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Moratti: ”Zanetti simbolo, Mancini ha vinto tantissimo, su Thohir dico che..”

Creato il 19 maggio 2014 da Alex80

Massimo Moratti ha  parlato ai microfoni di Sport Non Stop, trasmissione della RSI, la Radio Televisione della Svizzera Italiana. Il presidente onorario dell’Inter, ha parlato di varie tematiche, tra gli addi di Zanetti ai suoi giocatori preferiti, e sul futuro che aspettera’ l’Inter nelle mani di Erik Thohir:

Ecco le sue parole:

Javier Zanetti è il simbolo dell’Inter che è stata. E che sarà. Si accinge a compiere un percorso da dirigente, ha tutte le caratteristiche per emergere. Come è stato per Giacinto Facchetti. Ronaldo è stato un immenso talento. Dopo l’infortunio è stato un grandissimo: non come poteva essere. Ma per me, non c’è nessun altro calciatore con certi mezzi tecnici come Alvaro Recoba. Ma aveva un difetto: poca voglia di allearsi. Gli voglio bene”.

Morattisugli gli insegnamenti di suo padre Angelo:

“Il compito di un presidente di una squadra di calcio è distribuire felicità fra le gente. Con una vittoria, con un grande acquisto, con le emozioni”.

Sul passaggio dell’Inter ad Erick Thohir:

“E’ finita in mani buone. Ho avuto modo di approfondire la conoscenza con la famiglia Thohir: molto competente, lavorano molto, sanno cosa sono i media, mi pare la miglior scelta possibile oggi che il calcio è del mondo, non di una nazione soltanto”.

Su Recoba e Ronaldo Moratti aggiunge:

“Poteva essere un fenomeno, per me il più forte del mondo. Con doti tecniche come nessuno. Però non si allenava abbastanza, non aveva voglia di soffrire. Ha fatto una carriera al di sotto del suo straordinario valore. La sfortuna di Ronaldo è di essersi fatto male dopo i Mondiali del 1998. Quell’infortunio ha rotto il sogno che diventasse il più grande. Ha fatto una carriera bellissima, è stato un grandissimo. Senza quell’infortunio lo sarebbe stato di più”.

Su Mancini e Mourinho:

“Mancini ha vinto tanto e costruito una grande Inter. Ha fatto molto e molto bene. Mourinho al primo anno ha fatto come Mancini. Poi ha preso la rincorsa ed è arrivato il Triplete, una cosa eccezionale di una persona eccezionale”.


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