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MotoGP 15 – Di nuovo in sella… ma sulla stessa moto

Da Videogiochi @ZGiochi
di Danilo "feandie" Iaccio

Puntuale, in uscita nel mese di giugno, giunge sul mercato il nuovo capitolo di MotoGP, titolo di corse con licenza ufficiale sviluppato da Milestone. La prima novità di MotoGP 15 è che approda quest’anno anche su Xbox One oltre che su PS4 e PC, e non manca l’appuntamento anche sulle console di vecchia generazione PS3 e Xbox 360. Com’è quindi il quindicesimo capitolo di MotoGP?

DAI GAAASSSS!

Iniziamo con il parlare dei contenuti: quelli proposti da MotoGP 15 sono gli stessi visti nella passata edizione. Abbiamo quindi un menù che raccoglie tramite tre voci tutte le modalità di gioco. In giocatore singolo si trovano le principali opzioni di gioco che sono Gara Istantanea, Gran Premio, Campionato, Prova Cronometrata e Carriera MotoGP. Tutte voci che non hanno bisogno di presentazioni o ulteriori approfondimenti, eccetto la modalità Carriera che ricordiamo essere quella più corposa, che dopo la creazione di un alter-ego con la scelta di numero di gara, soprannome e amenità varie, ci propone la scalata dalla Moto3 alla MotoGP, da quest’anno anche con un team privato, unica novità all’interno di una struttura ben consolidata nel tempo. Per la prima volta è quindi possibile creare un team privato vagliando le offerte che come di consueto arriveranno tramite posta elettronica consultabili nel nostro motorhome. Una volta scelto un team potremo personalizzarlo dal nome al logo passando per la scelta dei colori della livrea della moto. In base all’importanza dello sponsor avremo obiettivi più o meno importanti da raggiungere e crediti GP da guadagnare. Come sempre a scandire un senso di progressione, attraverso la vittoria oppure ottimi piazzamenti riceveremo crediti e popolarità, i primi da poter spendere per comprare nuove moto e livree oltre che al tradizionale equipaggiamento da pilota come caschi, guanti, tute e stivaletti. Una piccola novità apprezzabile quella dei team privati che rende più personalizzabile l’esperienza all’interno della Carriera e dà un senso maggiore ai crediti GP guadagnati.

La seconda voce, Eventi Speciali, raggruppa le apprezzatissime modalità Eventi Reali 2014 ed Eventi 2 Tempi aggiunte l’anno passato, che permettono di rivivere o riscrivere i duelli più intensi e spettacolari del campionato 2014 ancora brevemente (purtroppo) introdotti da un contributo video ufficiale e separati da un piccolo caricamento prima di prendere il controllo del pilota che sarebbe stato meglio allacciare senza soluzione di continuità. Stesso discorso per Eventi 2 Tempi ma con i grandi campioni del passato, in sfide anche inventate, con le moto ben riprodotte sia al livello estetico che ciclistico che danno un diverso feedback rispetto alle MotoGP. Ci sono sempre obiettivi minimi da raggiungere per superare la prova e altri che ne decretano il fallimento. In questo gruppo figura la nuova modalità Beat the Time, che come suggerisce il titolo si tratta di battere il tempo proposto sui 18 circuiti ufficiali del campionato. Per ultima la voce Multigiocatore che dà accesso alla componente online, oltre che a quella schermo condiviso, che è la stessa di un anno fa. Permette la creazione di stanze con un buon numero di filtri e mette a disposizione quattro modalità con cui un massimo di 12 giocatori possono sfidarsi: Gran premio, Campionato, Sprint Season e Intermedi. Il netcode si è dimostrato sempre stabile con piccole incertezze solo durante la partenza e che in pista si palesavano con piccoli movimenti avanti e indietro delle moto avversarie poco fluidi. Ancora una volta purtroppo al tasto dell’analogico sinistro è affidata la visualizzazione del menù dei giocatori presenti nella stanza, scelta tediosa che fa apparire spesso e volentieri la finestra in gara occupando parte dello schermo e dando piuttosto fastidio in percorrenza di curva.

Se dal lato contenutistico non ci sono sorprese, il boccone amaro riguarda il gameplay, anch’esso rimasto pressoché invariato rispetto alla passata edizione, giusto dei ritocchi a qualche animazione, ma sotto il profilo delle sensazioni date dalle moto abbiamo riscontrato il medesimo feeling, con situazioni in frenata e fuori pista che ancora non riescono a convincere. Per quanto concerne il bilanciamento dell’esperienza di gioco, come ogni anno la commistione che offre Milestone tra opzioni di gioco e aiuti alla guida forniscono a ogni utente la possibilità di costruire il modello di guida più adatto alle proprie abilità, smanettando su tutte quelle voci che rispondono al nome di traction control, fisica, freni congiunti, spostamento del peso del pilota e livello di difficoltà della IA. L’intelligenza artificiale garantisce un livello di sfida soddisfacente a ogni giocatore però lascia sbagliare poco i piloti sotto il suo comando, che sembrano seguire spesso e volentieri l’effetto trenino piuttosto che azzardare il sorpasso; inoltre, soprattutto la Moto3 non è bilanciata in modo da creare una situazione verosimile in gara, con due tre piloti che scappano via dal gruppo, quando ormai sono due anni dove in questa categoria le lotte sono serratissime con gruppi di quattro, cinque e più piloti quasi fino all’ultimo.

Se l’anno scorso abbiamo comunque apprezzato le migliorie della veste grafica, complice il nuovo motore riscritto da zero coadiuvato da più potenti middleware, dopo 365 giorni la situazione è poco cambiata. Qualche filtro più elaborato, un uso diverso della palette dei colori non riescono a tirar fuori qualcosa di nuovo sotto questo aspetto, il che accentua il divario che separa i bei modelli delle moto con tutto il resto. Segnaliamo delle sbavature fastidiose che riguardano specie in partenza le moto che a distanza di una fila in griglia risultano leggermente sollevate da terra, e poi una gestione degli elementi in lontananza che fa apparire le sagome dei piloti avanti qualche secondo a noi delle figure eteree. Sarà anche il fatto che quest’anno dal settore corse abbiamo potuto deliziare i nostri occhi con DriveClub e Project CARS (produzioni con altri budget è vero), ma MotoGP 15 appare vecchio. E a tal proposito non possiamo non pensare che la scelta di rimanere legati ancora alla fan base di PS3 e Xbox 360 non abbia un peso evidente sul risultato grafico. Nella nostra prova la fluidità di gioco è stata ottima, ancorata però a 30 fotogrammi al secondo. Sul comparto sonoro niente da segnalare, buoni gli effetti e i suoni.

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