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Moggi altro attacco, questa volta e’ il turno di Antonio Conte;” Rispetti e Conte e si ricordi dove gioca, se c’ero ancora io doveva chiedermi il permesso prima di parlare”

Creato il 17 febbraio 2014 da Tuttocalcio @cmercato24h

Moggi altro attacco, questa volta e’ il turno di Antonio Conte;” Rispetti e Conte e si ricordi dove gioca, se c’ero ancora io doveva chiedermi il permesso prima di parlare”Luciano Moggi bacchetta Conte, l’ex d.g della Juventus, risponde a tono ad Antonio Conte, che aveva risposto a Fabio Capello che aveva ripreso il tecnico bianconero per la sfuriata dopo il pareggio contro il Verona, e dove dopo Conte ironicamente ha detto;

Si dicono grandissime fesserie, molti vogliono fare i maestri senza conoscere ciò che succede in casa degli altri. Magari c’è più puzza in casa loro che in casa degli altri. Quando parla un guru del calcio dobbiamo solo inchinarci e dire zi padrone. Capello ha parlato di tanti argomenti, secondo lui stiamo facendo un torneo amatoriale. Da quando ci sono io gli piace tanto parlare della Juventus, forse gli danno fastidio i numeri della mia Juventus. Altri allenatori storici della Juventus, come Lippi e Trapattoni, sono più rispettosi in confronto a Capello. Chi è Capello per dire che ho sbagliato? ”Ognuno è libero di esprimersi come vuole. Spesso e volentieri Capello viene a mettere il becco in casa d’altri, magari dovrebbe pensare ai propri affari. Ha vinto due scudetti qui, ma nessuno lo ricorda. Ricordo la Juve di Lippi e Trapattoni, Capello aveva la squadra più forte ma in Champions uscì prematuramente. Quindi bisognerebbe riflettere bene prima di parlare. Calciopoli? È una grande fesseria, la Juve di Capello era una grande squadra e ha meritato di vincere in campionato”.

Ora sono arrivate le parole di Luciano Moggi che chiedo allo stesso Conte rispetto per la Juventus di Capello, e sopratutto e di ricordarsi dove gioca, cioe’ in uno stadio con 31 scudetti, ecco le parole di Moggi:

“Con me quelle dichiarazioni non le avrebbe neppure fatte. Mi avrebbe chiesto il permesso. Conte gioca in uno stadio dove c’è scritto che la Juventus ha 31 scudetti. Allora dovrebbe dire ‘Non gioco qui”.

Si vede che era nervoso, ma sicuramente qualcuno ci ha marciato sopra altrimenti non si può spiegare. Non credo ci sia legame per il fatto che Capello non utilizzasse Conte ai tempi in cui era calciatore: ogni allenatore ha il dovere e il diritto di decidere chi gioca e chi no. Conte era alla fine della carriera e lo escludo: sarebbero polemiche da bambini. Credo che qualcuno abbia caricato Conte e montato una polemica che non vedo e che mi sembra assurda. Lo ripeto, quelle di Capello erano parole d’elogio”.

“E’ una polemica che mi sembra assurda. Se Capello ha detto che la Serie A oggi non è abbastanza allenante e la Juventus in estate ha aggiunto Tevez e Llorente mentre gli altri hanno venduto i pezzi migliori, mi sembra che abbia fatto un elogio a Conte e alla società e non una critica. Non capisco tutto questo casino”.
E poi su quale sia la Juventus più forte l’ex dg risponde così: “La Juve di Capello ha dato risultati importanti. Se l’Italia ha vinto il Mondiale nel 2006 il merito è della Juve di allora. C’è un abisso tra quella e questa squadra”.


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