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Morfina di Michail A. Bulgakov

Creato il 27 giugno 2013 da Dida

Morfina di Michail A. Bulgakov"Le persone assennate si sono accorte da tempo che la felicità è come la salute: quando ce l'hai, non ci fai caso"L’incipit di Morfina, breve racconto di Michail A. Bulgakov, uscito per la collana Racconti d’Autore del Sole24Ore, è un piccolo concentrato di verità. Quante volte infatti abbiamo ricorso la chimera della felicità e nel farlo non ci siamo resi conto che, forse, proprio in quel momento eravamo felici e in perfetta armonia con noi stessi?Di quei momenti, infatti, non ne abbiamo saputo godere e ci sono scivolati via dalle mani come giorni uguali, di quelli che sembrano appartenere ad una vita già scritta.A quel punto, quindi, nel momento in cui sopraggiunge la consapevolezza, per dimenticare quel terribile errore, al quale sono legati ricordi, persone e stati d’animo, ci aggrappiamo a qualunque cosa, sostanza o illusione che possa regalarci un semplice e puro momento di oblio. Un momento perfetto, sospeso, dove tutto non è ancora avvenuto, dove tutto è possibile. Abbiamo quindi chi naufraga in un barattolo di cioccolata alla nocciola, cosa che però riesce a trasformare quell’attimo di pura felicità in un terribile rimorso. C’è invece chi si lascia cullare dai sogni, caldi e rassicuranti, riuscendo a trasferirsi nel pericolosissimo mondo del possibile, fatto di vorrei e se fossiO, come nel caso del nostro protagonista, c’è chi si ritrova a iniettarsi tre dosi di morfina ogni tre ore, per alleviare il dolore, far tornare il respiro normale e regalarsi qualche ora di “felicità artificiale”. La forma narrativa con la quale Bulgakov sceglierà di raccontare la storia, attraverso l’escamotage di un diario lasciato in eredità a un amico, aiuterà quindi il lettore a calarsi repentinamente, ma allo stesso tempo in modo ovattato, nel frenetico, delirante e visionario mondo di Sergej Vasil'evič Poljakov. La vicenda di Sergej, così vicina a quella dello stesso Bulgakov, ci aiuterà a vedere la dipendenza in tutta la sua purezza. Non ci sono infatti morali, spiegazioni, indagini e specualazioni psico-filosofiche. In questo racconto c’è solo un uomo che vuole dimenticare, un medico che non riesce a prendersi cura della sua anima e decide di cedere all’oblio e regalarsi qualche ora di "vita artificiale" dove la felicità è ancora ancorata al “possibile”. Morfina è un piccolo gioiello, un racconto da scoprire, una chicca per gli amanti di questo straordinario autore. P.S Se non riuscite a reperire l’edizione "Racconti d'autore" del Sole24Ore vi consiglio quella edita da Passigli, disponibile su IBS.it.Alla prossimaDiana 

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