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Mondo editoriale & scrittura: 15 cose che non mi piacciono

Creato il 31 maggio 2012 da Anima Di Carta
Mondo editoriale & scrittura: 15 cose che non mi piacciono
1) EAP
Editoria a pagamento: paga e io ti pubblico tutto quello che la tua mente malata è stata in grado di produrre.
2) Recensioni a pagamentoL’ultimo nato tra i mille modi per spremere gli esordienti: paga e noi parliamo bene del tuo libro.
3) Concorsi fasulli In premio c’è la pubblicazione (previo contributo per la stampa) oppure una bella targhetta (previa quota di iscrizione al concorso).
4) Percentuali ridicole dei compensi agli scrittoriAd esempio il 2% sul prezzo di copertina, fate voi i conti.
5) Ghost WritersOvvero quando gente pseudo-famosa che non sa mettere due parole in fila si fa scrivere l’autobiografia da uno che sa scrivere, ma che non firmerà l’opera.
6) Scrittori che non rileggono quello che scrivono In pratica scritti che non meritano di essere letti neppure da chi li ha scritti.
7) Spam letterarioNeo-scrittori che contattano tutti i blog letterari, i forum e le bacheche di facebook con un messaggio standard per informare dell’uscita del loro primo libro, neanche fossero un’agenzia di stampa.
8) Esordienti spocchiosi che si gasano per aver pubblicato qualcosa... e invitano sollecitamente tutti a cliccare "mi piace" sulla loro pagina fan. Qualcuno glielo spiega che 500 "mi piace" non corrispondono a 500 persone che hanno letto e apprezzato il suo libro?
9) Editori con la puzza sotto il nasoContattati per una proposta editoriale, non rispondono neppure per dire che il tuo manoscritto è carta straccia. 
10) Editori che hanno di meglio da fareContattati per una proposta editoriale, rispondono dopo due anni. Meglio tardi che mai? 
11) Pessimi scrittori che intasano le case editrici con i loro manoscritti. Certo, ognuno è libero di fare quello che vuole. Comunque, non mi piace.
12) Aspiranti scrittori che non conoscono neppure l’italiano.Prima di comprare un manuale di scrittura creativa, provate a dare una sfogliata alla grammatica.
13) Librerie che snobbano le piccole case editrici. Questa si commenta da sola.
14) Siti letterari che discriminano gli scrittori che hanno pubblicato con una EAP o in self-publishing.Che abbiamo sbagliato o meno, come si fa a dire a priori che hanno scritto un pessimo libro?
15) Libri-spazzatura in bella vista sugli scaffali delle librerie.Ogni volta che Bruno Vespa pubblica un libro, un Angelo perde le ali.
Anima di carta

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