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MONDOVISIONI – 8 documentari per esplorare l’attualità

Creato il 21 settembre 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

MONDOVISIONI – 8 documentari per esplorare l’attualità

Dall'America di oggi in bilico tra libertà individuale e sorveglianza totale al Messico del narcotraffico in Cartel Land (Miglior Documentario Sundance 2015); dalle rotte di immigrazione in Spagna alla tratta degli schiavi in Sinai; dalla lotta dei giornalisti iraniani per la libertà a quella per la democrazia in Colombia e in Zimbabwe.

La rassegna - che parte da Ferrara (Festival di Internazionale, 2-3-4 ottobre) e prosegue in tour in Italia - porta al grande pubblico alcuni tra i migliori documentari della scena internazionale dedicati ad attualità, informazione, diritti umani, libertà di espressione.

Mondovisioni è una rassegna di documentari su attualità, diritti umani e informazione curata da CineAgenzia . Una selezione di otto documentari provenienti dai migliori festival internazionali che saranno presentati durante il festival di Internazionale a Ferrara (2-3-4 ottobre 2015) e poi proposti in un tour che durante l'anno tocca molte città, dal nord al sud del paese.

Anche in questa edizione i film in programma affrontano questioni urgenti in contesti geopolitici di massima attualità. Documentari che somigliano il meno possibile a dei reportage e sanno invece elevare i testimoni al ruolo di indimenticabili protagonisti.

Attraverso le loro storie il pubblico è invitato a confrontarsi con temi che spesso i media osservano da lontano, mentre qui la prospettiva si inverte, e diventa quella di registi che guardano al mondo insieme ai loro soggetti.

Otto nuovi film, otto vicende illuminanti: in Cina l'esemplare parabola dell'ambizioso e sfuggente sindaco Geng Yanbo e in Colombia quella del coraggioso e visionario leader politico Antanas Mockus, negli Stati Uniti una paradossale operazione contro l'islamismo radicale e in Iran la spietata repressione contro la libertà di informazione, in Spagna il dramma della crisi e della nuova migrazione, in Messico la controversa reazione dei gruppi di autodifesa alla violenza del narcotraffico ( Cartel Land prodotto da Kathryn Bigelow e miglior documentario all'ultimo Sundance), in Zimbabwe il complesso ma appassionante cammino verso la democrazia. Mentre Voyage en barbarie è la rivelazione dell'ennesima tragedia lungo una delle più segrete rotte della migrazione, e l'esempio più evidente che ognuna di queste è una storia che ci riguarda.

In programma alla Sala Boldini di Ferrara dal 2 al 4 ottobre, Mondovisioni è un progetto di CineAgenzia per Internazionale, il noto settimanale d'informazione promotore del festival di giornalismo Internazionale a Ferrara, giunto alla sua nona edizione. Un weekend di dibattiti, proiezioni e incontri con ospiti provenienti da tutto il mondo, nel quale Mondovisioni si inserisce con una proposta di documentari per il grande schermo in gran parte in anteprima ed esclusiva italiana. Al termine della manifestazione la rassegna sarà protagonista di un lungo tour nazionale in sale, associazioni e circoli del cinema in grandi e piccoli centri, che nell'ultima edizione ha toccato oltre 20 città per un totale di quasi 200 proiezioni.

Per scoprire le tappe e richiedere la rassegna:
www.cineagenzia.it

I FILM Anteprima italiana

Il primo documentario a seguire dall'interno una operazione anti-terrorismo dell'FBI, per rendere conto dello stato attuale della War on Terror contro l'islamismo radicale, attraverso una vicenda paradossale che sembra più partorita dalla mente di uno sceneggiatore che pianificata dal Pentagono. Dal punto di vista di "Shariff", 63enne afroamericano, ex-attivista diventato informatore, scopriamo le tattiche di indagine adottate dall'intelligence statunitense, e le torbide giustificazioni che le sostengono. Teso come un thriller, crudo e controverso, (T)error illumina la fragile relazione tra libertà individuali e sorveglianza totale nell'America d'oggi.

Anteprima italiana

Un'immersione nella violenza del narcotraffico in Messico attraverso le vicende di due moderni gruppi di vigilantes alle prese con un nemico comune: i sanguinari cartelli della droga. Nello stato di Michoacán il dottor Jose Mireles guida gli Autodefensas, una milizia di cittadini che si sono ribellati ai Cavalieri Templari, il cartello di trafficanti che da anni semina il terrore nella regione. Nel frattempo in Arizona, in un lungo e stretto tratto di deserto noto come "Cocaine Alley", il veterano Tim "Nailer" Foley guida il gruppo paramilitare Arizona Border Recon, il cui obiettivo è impedire al conflitto di espandersi oltre confine.

Il film prodotto da kathryn Bigelow ha vinto Miglior Documentario al Sundance 2015.

