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Momento complicato, tempo di serrare i ranghi e mettere in campo le nostre migliori risorse

Da Robertopesce

Momento complicato, tempo di serrare i ranghi e mettere in campo le nostre migliori risorseHo appena controllato ed è passato esattamente un mese da quando ho scritto il mio ultimo articolo sull’amato blog, blog che nel frattempo non è rimasto silenzioso avendo comunque raccolto l’importante contributo dei bravissimi Enrico Vigo e Michele Colosio.

Più in generale, chi mi segue da tempo con attenzione e affetto lo avrà certamente notato, sono ormai svariati mesi che fatico a dare continuità alla scrittura e il motivo, detta francamente e senza tanti giri di parole, è che da un pò mi sento in difficoltà nel continuare la mia opera, che per me è sicuramente lavoro (inteso come ritorno economico e tutto quanto ne consegue) ma che allo stesso tempo da sempre vuole essere anche il mio modo personale di contribuire al benessere e al miglioramento della vita altrui e più in generale del nostro mondo e della società in cui viviamo.

Il momento che stiamo vivendo è difficile, complicato, estremamente incerto.

Da sempre ho cercato di diffondere attraverso i corsi, gli incontri introduttivi dal vivo e tramite questo stesso blog entusiasmo e positività prima ancora che idee, tecniche e strategie che pur sono importanti. La positività e l’ottimismo il più delle volte per me nascono dal buon senso e dall’esame del passato che ci permette di dire che se siamo sopravvissuti a due guerre mondiali, epidemie, crisi di ogni genere e natura, corruzione e malgoverno beh … la deduzione che ne discende è che i problemi e le difficoltà sono ricorrenti ma anche transitori e che non solo si possono e devono superare ma, anzi, spesso rappresentano vere e proprie opportunità per diventare più forti, più saggi e, finanziariamente parlando, anche più ricchi (chi ha frequentato i miei corsi sa di cosa sto parlando e quante opportunità ogni crisi porta con sè!).

Tutto ciò rimane valido anche in questo momento ma la sensazione forte è che questa volta stiamo realmente assistendo e partecipando in diretta a un conflitto di livello superiore in cui la posta in palio sono la qualità e il tipo di esistenza che per i prossimi decenni o forse addirittura centinaia di anni vorremo o potremo lasciare in eredità non tanto a noi stessi quanto ai nostri figli e a tutte le generazioni future.

Per natura non sono un “complottista” nè un pessimista e tendo a rifuggere da ogni forma di pensiero o informazione che porta mente ed emozioni verso la negatività tuttavia se si osserva con un minimo di acume il dipanarsi degli eventi internazionali e si ragiona a mente aperta e senza pregiudizi credo sia difficile sfuggire alla conclusione che il “sistema mondo” come lo abbiamo vissuto e conosciuto sin qua stia collassando di fronte ai nostri occhi con un’impressionante tendenza all’accelerazione dei processi.

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Un pizzico di umorismo non guasta mai ...

Qualche lettore potrà forse dirci che ciò è dovuto all’approssimarsi del famigerato dicembre 2012 profetizzato dai Maya e in relazione al quale l’anno scorso ho ascoltato un’interessantissima e abbastanza verosimile teoria formulata da Greg Braden in occasione di una conferenza pubblica (teoria che peraltro lasciava dentro molta speranza per un futuro decisamente migliore e più giusto).

Altri invece ci potrebbero parlare di complotti e macchinazioni per ridurre l’umanità in ginocchio sotto il dominio di un nuovo ordine mondiale dominato dalle elite di burocrati e banchieri vari a loro volta soggiogate al potere di famiglie potenti e di pochi “illuminati” segretamente ben organizzati per spartirsi il pianeta e anche queste teorie hanno con certezza almeno qualche pezzo di verità al loro interno.

