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Motivazione: c’e’ il vesuvio

Creato il 12 agosto 2010 da Speradisole

MOTIVAZIONE: C’E’ IL VESUVIOI lavori degli scavi archeologici di Pompei sono stati affidati alla Protezione civile di Guido Bertolaso, abilitata con una serie di provvedimenti ad hoc a emettere ordinanze  senza il preventivo controllo della Corte dei Conti.  

Le motivazioni che hanno indotto il governo ad affidare quegli scavi alla Protezione civile sono state: “Pompei si trova sotto il Vesuvio, che è un vulcano ancora attivo”.

Questo teorema governativo fa sì che Pompei sia un’emergenza permanente.

Negli ultimi dieci mesi,  le attività della protezione civile a Pompei  abbondantemente sovvenzionate con commesse milionarie, sono state:

  • ·   Opere di manutenzione straordinaria per consentire la piena fruizione degli Scavi.
  • ·   Piano per garantire l’ordinato svolgimento delle attività commerciali.
  • ·   Organizzazione dei servizi di guida ai turisti.
  • ·   Modalità per la sponsorizzazione dell’area degli Scavi e degli eventi.

La sovrintendenza dei  Beni culturali, ministero di Bondi e vari sottosegretari, è stata completamente esautorata.

Ma la magistratura contabile non ci sta e anche se sottolinea che è ormai tardi per intervenire perché la frittata è fatta, solleva forti dubbi di legittimità.

Gran parte delle ordinanze emesse da Bertolaso sono ormai in fase di completa esecuzione, di conseguenza, il controllo preventivo che si doveva fare, non è più possibile.

Com’è noto la Corte dei Conti è già entrata in contrasto con la protezione civile, anche in passato.

Insiste sul fatto che la gestione delle emergenza (compito specifico della protezione civile), sono solo quelle finalizzate alla tutela dell’integrità della vita, dei beni, degli insediamenti e dell’ambiente, dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi, o da altri eventi che determinano situazioni a rischio.

La magistratura contabile, nel prendere in esame gli atti finora prodotti dalla protezione civile, non ha ravvisato da nessuna parte quei criteri di “grave danno o rischio” che possono giustificare le deroghe alla legge.

Anche sul nesso di pericolosità derivante dalla presenza del Vesuvio, vulcano ancora attivo, la Corte manifesta  grosse perplessità. E’ un modo per rendere Pompei una fabbrica delle emergenze perpetua. Il Vesuvio non è spostabile.

(Fonte:  quotidiani nazionali)



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