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Monsignor Arduino Bertoldo: un Monsignore d'altri tempi (purtroppo)

Da Taccodieci @Taccodieci
Monsignor Arduino Bertoldo: un Monsignore d'altri tempi (purtroppo)
foto:flickr

Se una donna cammina in modo sensuale o provocatorio, qualche responsabilità nell'evento ce l'ha perché anche indurre in tentazione é peccato. Dunque una donna che camminando in modo procace suscita reazioni eccessive o violente, pecca in tentazione.


Mi secca tornare all'età della pietra dei ragionamenti sulle donne e parlare pertanto di aria fritta, ma è possibile che ci sia ancora qualche dinosauro che la pensa in questo modo?
In questo caso, il dinosauro si chiama Monsignor Arduino Bertoldo ed è vescovo di Foligno.
Caro Signor Vescovo,
se lasciasse la sua auto parcheggiata, aperta, con le chiavi inserite nel quadro, un eventuale passante sarebbe autorizzato a prenderla?
Se uscendo di casa dimenticasse di chiudere la porta d'ingresso, qualcuno sarebbe scusato se le svuotasse l'appartamento?
Se perdesse il portafogli per strada, sarebbe "normale" che un passante intascasse il denaro?
Se un bambino di due anni corresse nudo sulla spiaggia, si sentirebbe giustificato a molestarlo? Visto che lei è di Foligno, proprio il paese del "mostro", consiglia di indagare sulle abitudini delle vittime in fatto di abbigliamento e di vedere se sia il caso di concedere qualche attenuante al Sig. Chiatti?
Se un ragazzo (leggi: uomo) camminasse per strada vestito in modo castissimo, senza ancheggiare, ma con una faccia da schiaffi incredibile, sarebbe scusato chi iniziasse ad insultarlo al solo vederlo passare?

Se un terremoto sconvolgesse la sua zona, secondo lei chi si permettesse di rubare tra le macerie della sua abitazione sarebbe da considerare uno sciacallo oppure no? Oppure ancora "sciacallo a metà", visto che anche a lei spetterebbe la responsabilità di aver lasciato le macerie accessibili a chiunque?
Se invece di parlare genericamente di "donne" scendessimo nel caso concreto, lei avrebbe il coraggio di guardare in faccia i genitori delle ragazze che vengono violentate, picchiate e magari uccise per dire loro che le figlie, in qualche modo, se la sono cercata e che i loro stupratori/assassini in fin dei conti sono fatti di carne (debole) e pertanto hanno diritto ad una specie di concorso di colpa? Che se quelle ragazze avessero indossato una gonna solo qualche centimetro più lunga sarebbero potute essere ancora qui, integre e vegete?
Ci sono stati dei momenti bui nella storia dell'umanità nei quali si pensava che le donne potessero uccidere le piante solo toccandole durante "quei giorni". Scommetto che è stato coniato proprio in quei tempi disgraziati il detto "l'occasione rende l'uomo ladro". Non a caso si parla di "uomo", dal momento che la donna all'epoca non aveva nemmeno un'anima (le è stata concessa più tardi, con tutta probabilità da un maschio). In tempi più recenti è stato coniato invece il detto "conta fino a dieci prima di parlare", ad oggi in vigore.
Come canta Creminini, "le parole fanno male": possono ferire, fanno stare male, possono mandare messaggi sbagliati, possono giustificare fatti che non hanno giustificazioni ma solo colpe, possono far sentire qualcuno "un po' meno in colpa" nel compiere azioni che vanno ben oltre l'essere umano.
A proposito di colpe, lei non si sentirebbe almeno un po’ responsabile di uno stupro se di fronte ad un giudice lo stupratore si giustificasse dicendo “non è tutta colpa mia: quella aveva una gonna così corta che pareva una cintura. Lo dice anche Monsignor Bertoldo che quando una va in giro conciata così è un concorso di colpa!”.
Non sono una postfemminista incazzosa con gli ormoni che girano come pale di elicottero, sono una donna delusa. Delusa perchè dire che le donne che si vestono in maniera provocante vittime di stupri/violenze/percosse/omicidi in qualche modo se la sono cercata è come reinserire nel diritto di famiglia l’autorizzazione per il marito a picchiare la moglie, come negarci di nuovo il diritto di voto, il diritto ad un'anima, la parità di opportunità con gli uomini, a loro volta relegati al ruolo di bestie stupide, completamente governate da un istinto brutale, distruttivo e violento. Delusa perchè affermare questo è come dire che è impossibile evitare gli stupri (e quindi tanto vale non provarci nemmeno, ndr) perchè sarebbe necessario “un militare per ogni bella donna”.
Dalle mie parti amiamo pensare che il genere umano meriti più stima e che il mondo tendenzialmente vada avanti, non che torni indietro a discutere questioni già trite e ritrite e posizioni grazie al cielo superate.
La Redazione


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