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Mostra fotografica “Scatti di strada”

Creato il 22 febbraio 2013 da Giuseino @seriesmag
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[Comunicato stampa] In India i bambini sono tantissimi e si incontrano ovunque. Lavorano nei mercati, nei campi, realizzano tappeti, mattoni, decorazioni sulla carta e sulle stoffe, ma soprattutto lavorano all’interno delle proprie case, aiutando i genitori, o in quelle di persone ricche, come sguatteri. Bambini che si trovano in uno stato di quasi costante emergenza, perché essendo quotidianamente in estrema povertà, senza accesso all’istruzione o ai più elementari sevizi sanitari, vivono situazioni di disagio sociale, esclusione ed abbandono.

La Fondazione Fratelli Dimenticati onlus, grazie al supporto di molte persone, aiuta oltre 10.000 bambini in India e 2.000 tra Nepal, Nicaragua, Guatemala e Nord Messico attraverso il Sostegno a Distanza.

Le scuole in India sono sempre molto affollate. Sono molti i giovani che frequentano le scuole ed hanno una luce particolare negli occhi. Una luce difficile da dimenticare perché sono gli occhi di chi ha capito che si sta costruendo un futuro migliore. Le strutture, spesso, non riescono ad accogliere tutti. Li vediamo studiare, a gruppetti, all’ombra delle piante oppure lungo il corridoio insieme a tutta la classe perché le aule sono tutte occupate.

In molte scuole, soprattutto in quelle dei villaggi lontani dalla città, li vediamo arrivare a scuola a piedi scalzi, percorrendo parecchi chilometri di strada sterrata. Le aule sono povere e spoglie, Non ci sono banchi, la lavagna è un pezzo di parete dipinta di nero. La percentuale di analfabetismo tocca il 52% (dal censimento ufficiale del 2001).

I bambini che frequentano la scuola educano anche i genitori che, spesso, non credono nell’importanza della scolarizzazione, e preferirebbero che i propri figli contribuissero al lavoro nei campi o accudissero i fratelli più piccoli. Alcune volte, invece accade che siano proprio i genitori, sensibilizzati circa l’importanza della scuola, a chiedere di organizzare corsi anche per loro. Sono sempre molto fieri dei risultati dei propri figli, delle loro pagelle.

Se poi sono le ragazze ad essere istruite, quando si sposeranno e si trasferiranno nella famiglia del marito educheranno anche quella e successivamente educheranno anche i figli. Ed allora tutto si moltiplica. Questo è ciò che Fratelli Dimenticati vuole offrire alle migliaia di bambini che popolano le strade di Calcutta e che vivono nella stazione ferroviaria. E proprio questi sono i luoghi in cui gli operatori del Centro Don Bosco Ashalayam ogni giorno visitano per portare la “Street education”, educazione sulla strada. Avvicinando i ragazzi hanno la possibilità di parlargli, di diventare loro amici e di chiedere se vogliono entrare a far parte della grande famiglia della Casa della Speranza. Case che donano speranza ai ladruncoli, ai senza tetto ed agli orfanelli in india.

Vengono assicurate cure mediche, cibo, la possibilità di lavarsi e, successivamente, solo quando i ragazzi sono convinti di volersi fermare, potranno iniziare a frequentare la scuola, essere responsabili dei più piccoli, avere dei compiti da svolgere e considerarla la loro nuova famiglia. A distanza di anni dalla costruzione del primo Ashalayam incontriamo i ragazzi di ieri, oggi adulti, che vivono nelle vicinanze dell’Istituto per continuare ad aiutare i giovani. Sicuramente questi adulti sanno molto bene cosa significa vivere di stenti e di fatiche, incontrare persone che vogliono solo sfruttarli. Proprio questi sono i veri motivi per cui non riescono a tagliare quel cordone ombelicale che li ha uniti all’Ashalayam.


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