 e riscopriamo invece la felpa col tigrone. Io ve lo dico: dal tunnel degli anni 80 non ci sono veramente mai uscita, io, come molti dicono, lo sto ancora arredando. Perchè, nel rovistare tra le ciofeche di casa, mi sono balzate tra le mani le magliettone di Ferragamo coi tigroni, che, nell'indecisione se convertirle in stracci o devolverle alla Caritas, sono riuscite incredibilmente a sopravvivere alla selezione naturale.
Avrò fatto bene? Sta di fatto che son più belle di questa qua di Kenzo.
Soprattutto se te la metti con una collana fatta con delle... gambe (??) e un paio di pantalonacci sdrucidi. Soprattutto se te la metti di fianco ad una che di più fighe non ce n'è, vestita con una tra le camicie più fighe che abbia mai visto e sulla quale anche un paio di pantaloncini sdrucidi e trucidi ha il suo perchè. Quindi la felpettona di Kenzo di fianco alla Miroslava rischia vieppiù di rivelarsi un fail. (anche se nessuna è del tutto immune da errori e lo vedrete sotto)

e non mi piace tanto neppure in versione sirena (lessa), come portata in maniera del tutto assurda dalla Stylescrapbook.

ma, di codeste delizie, arrivano anche le versioni low cost, non vi preoccupate prima del tempo. Ecco quella di Uterque, per chi fosse così fortunata di approdarvi di tanto in tanto. Devo dirvi che questa non mi dispiace. Molto meno tamarra di quella di Kenzo.
Anche se, in giro di giorno in una giornata qualunque, l'accostamento con la gonna in paillettes (un vago richiamo alla Stylescrapbook?) potrebbe fruttarmi un bel giro al pronto soccorso psichiatrico.

Via "Fashionvibe" che, ripeto, mi piace, ma non di giorno

E poi arriva Asos, coi suoi cloni più o meno ispirati. Qui c'è l'imbarazzo della scelta. Per me, che non avevo ancora superato il trauma infantile del completo in lana urticante di Lilly e il Vagabondo, è l'ufficiale rientro nel tunnel.

Infine.
Tirate tutte un sospiro di preparazione per l'ultima tendenza in fatto di felpe il cui nome - ho svariati sospetti in  merito - è stato suggerito a Balenciaga direttamente dal Divino Otelma.

Parlo delle felpe e delle magliette della linea "Egyptofunk".
E ve l'avevo detto che nessuno è immune da errori, alle volte.

 Brutte, brutte, brutte e ancora brutte.
Chi se li filerà ancora 'sti attrezzi quando non saranno più "up to date"?
Sfido la Miroslava a farsi trovare al prossimo raduno degli hurleisti al casello della Salerno - Reggio Calabria.