Mondiali di Nuoto 2013- Il bilancio azzurro (by Frankie)

Abbiamo voluto far passare una settimana dalla conclusione della rassegna iridata di Barcellona, per fare un bilancio più lucido, non “affetto” dall’adrenalina che ci ha regalato l’ultima medaglia di Gregorio Paltrinieri o dalla delusione a caldo di contare le medaglie sulla punta delle dita di una sola mano.

5 medaglie: 1 solo oro, 3 argenti e un bronzo.

Il calo della nostra nazionale di nuoto è stato implacabile, 10 medaglie a Roma 2009, 9 a Shangai 2011, solo cinque a Barcellona 2013, i numeri non lasciano scampo, i big si sono persi in fretta, specie nella velocità dove Magnini ha sprecato l’occasione del riscatto. Male anche Orsi, la Bianchi e soprattutto Dotto, che dopo i due argenti di due anni fa è apparso il caso di dire “un pesce fuor d’acqua”. Malissimo anche la pallanuoto, sia il setterosa e ancora di più il settebello, ex-campione in carica nonché argento olimpico, che sia in semifinale che nella finale 3° posto ha fatto una magra figura.

 E allora consoliamoci con chi c’è, prima fra tutti Martina Grimaldi, già medagliata sia nei due precedenti mondiali che a Londra 2012, la nostra atleta ha fatto una gara strepitosa nella 25 km con un finale da brivido, affermandosi come atleta di spicco nel panorama mondiale del fondo femminile.
Poi è senz’altro lei l’altra nostra regina, Tania Cagnotto, doppio argento, uno in coppia nella gara di sincro 3mt.con la compagna di sempre, Francesca Dallapè, l’altro da sola, miglior risultato di sempre per la 28enne di Bolzano, nella prova da 1 mt., con la solita sfortuna, per soli 10 centesimi le sfugge l’oro dopo una gara condotta sin dall’inizio. Comunque un buon riscatto dopo la doppia delusione olimpica di Londra 2012.

Ed eccoci alla star, Federica Pellegrini, che arrivava a questo appuntamento tutt’altro che favorita, stupendo anche se stessa (a suo dire…) con una medaglia d’argento nei 200 stile libero. Siamo chiari, parliamo di un’atleta di soli 25 anni (peraltro appena compiuti) che era campionessa mondiale di specialità in carica dal 2009 (Roma, poi bissato a Shangai 2011) e campionessa olimpica a Pechino 2008, quindi è evidente che di certo potrebbe gareggiare sempre per il primo posto, il suo (e il nostro) stupirsi per questo argento evidenzia come probabilmente la pressione dei media e l’essere sempre al centro dell’attenzione (e delle prime pagine) anche per questioni extra-sportive non le ha giovato affatto a livello di prestazioni, anzi …

Chiudiamo con la più bella sorpresa di questa rassegna, Gregorio Paltrinieri.   Il 18enne di Carpi, aveva già stupito tutti alle Olimpiadi e alle rassegne Europee, ma arrivava in finale con la pressione del 4° tempo in batteria e al suo esordio assoluto in un mondiale. Gregorio ha nuotato da veterano, sapendo di non poter competere con i due giganti davanti, ha comunque preso d’autorità la terza piazza dopo poche vasche e l’ha mantenuta con un ritmo costante, in molti pensavano a un suo calo nel finale quando gli avversari si sono fatti sotto per il bronzo, ma lui ha continuato con grande ritmo, portando a casa senza apparenti problemi un grandissimo risultato, in una gara molto veloce, come testimonia il record italiano ottenuto.

E se la Cagnotto e la Pellegrini non fanno quasi “notizia”, allora ripartiamo dalla Grimaldi e da questo giovane gioiello di nome Paltrineri, certo, poca roba come quantità per assicurare un futuro roseo all’ItalNuoto, i tecnici e dirigenti dovranno analizzare con calma e dovizia il momento per capire come e dove intervenire, da sempre l’Italia ha nel nuoto uno sport dove è protagonista nel mondo, sapremo tornare grandi ?