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Mondiali, girone E: Francia favorita, bagarre secondo posto

Creato il 04 giugno 2014 da Retrò Online Magazine @retr_online

A pochi giorni dal via del Campionato del Mondo per Nazioni, o più comunemente Mondiali, andiamo ad analizzare approfonditamente anche il girone E. Testa di serie del quartetto è la Svizzera, dalla seconda urna è stata sorteggiata, invece, la Francia, con Honduras ed Ecuador a completare il quadro. I favoriti per aggiudicarsi il primo posto sono i Galletti, ma, come ci ha insegnato il Mondiale in Sudafrica, mai sottovalutare gli avversari. Nel 2010, infatti, la Francia conquistò un solo punto (0-0 con l’Uruguay) in tre match, venendo eliminata così al primo turno. Eliminate al primo turno sempre in occasione del torneo svoltosi nel continente nero, abbiamo la Svizzera e l’Honduras, che sono accomunati da un ulteriore fattore: le due squadre, infatti, si affrontarono anche 4 anni fa nel gruppo H, dominato da una Spagna che andò poi a conquistare il titolo. Infine, i sudamericani sono alla terza partecipazione alla competizione (esordio nel 2002), nella quale hanno ottenuto il miglior piazzamento nel 2006, in Germania, raggiungendo gli ottavi di Finale.

Ma come si presenteranno le squadre il 12 giugno?

Svizzera

Agli ordini di Hitzfeld, i Rossocrociati arrivano in Brasile con un organico privo di grandi individualità, ma ricco di uomini che nei rispettivi club hanno mostrato costanza di rendimenti, soprattutto nella nostra penisola. Hanno partecipato al campionato di Serie A 2013/14, infatti, Stephan Lichtsteiner (Juventus), Reto Ziegler (Sassuolo), Behrami, Dzemaili e Inler (Napoli), mentre Senderos, Von Bergen e Gelson Fernandes hanno rispettivamente militato nel Milan, nel Palermo e nell’Udinese negli anni passati. Le rivelazioni di questa Nazionale potrebbero essere due: il centrale di difesa Fabian Schär (22 anni, Basilea), seguito in Italia e in Europa, e Xherdan Shaqiri (22 anni), esterno d’attacco che al Bayern Monaco ancora non è riuscito a dimostrare tutte le proprie qualità.

Francia

Les Bleus, guidati da Didier Deschamps, freschi di rivoluzione dopo la debacle sudafricana, si affideranno ad una rosa giovane e di grande qualità, con 7 giocatori su 23 nati tra il ’90 e il ’93. Assenza illustre è quella di Samir Nasri (Manchester City), una scelta che ha fatto e farà discutere molto. Le colonne portanti della Nazionale, dunque, saranno i veterani Franck Ribéry (31 anni, Bayern Monaco), reduce da un infortunio alla schiena, e Patrice Evra (33 anni, Manchester United), ma tutti i riflettori saranno puntati sui ragazzi che, nel passato più recente, nonostante la minore esperienza, non hanno dimostrato minore personalità sul campo. Su tutti svetta il nome del “PolpoPogba, gioiellino della Juventus arrivato a parametro 0 dai Red Devils e oggetto di offerte faraoniche provenienti da Spagna e Francia. Tra gli altri, invece, Griezmann, ala della Real Sociedad seguito dall’Arsenal, Varane, fresco vincitore della Champions League con il Real Madrid, Digne, terzino campione di Francia con il PSG, e Mangala, centrale in forza al Porto e fortemente cercato dai top club di tutta Europa.

Ecuador

Classificatosi quarto nel proprio girone, costringendo l’Uruguay agli spareggi contro la Giordania, la Tricolor potrebbe essere la sorpresa del gruppo E. I sudamericani si affidano alla guida tecnica di Reinaldo Rueda, che intende puntare su una rosa dai meccanismi ben rodati. I nomi in cui questo Paese ripone le proprie speranze sono quelli di Luis Antonio Valencia (Manchester United) e di Felipe Caicedo (Al Jazira), mentre la figura di maggior esperienza, pronto a caricarsi sulle spalle la squadra, è Édison Méndez (Santa Fe), l’unico uomo a contare più di 100 presenze in Nazionale. Il giovanissimo centrocampista classe ’95 Carlos Gruezo (Stoccarda) è l’uomo da tenere d’occhio, soprattutto considerato il periodo di crisi del mercato italiano, che vede le società tricolore costrette a giocare d’anticipo sulle big d’Europa nelle finestre di trasferimento estiva e invernale. Piccola curiosità nel ricordo di Christian Benítez: la federazione calcistica dell’Ecuador, al fine di onorare la memoria del Chucho, mancato precocemente il 29 luglio del 2013, ha ritirato la maglia con il numero 11. L’attaccante, ex América, aveva messo a segno 24 reti in 58 gare disputate con la Nazionale.

Honduras

È probabilmente la componente di minore rilievo di questo girone, ma non è in dubbio che anche i centroamericani daranno battaglia per potere ben figurare davanti agli occhi del mondo. Il commissario tecnico risponde al nome di Luis Fernando Suárez, colombiano che ha un trascorso come allenatore proprio degli ecuadoriani e che punta fortemente su atleti che hanno esperienza al di fuori dei confini nazionali. Tra tutti, ricordiamo i nomi del difensore centrale Figueroa (Hull City), del centrocampista Palacios (Stoke City) e del terzino Izaguirre (Celtic Glasgow). Tuttavia, l’uomo che conta il maggior numero di presenze ne la Bicolor è il portiere Valladares (Olimpia) con 106 caps. L’attacco sarà, invece, orfano di David Suazo, ritiratosi un anno fa alla modesta età di 33 anni, dopo un campionato vinto da protagonista con l’Inter di Mancini. Le alternative scelte da Suárez, dunque, sono state Corly (31 anni, Real España) e Bengston (27 anni, N.E. Revolution).

Anche nel girone E di questi Mondiali brasiliani, tutte e quattro le Nazionali sono pronte a darsi battaglia per conquistarsi i due posti validi per proseguire il cammino verso il trionfo.

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