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"morti bianche": diario dal mondo del lavoro

Creato il 11 agosto 2012 da Alessandro @AleTrasforini

Il sottotitolo al titolo del libro è chiarissimo sugli intenti del testo:  "[...]morti, infortuni, malattie, come cambia la vita di chi rimane coinvolto, cosa fanno i sindacati e che ruolo svolge la politica.[...]"  "Edito" virtualmente dalla controversa Casaleggio Associati e presentato dall'ancora più criticato (e criticabile) Beppe Grillo, il libro "Morti bianche" è un'opera della scrittrice Samanta di Persio. Sono qui raccontate "semplicemente" Storie, storie ed ancora storie: racconti di persone che hanno visto, (pur)troppo spesso improvvisamente, la loro vita radicalmente cambiata od annullata.  Ci sono racconti di madri quotidianamente straziate dal dolore per aver perso figli e/o mariti sotto le fauci di macchine, catene di montaggio od impianti. Si leggono racconti di parenti e familiari che, anche dopo molti anni, continuano a lottare per chiedere giustizia e prevenzione.  Alla fine, contrariamente a quanto logica vorrebbe, quello stesso "trittico" morti-infortuni-malattie finisce per diventare solo ed esclusivamente pura statistica: statistiche a loro volta capaci di esprimere solamente tendenzialità positive o negative rispetto ad altre(ttante) statistiche precedenti.  Cosa rimane dentro e dietro a vite strozzate, cosa resta dentro e dietro a famiglie costrette a (soprav)vivere con dolori laceranti ed ineliminabili? Cosa può oltrepassare il "velo" imposto dai puri dati numerici?  Muovendosi attorno a queste (e moltissime altre) domande, il libro "Morti bianche" cerca di lasciare più di qualche elemento di riflessione a disposizione del lettore: cosa c'è dietro ad ogni infortunio destinato a diventare semplice numero? Quali le motivazioni per un lavoro alle volte asintoticamente tendente a morte o a forme di invalidità permanente? Dalle parole e dalle testimonianze di infortunati ed attori coinvolti nei lavori attorno alla (mancata) sicurezza negli ambienti di lavoro, si percepiscono importanti e pesanti elementi su cui interrogarsi: quando è realmente possibile fare qualcosa? Investire in sicurezza e miglioramento di impianti spesso obsoleti od insicuri è davvero una spesa inutile?  Le parti su cui il libro si "muove" sono, nei fondamenti, le seguenti: 
  • Testimonianze di infortuni sul lavoro: storie di lavori per sperare in una vita migliore, storie di giustizie dimenticate e di eroi ammazzati dal lavoro. Fra lotte per sopravvivere e morti prima del tempo, si cerca di capire quali possano essere le "regole" con cui circoscrivere e delimitare questa "strada della tragedia";
  • Le morti dell'Ilva Taranto: storie e testimonianze di un contesto aziendale che, contrariamente agli allarmi improvvisamente lanciati dalla (malata) informazione italiana, da lungo tempo aveva al suo interno qualche elemento degno di "riflessione" e discussione;
  • Testimonianze di malattie professionali: silicosi, asbestosi, amianto, fibre di vetro, eternit e chi più ne ha più ne metta. Cosa accade quando un lavoro ti lascia uno spiacevole "dono" per la vita? Quali sono le lotte e le fatiche da subire per continuare a condurre un'esistenza il meno anormale possibile? Come reagire quando, di fronte ad un mesotelioma pleurico, le probabilità di vivere vengono azzerate nel giro di massimo un anno? Chi paga il prezzo versato da certe esistenze rovinate? 
  • Testimonianze di impegno per la sicurezza sul lavoro: accanto alle (giustissime) "proteste", rimangono le proposte e l'impegno di quanti cercano quotidianamente con ogni mezzo di adoperarsi per arginare questa tremenda emergenza mai sopita. Testimonianze di RLS, RSPP, medici competenti ASL e tecnici della prevenzione dimostrano che non tutte le formazioni risultano vane, in termini di sicurezza negli ambienti di lavoro. 
Laddove l'impegno rimane, sembra che purtroppo non venga fatto mai abbastanza: ascoltare o leggere storie e tremende testimonianze di chi è sopravvissuto ad una tragedia è sufficiente per trarre elementi con cui innescare miglioramenti (ed adeguati provvedimenti) su scala nazionale?  Storie, storie ed ancora storie: un diario dal mondo del lavoro, con nomi di protagonisti che hanno lasciato troppo in fretta le "luci" del palcoscenico. Nonostante i recenti miglioramenti in materia di statistiche macro, infatti, non basta più dire o scrivere semplicemente "per non dimenticare".  A qualche anno di distanza dalla pubblicazione del libro, infatti, rimane ancora troppo da migliorare. 

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