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Moratti: “Io e Thohir. Due gruppi, due famiglie per il bene dell’Inter"

Creato il 25 settembre 2013 da Luciomormile @parla_di_calcio
Moratti: “Io e Thohir. Due gruppi, due famiglie per il bene dell’Inter

Togliere l’Inter a Moratti è un’impresa più difficile del previsto. D’altronde quando di mezzo ci sono i sentimenti e la fede è sempre più complicato fare spazio alla razionalità.

Thohir questo lo sa bene e, visto che ingenuo non lo è, sembra che stia convincendo Massimo Moratti a rimanere a capo della presidenza nerazzurra. No, non è saltata la trattativa con il magnate indonesiano, anzi ormai l’accordo è stato trovato e Thohir diventerà presto il primo azionista del club milanese, ma anche in Indonesia si sono accorti che il peso politico della famiglia Moratti è molto più grande del conto in banca. L’Inter è nata e cresciuta ad immagine e somiglianza della famiglia Moratti, con la quale i nerazzurri hanno toccato i vertici del calcio mondiale. E allora Thohir, che sa come gestire certe situazioni, vorrebbe che Moratti non sparisse del tutto. C’è bisogno della liquidità del tycoon ma anche della competenza di Moratti.

Lo stesso presidente nerazzurro, all’uscita dal Cda, conferma: “Io ancora in presidenza? C’è tempo per pensarci. Confermo l’atteggiamento assolutamente amichevole con Thohir. Siamo due gruppi, due famiglie che sostengono la società. Non c’è un gruppo che arriva e uno che va. Questo piace a Thohir e anche a me. Affronteremo i problemi attuali e daremo un chiarimento sul futuro". Uniti per il bene dell’Inter, piace a Moratti e a Thohir. Un unione solida per dare il sostegno economico che serve nel calcio di oggi, ma anche per non lasciare cadere una tradizione quasi ventennale.

Nel frattempo il presidente si gode la sua Inter: “Sono le prime partite ma siamo contenti perché è stata una buona partenza. Clima buono, allenatori e giocatori che hanno confermato le loro qualità: speriamo di crescere sempre”. Parole al miele anche per Walter Mazzarri che in questo inizio di stagione ha battuto anche il fantasma di Mou, che alla Pinetina aleggiava da troppo tempo: “I risultati sono lì, si vede più chiaramente il talento individuale dei giocatori, anche grazie all’organizzazione data dall’allenatore”.

Chiusura su Balotelli. “Dispiace che Mario abbia avuto questo tipo di reazione. Ha confermato di avere una gran classe, peccato che poi abbia certi atteggiamenti, ma non esprimo giudizi. Sono cose di altri".

Si coccola la sua nuova Inter Massimo Moratti, in attesa del big match di domani sera contro la Fiorentina e…in attesa di Thohir. Per creare un’Inter ancora più forte, unita e solida.


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