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Monsters University

Creato il 21 agosto 2013 da In Central Perk @InCentralPerk
Andiamo al Cinema.
Monsters University
Non posso non negare quanto alta fosse la mia attesa per questo film. Da fan di primo pelo della Pixar (a cui se non avete già notato ho pure dedicato una tesi e un abito ad hoc), dopo la non così eccellente prova di The Brave veder sfumare anche Mike e Sulley nel banale sarebbe stato troppo.
La casa di produzione di Emeryville con il suo ultimo lavoro originale era andata fin troppo incontro ai gusti Disney, con una principessa protagonista, canzoni a far da sottofondo e una storia per quanto intrigante sicuramente minore rispetto a quelle scaturite in passato da menti tanto geniali. La virata poi che si sembra aver preso ultimamente verso sequel e prequel, aveva fatto vacillare anche la sottoscritta, ma per fortuna la Pixar è sempre la Pixar e mai come questa volta sono stata felice di essermi ricreduta... in fondo da chi aveva saputo fare di un Toy Story 3 un capolavoro assoluto che fa sciogliere in lacrime, cosa c'era da aspettarsi!
Monsters University
Ecco quindi che ritrovare quegli scalmanati di Mike e Sulley all'opera non solo fa battere il cuore di noi nostalgici di Monsters & Co., ma fa anche ridere a crepapelle con gag geniali e esuberanti.
Monsters University se non fosse per l'utilizzo di personaggi già conosciuti potrebbe benissimo essere un film a sé stante, con riferimenti e citazioni al suo seguito che arricchiscono però lo trasbordante mondo creato.
Già, perchè sembra che niente possa essere più divertente o anche solo facile nel ritornare a Mostropoli e mostrarne l'università e l'educazione di chi un giorno diventerà spaventatore!
Il film diventa quindi un classico college movie molto americano, ma ovviamente con qualcosa in più. Tra mostri di tutte le forme e colori, scopriamo a poco a poco l'origine speciale dell'amicizia unica che lega Mike e Sulley, con l'iniziale antipatia e sfida all'interno del corso di spavento a dividerli. Tra giornate di studio (per il primo) e feste (per il secondo), il futuro per loro non sembra così liscio, sopratutto perchè finiscono nel mirino della temibile preside Tritamarmo. Per tornare nelle sue grazie -ma soprattutto a frequentare il corso tanto agognato- i due si troveranno loro malgrado, e con una squadra tutt'altro che impressionante, a competere alle Spaventiadi, le olimpiadi di spavento. Da qui il film mette il turbo e sfida dopo sfida il tifo e la simpatia verso i protagonisti principali ma anche per i buffi secondari, cresce in continuazione portando ad un finale per niente scontato, anzi, che non ci si aspetta, che riesce a regalare l'ennesimo sorriso!
Monsters University
La scelta di fare di Mike il motore del film risulta più che azzeccata e Monsters University ha quindi tutto per riuscire a conquistare: una tecnica grafica sempre più precisa e perfetta, ritmo e humor (la scena della madre metallara mi ha fatto sbellicare), personaggi bislacchi e per questo irresistibili (Art è il mio preferito, ma se la compete con il baffuto Don Carlton), sfide e sentimenti messi in gioco e una morale sulla forza del crederci sempre e la dedizione al lavoro che oggi come oggi non può essere ignorata.
Perciò, lasciate a casa tentennamenti e pregiudizi, perchè questo prequel è assolutamente all'altezza dell'originale!
Guarda il Trailer
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P.s.: Come da tradizione il film è introdotto da un cortometraggio, romantico e sognante al punto giusto. In The Blue Umbrella i protagonisti sono dei dolci ombrelli, che si muovo in una città animata in modo stupendo, da non perdere!

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