La mia personale opinione è che … non lo so, non so davvero più a chi e cosa credere vista soprattutto la palese disinformazione e manipolazione che quotidianamente ci viene propinata dai media ufficiali e l’altrettanto palese mancanza di etica, trasparenza e onestà di cui quotidianamente danno triste spettacolo le cosiddette “classi dirigenti” di ogni razza e colore politico e a cui come cittadini pensanti assistiamo ogni giorno sempre più increduli e disgustati. Aggiungo che, nonostante noi come paese Italia si riesca sempre a spiccare come esempi viventi di corruzione, malgoverno, indecenza nei comportamenti e nella gestione della cosa pubblica, anzianità di persone, cose e procedure, mancanza di modernità e innovazione etc. non è poi che all’estero se la passino meglio di noi quanto a politici e governanti basti pensare uno per tutti alla grande delusione rappresentata in USA dai 4 anni di presidenza Obama e alla triste scelta a cui gli americani saranno chiamati a novembre tra il per l’appunto deludente Barack Obama e l’inquietante Mitt Romney, scenario in cui sei costretto a votare turandoti il naso il meno peggio del mazzo, scenario che purtroppo noi conosciamo molto bene e che sta facendo allontanare sempre più persone dal pur fondamentale diritto di voto.

Facendo un passo indietro rispetto a teorie e personaggi, quello che vedo io è che il sistema finanziario mondiale basato essenzialmente sul debito, sulla crescita continua e sulla follia del PIL non solo mostra delle falle sempre più gravi e frequenti ma sta palesemente collassando, il che potrebbe anche essere un’ottima cosa se sapessimo cosa andrà a sostituirlo e come fare a scansare le inevitabili macerie a cui questo processo darà inevitabilmente origine.

Giusto per spezzare un istante il filo del ragionamento, guardati il video qua sotto, è un classico discorso di Bob Kennedy contro la “dittatura del PIL“, vecchio ma tuttavia forse mai attuale come ora.

http://www.youtube.com/watch?v=grJNlxQsqtE

Che moltissimi tra noi abbiano per troppi anni vissuto troppo al di sopra dei propri mezzi è che i tempi chiamino ad una riduzione marcata di stili di vita e consumi penso sia parecchio evidente, il problema sta tuttavia nel fatto che le resistenze dei vari interessi particolari sono molteplici e nessuno vuole rinunciare al proprio posto a tavola pretendendo che siano gli altri ad alzarsi e togliere il disturbo. Che questo atteggiamento sia destinato solo a produrre guai ancora maggiori mi sembra tanto evidente che non vale nemmeno la pena di argomentarlo.

Parlando di attualità, l’euro si scopre ogni giorno di più come una moneta senza senso, che unisce e vincola gli stati membri togliendo sovranità monetaria e libertà operativa alle singole nazioni ma senza che ci sia allo stesso tempo anche una corresponsabilità nella copertura del debito. E’ peraltro ormai palese che la nostra sovranità nazionale è stata svenduta e neanche all’Europa ma alla BCE che, vale la pena ricordarlo, non è un’istituzione bensì una banca oltretutto a proprietà in gran parte privata e non pubblica ma che detta le politiche e dispensa lodi e critiche ai governi agendo come una sorta di “Grande Fratello” sempre più preoccupante.

La Grecia è ormai al collasso non più solo finanziario ma anche politico e nessuno spiega con chiarezza cosa succederà alla stessa, al suo debito pubblico, e a chi ha contratto un mutuo in euro se il paese dovesse o volesse uscire dall’euro e ritornare alla dracma come sembra ormai estremamente probabile. Politici, banchieri e professoroni in

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televisione esui giornali dicono solo che “sarebbe un disastro, costerebbe tantissimo …” ma nessuno dice come e cosa succederebbe, e questo solo in parte perchè semplicemente … non è previsto che un paese esca dall’euro!! Come dicevo, la sovranità popolare e l’autonomia dei popoli sono palesemente fuori dalle agende e dalle priorità e si preferisce continuare ad utilizzare paura e incertezza come sistemi di controllo delle masse che tuttavia … si stanno sempre più incazzando.

Perchè la Grecia è importante?

