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M&M's (Eminem "Recovery")

Creato il 16 giugno 2010 da Cannibal Kid
M&M;'s (Eminem Guess who’s back, back again? Marshall Mathers è uscito dalla clinica di recupero ed è un uomo nuovo, in forma strepitosa nell’apertura affidata a “Cold Wind Blows” e “Talking to myself”, due pezzi dal tiro azzeccatissimo, sperando che gli attaccanti (ma quali attaccanti?) della nostra nazionale abbiano la stessa precisione nei prossimi giorni. O che almeno ci provino, a tirare.Poi “On Fire” ci riporta sulla Terra e all’Eminem poco esaltante degli ultimi  due dischi e la collaborazione con Pink in “Won’t Back Down” nonostante un’apprezzabile rabbia di fondo non mi convince un mondo.I pezzi successivi ritornano a sparare in alto: “W.T.P.” sta per White Trash Party ed è una bella bomba e “Going Through Changes” campiona la voce di Ozzy Osbourne in “Changes” dei Black Sabbath. Niente di nuovo per Em che aveva già fatto la stessa cosa con gli Aerosmith, però davvero un gran pezzo.
Il singolo-anthem “Not Afraid” mi convince sempre di più col passare degli ascolti e “Seduction” ha quell’atmosfera pensosa che è state sempre una delle armi più affilate nell’arco dell’Eminem dei tempi d’oro, tornato in questo pezzo al 100%.“No Love” campiona nientedimeno che la suprema sublime totale tamarrata degli anni NOVANTA: sì, “What Is Love?” di Haddaway! Il rap di Lil Wayne annoia, meglio la parte con Eminem, il pezzo sarebbe potuto essere eccezionale (invece non lo è) ma è comunque una gran truzzata per l’estate.
Altre ottime tracks: “Space Bound”, pezzo acustico rappato con un’atmosfera spaziale (lo dice già il titolo) e pure alla Air. Anche “25 to life” va in direzioni decisamente electro chill-out, con una voce femminile alla Dido in “Stan” (con il piccolo dettaglio che lei non è Dido e questa non è “Stan”); “So Bad” suona decisamente melanconica, nostalgica verso il grande Marshall Mathers del passato, mentre “Almost Famous” è un inno alla celebrità con un piccolo avvertimento: “Be careful what you wish for”, “Attento a ciò che desideri”. “You’re Never Over” è invece il tentativo (piuttosto riuscito) di svecchiare il suo vecchio (appunto) suono.“Cinderella Man” suona molto gospel-religiosa, ma non è certo “Jesus Walks” di Kanye West. Una cagata che francamente ci poteva evitare, ma gliela perdoniamo visto che è l’unica dell’intero disco.“Love the way you lie” è drammaticamente bella. Una delle canzoni migliori per  l'Eminem degli ultimi tempi e una delle migliori di sempre per la Rihanna. Forse è proprio questa la nuova “Stan”.
In chiusura, con “Untitled” Eminem spara a sorpresa il suo lato più cazzone finora tenuto segregato in cantina. Lato non ispirato come lo Slim Shady dei tempi golden e sarà per questo che Marshall l’ha rinchiuso a chiave.Stavolta niente intermezzi parlati, intro, outro e cazzate varie. Ma solo canzoni, 17 canzoni. Em rimane lo stesso di sempre (giusto un po' meno ironico), solo che stavolta ha fatto l’upgrade, oltre che alla sua persona anche ai suoni. Ed era ora. Dopo il ritorno opaco dello scorso anno con "Relapse", pur se non al livello dei primi 3 album, "Recovery" è un vero comeback con i controcoglioni.(voto 6/7)
Potete trovare "Recovery" QUI

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