Festival: Sundance, Tribeca, Sheffield, Human Rights Watch, AFI
Trailer: Web:cartellandmovie.com

Il destino dello Zimbabwe è stato per oltre tre decenni legato a quello di Robert Mugabe, presidente dal 1980. Durante gli ultimi 15 anni il suo potere è stato insidiato dalla popolarità del partito di opposizione MDC-T, che Mugabe ha contrastato con rappresaglie, violenza e brogli elettorali. Nel 2008 il partito ZANU-PF di Mugabe ha perso la maggioranza, e i paesi vicini hanno costretto le due parti a un governo di unità nazionale. In questa atmosfera tesa, due giovani politici, uno per partito, sono incaricati di gestire il delicato processo partecipativo di stesura della nuova costituzione, per uno Zimbabwe finalmente democratico.

Festival: CPH:DOX, IDFA, Hot Docs, Tribeca, One World
Trailer:youtu.be/7LVKGthMsbY

Anteprima italiana

Gloria è una dei 700mila spagnoli che hanno lasciato il loro paese dall'inizio della crisi economica. Nata in Almeria, 32 anni, insegnante disoccupata in Spagna, ha trovato lavoro come commessa a Edimburgo, dove ha lanciato il progetto "Ni Perdidos Ni Callados" (Né persi né silenziosi), per esprimere la sua frustrazione di expat e dare voce ai 20mila spagnoli che vivono nella capitale scozzese. La regista Iciar Bollaín ha raccolto le loro storie, comuni o straordinarie, incoraggianti o sconfortanti, per raccontare una situazione esemplare della nuova migrazione interna europea, da paesi come Spagna, Portogallo e Italia, verso il Nord del continente.

Festival: San Sebastián, Sao Paulo,
Trailer:vimeo.com/107056177
Web: turangafilms.com

Anteprima italiana

Per decenni abbiamo sentito parlare della Colombia per i suoi signori della droga, guerriglieri, paramilitari e governanti corrotti. Ma il paese ha anche un altro volto, quello di chi lavora duramente e combatte per una vera democrazia, come Antanas Mockus, leader eccentrico e senza paura che usando mimi, matite, flashmob e costumi da supereroe, ha dichiarato guerra a ingiustizie e violenza. Del suo pacifico esercito di giovani seguaci fa parte Katherin, che però scoprirà che cambiare una società contaminata dall'illegalità è molto più difficile di quanto credesse. Un film che vuole aprire un dibattito su moralità e politica, non solo in Colombia.

Un tempo florida capitale della Cina imperiale, la città di Datong è oggi quasi in rovina, inquinata e paralizzata da infrastrutture decrepite e incerte prospettive. Il sindaco Geng Yanbo è convinto di poter invertire la rotta e ha piani ambiziosi per restituire a Datong la gloria passata, a un prezzo davvero caro: abbattere migliaia di case e trasferire mezzo milione di persone (il 30% dei residenti in città). Le possibilità di successo dipendono dalla sua abilità di tenere a bada cittadini inferociti e una élite di partito infastidita dalla sua ambizione. Il ritratto di un politico visionario e inclassificabile diventa quello di un paese, colto nel balzo febbrile verso un futuro sempre più incerto.

Anteprima italiana

Il Sinai è diventato teatro di una vera tratta degli schiavi: a partire dal 2009 50mila eritrei sono passati da qui, e 10mila non ne sono mai tornati. Giovani, di buona famiglia, cristiani, in fuga da una dittatura, vengono rapiti durante la marcia verso il Sudan e torturati da beduini che non hanno che un obiettivo: ottenere un riscatto dalle famiglie, come conferma l'intervista senza precedenti a uno di loro. Tre sopravvissuti ci consegnano la loro testimonianza: Germay, rifugiato al Cairo, e Robel e Haleform, che hanno ottenuto asilo in Svezia. Le loro voci sono le prime a svelare una vicenda avvolta dal silenzio, l'ennesimo dramma sulle rotte della migrazione.

Anteprima italiana

Il sofferto percorso attraverso un decennio di lotta dei giornalisti iraniani per sopravvivere e lavorare sotto il governo di Ahmedinejad, oltre la speranza delusa della rivoluzione verde del 2009. Il regista è lui stesso un giornalista, in esilio dopo essere stato perseguitato e torturato dal regime. Il film rivela non solo le sue sofferenze personali in una instancabile lotta per la libertà di espressione, ma anche la situazione di tanti suoi colleghi: quelli che hanno perso lavoro e sostentamento in seguito alla chiusura dei loro giornali, e quelli che da un esilio forzato continuano a battersi per la libertà e democrazia nel loro paese.

Festival: CPH:DOX, Thessaloniki Documentary Festival
Trailer:youtu.be/OFZP3HJTCuA

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