Perchè, in un senso e nell’altro, è un esempio e un esperimento in diretta di quello che potrebbero o dovrebbero essere le successive caselle del domino a cadere con un crescente effetto contagio: Portogallo, Irlanda, Spagna, Italia, Francia …

Passando dall’Europa agli USA e già detto della delusione della gente comune rispetto al governo che non ha cambiato di una virgola le regole del gioco della grande finanza, responsabile per aver trascinato il mondo nel caos ormai già 4 anni fa (!) ma che invece di essere punita o messa in sicurezza è stata invece ulteriomente premiata con il regalo a tutti gli effetti di una montagna di denaro pubblico, vale la pena ricordare che anche loro non se la passano bene sepolti come sono sotto una massa immane di debito (sia pubblico che privato) e con il dollaro “stampato” a fronte di niente, realmente creato dal nulla dalla FED (Federal Reserve), la banca centrale USA che per chi non lo sapesse è a tutti gli effetti una banca privata con poteri immensi e per molti palesemente anti-costituzionali.

Molto ci sarebbe da dire sulla creazione del denaro e sui retroscena più o meno noti di tutte queste vicende che comprendono anche l’omicidio di JFK e magari prima o poi ne potremmo anche parlare per dare un pò di informazione pubblica se riscontrerò interesse su questi argomenti (LASCIA UN COMMENTO in fondo all’articolo, mi raccomando!), tornando tuttavia a noi e al presente le mie conclusioni sono le seguenti:

  1. Stiamo a tutti gli effetti vivendo pattinando su un ghiaccio sempre più sottile e che emette quotidianamente nuovi scricchiolii … magari reggerà comunque e non si romperà mai perchè nel frattempo verrà sostenuto o riparato in vari modi ma può anche essere che si rompa del tutto da un momento all’altro e … senza preavviso.
  2. La gran parte dell’informazione che riceviamo dai mass media è lacunosa, manipolata, incompleta e distorta e in generale perlopiù mirata a creare paura, rabbia e incertezza nella gente. Oggi più che mai è necessario informarsiabbinando all’informazione ufficiale anche quella alternativa per la quale il canale privilegiato è sicuramente il web in cui tuttavia è difficilissimo distinguere tra informazione di qualità e spazzatura, rivelazioni scomode e pazzoidi millantatori. Anche qua … incertezza.
  3. Stante lo scenario incerto di cui sopra, dal punto di vista individuale e per il benessere e la sicurezza delle nostre famiglie, il mio consiglio è di essere preparati e organizzati sia per il proseguimento dello status quo che per cambiamenti importanti e dalle conseguenze non spiegate quali la dissoluzione dell’euro, la dissoluzione del dollaro ed eventuali fenomeni ad essi correlati quali potenziali scenari di iperinflazione da un lato o deflazione dall’altro, disoccupazione crescente, fallimento di banche etc.
  4. La storia ci insegna che altre valute sono crollate e scomparse, che imperi e sistemi politici che sembravano eterni e immutabili si sono dissolti ma in ogni caso l’umanità non solo ha continuato il suo corso ma è anche andata genericamente sempre verso il meglio anche se tra mille contraddizioni e sfide tutt’ora da risolvere per cui … niente panico ma un momento complicato da gestire.
  5. Disagio economico, incertezza per il futuro, conflitto sociale, mancanza di stima e affidabilità nei confronti della classe dirigente, bombardamento costante di cattive notizie sono tutti fattori che impattano negativamente sulla nostra mente e sulle nostre emozioni togliendoci energia, serenità e fiducia. Occorre riconoscere questo stato di cose e reagire cercando di limitare al massimo le influenze negative ed invece nutrirci del tanto bello che comunque ci circonda e riconoscere i tanti doni e le tante fortune che tutti noi abbiamo. In altre parole, non serve a niente mettere la testa sotto la sabbia, aspettare che passi la tempesta e arrivi un qualche eroe su un cavallo bianco a salvarci ma piuttosto è necessario ricontestualizzare e mettere tutto in prospettiva riappropriandoci di ciò che conta veramente.
  6. E a proposito di ciò che conta veramente e di gestione del cambiamento, se vogliamo che il cambiamento vada verso la costruzione di un domani migliore (e io lo voglio con forza e sono pronto a battermi per questo) bisogna che ognuno di noi diventi parte attiva, a partire dal proprio quotidiano e dalle piccole cose, dal modo in cui trattiamo gli altri e da quanto investiamo in noi stessi e nella nostra squadra, il che può voler dire anche nella cosa pubblica.

Quando il momento è difficile e l’inverno si fa più gelido e cupo, non solo chi è debole perisce ma anche il lupo forte se è da solo potrebbe non farcela mentre il branco, invece, sopravvive.

Servono in campo le nostre migliori risorse, a livello fisico, mentale, emozionale e finanziario e servepensare come una squadra e non come singoli.

Insieme alla dittatura del PIL il modello imperante si è sempre basato sulla logica della competizione e della sopravvivenza del più forte ma questi tempi di cambiamento richiedono un salto di paradigma verso la logica del team, della squadra e della cooperazione in un’ottica vincere-vincere.

La palla quindi è ora nel tuo campo, se mi leggi vorrei un TUO COMMENTO sentito e articolato a questo post. Ad esempio potresti dirmi …

  • Hanno un senso e un utilità per te le cose che ho scritto in questo articolo? Vuoi che scriva ancora in futuro articoli di questo tenore e rivolti alla gestione del cambiamento e a cosa fare per un futuro migliore?
  • Cosa pensi del momento che stiamo attraversando? Crisi passeggera, crisi di sistema, complotto di pochi ai danni di tanti o cosa?
  • Quali sono le tue idee per la gestione del momento? Quali le idee pratiche, concrete, condivisibili e utili per gli altri?
  • Rimanendo nell’ambito di cose ragionevoli e fattibili, come posso aiutarti al meglio a gestire il momento attraverso le mie competenze e i miei strumenti (blog, risorse gratuite, corsi e seminari anche a pagamento, altre iniziative…)?
  • Hai risorse utili e interessanti da condividere tramite il blog, informazioni, cose pratiche o semplicemente notizie, video o altro che aiutino a stare sereni e a riconoscere le tante cose buone che quotidianamente avvengono nel mondo?
  • Cosa pensi potremmo fare come singoli cittadini per non lasciare la cosa pubblica impunemente nelle mani dei delinquenti sociopatici e senza cuore a cui finora l’abbiamo supinamente delegata senza badarci più di tanto? (Nota bene, non lamentele, critiche o segnalazioni di malapolitica, di quelle ne sappiamo e abbiamo già abbastanza, sono in caccia di idee valide per cambiare uno status quo che sento ormai intollerabile)

Nelle prossime settimane ricomincerò anche a scrivere e condividere articoli e risorse più in linea con la tradizione del blog a partire dalla recensione della prima edizione della BOND ACADEMY che ha visto la luce la scorsa settimana e su cui magari c’è curiosità di sapere come sia andata, fammi però davvero sapere cosa ne pensi di questo mio sproloquio a cuore aperto pubblicato oggi, se saprò che c’è interesse e utilità nel parlare di queste cose può essere che si possa dare un pò di continuità al tutto e si apra anche un fronte blog e magari anche  altre iniziative per discutere di questi argomenti e gestire questo momento così complicato ma allo stesso tempo gravido di potenzialità.

Parlando di risorse da condividere e dando il buon esempio, condivido qua sotto un video che questa mattina mi ha regalato una bella partenza di giornata (guardalo tutto, sono 5 minuti molto belli) e chiudo citando una frase non mia ma di cui non ricordo l’autore: “Tutto ciò che è necessario per il trionfo del male è che gli uomini buoni non facciano nulla”.

E’ tempo di cambiamento.

E’ tempo di serrare i ranghi e mettere in campo le nostre migliori risorse.

Roberto Pesce


http://www.youtube.com/watch?v=nwAYpLVyeFU


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